TEMPLARI IN AMERICA

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    BIOLOGO TEORETICO

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    Gaia: 3° pianeta del Sistema Solare

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    di Daniela Bortoluzzi
    per Edicolaweb

    Un’enigmatica torre a base ottagonale, all'interno un cerchio, fa da secoli la guardia a Newport, un porto statunitense del Rhode Island, Nuova Scozia.

    È formata da otto grandi archi sovrastati da due ordini di pietre e di feritoie. Dopo secoli di totale indifferenza a questo monumento, che si riteneva la parte sopravvissuta di un antico mulino norvegese, risultati di recenti ricerche hanno polverizzato questa teoria. La torre ottagonale è la prova del passaggio e della sosta dei Templari...

    Scozia 1398: il nobile scozzese Lord Henry First Sinclair, disponendo di ingenti risorse finanziarie e desideroso di riscoprire le terre che i suoi antenati norvegesi, Custodi Templari, avevano raggiunto in nave secoli prima, con una flotta di 12 navi decide di partire alla volta del Nuovo Mondo. Aveva in mente di fondare una colonia dove di potesse vivere fuori da ogni forma di persecuzione.
    L’equipaggio di Sinclair era davvero multietnico: a cominciare dal pilota veneziano Antonio Zeno, a un paio di marinai islandesi, fino a un certo numero di soldati templari normanni.
    La nave sbarcò all’inizio in Nuova Scozia e lì l’equipaggio passò l’inverno. Con l’inizio della primavera, Sinclair divise in due la flotta, inviando in Scozia Antonio Zeno, al quale dichiarò di voler creare una colonia nella terra appena scoperta. Con l’altra metà della flotta, Sinclair iniziò una spedizione esplorativa interna, prima attraverso la Nuova Scozia e poi il New England, lasciando una serie di tracce riscontrabili tutt’oggi.
    Cristoforo Colombo "scoprì" l’America nel 1492, un centinaio d’anni dopo il viaggio di Sinclair, il che (sommato con una serie di altri indizi) ci fa ragionevolmente sospettare che Colombo fosse stato messo al corrente del suo viaggio.
    Ecco alcune tracce lasciate da Lord Sinclair:
    Le imbarazzanti rovine di un rifugio vicino alla leggendaria scoperta di Oak Island.
    Il cosiddetto "Muro del Mistero" (Mystery Walls) vicino a Halifax, in Nuova Scozia.
    La grande stele di Westford, nel Massachusetts raffigura un cavaliere in armatura sul cui cimiero e stemma araldico sono riconoscibili gli attributi di Sir James Gunn, luogotenente in capo di Sinclair a Caithness nelle Highlands Scozzesi.
    La stele Sinclair con incisa la scritta: "Nel 1398 il principe Henry First Sinclair di Orkney partì dalla Scozia per fare un viaggio alla scoperta dell’America del nord. Dopo aver trascorso l’inverno in Nuova Scozia, ha navigato verso il Massachusetts e durante una spedizione interna nel 1399 si fermò su questa collina per osservare la campagna circostante, e poco dopo morì. La lapide commemorativa che adorna questa sporgenza è un memoriale a questo cavaliere."
    Lo scheletro, completamente vestito con l’armatura, rinvenuto nel fiume Fall River, sempre nel Massachusetts. Nel XIX secolo, il poeta americano Henry Wadsworth Longfellow scrisse un poema su questo cavaliere sconosciuto, collegandolo con la misteriosa torre ottagonale di Newport.
    I due primitivi cannoni ritrovati al largo di Rhode Island, di quelli che per primi furono usati a bordo delle navi. Carlo Zeno, fratello di Antonio, fu il primo a introdurli nell’armamentario di bordo per salvare Venezia, la sua città, in una battaglia navale.
    I Templari erano ben altro che un ordine di monaci guerrieri. Oltre a combattere per la salvezza di Gerusalemme, nelle guerre "di religione" cosiddette Crociate, erano costruttori, mistici, scienziati, commercianti, contabili... ed erano molto ricchi e potenti. Con le loro conoscenze misteriche costruirono strutture sopravvissute tutt’oggi in Europa. La loro massima "architettura sacra" altro non era che una replica della struttura ottagonale trovata a Gerusalemme nel Santo Sepolcro.
    I Templari costruirono infatti strutture chiamate "battisteri" o "fonti battesimali", che avrebbero poi mantenuto lo stesso simbolismo nel "fonte battesimale" delle future chiese.
    Il cerchio rappresenta il mondo e gli otto lati del fonte battesimale sono la rinascita, intesa come resurrezione, "clou" della fede Cristiana.
    Nella tradizione biblica, Dio creò il mondo in una settimana. Cominciò di domenica, e si riposò il settimo giorno, il Sabbath. L’ottavo giorno era di nuovo domenica.
    Domenica dal latino "Dies Domini", il "giorno del Signore" o "Sunday", il "giorno del Sole"?
    Secondo il simbolismo cristiano, il significato del nome è l’avvicendarsi quotidiano della morte del Sole in relazione al Cristo, crocifisso e ucciso di venerdì e poi l’ottavo giorno della settimana, risorge.
    Nelle celebrazioni pagane, il Sole ha mantenuto molte equivalenze interessanti: appare debolmente al solstizio d’inverno, perché i giorni si stanno accorciando; tanto è vero che il giorno del solstizio è il più corto dell’anno per chiunque viva a nord dell’equatore.
    Il fenomeno noto come "Precessione degli Equinozi", responsabile del cambiamento della data di questo solstizio nel corso di migliaia di anni, ha fatto sì che nell’Era dei Pesci cada il 21 dicembre.
    Il Sole è dunque rinato e la Terra rimane illuminata un po’ più a lungo ogni giorno fino al solstizio d’estate.
    Il solstizio d’estate cade il 21 giugno e, probamente, non a caso...
    L’unico santo cristiano, infatti, di cui si celebra il compleanno e non la morte, è Giovanni il Battista, colui che preparò la via per il Messia.
    Nella teologia Celtica e pagana, John - Giovanni è quel re che muore per far strada al nuovo re e viene decapitato. Quella di John Barleycorn è solo una morte simbolica, tuttavia anche Giovanni Battista viene decapitato.
    In realtà John Barleycorn significa letteralmente "Giovanni Grano d'Orzo", simbolicamente il cereale per fare il whisky e la birra. Il giorno del solstizio d'estate, ossia il giorno delle fate e degli incantesimi - come nella commedia di Shakespeare "Sogno di una notte di mezza estate" - si accendevano molti falò nelle campagne per celebrare l’estate.
    La connessione tra il credo cristiano e la mitologia pagana, va oltre il messaggio Sole-Messia. I falò di mezza estate e le candele di Natale sono infatti quanto rimane del culto pre-cristiano, benché questo non sia stato mai dimenticato del tutto.
    La religione romana adorava il "Sol Invictus" (Sole Invincibile) e lo personalizzava nella forma di Mitra. Mitra era nato in una caverna da una vergine, ed era custodito da tre pastori. La sua vita rispecchia moltissimo quella di Gesù e il suo tempio si trovava esattamente... dove ora c’è il Vaticano.
    Mentre Mitra era un dio battagliero, Gesù era messaggero di pace.
    Quando i Cavalieri Templari lasciarono la Francia in cerca di nuove scoperte, si diressero verso il Medio Oriente; quando arrivarono alla Moschea Umayyad di Damasco, rimasero colpiti dalla architettura islamica e dalla maestosità intatte dopo secoli. Nell’Europa di allora, già così diversa dall’architettura dei siti cristiani in Terra Santa, non esisteva nulla di simile. Nella moschea era conservata anche... la testa di Giovanni il Battista.
    La Moschea Umayyad non era come le altre: fu costruita sopra un tempio pagano dedicato al dio assiro-fenicio Hadad. Hadad era il Sole fertilizzante fondamentale per la Terra, essendo indispensabile per la sopravvivenza. Per questo il tempio mantenne la sua funzione originale.
    Questa particolare moschea invita ancora gli uomini di ogni credo, a pregare. Le donne mussulmane entrano ancora oggi a Umayyad per pregare San Giovanni con la speranza di rimanere incinte.

    Al ritorno in Europa, i Templari portarono con loro una conoscenza scientifica molto aperta, per di più trasmessa della loro fede. La loro nuova scienza incorporava un misto di teologia e "geometria sacra", conosciuta in tempi precedenti la costruzione delle piramidi e di Stonehenge, ma poi dimenticata. Con queste nuove conoscenze, costruirono opere ingegneristiche e architettoniche mai viste prima in Europa; dalle più "semplici", come i ponti, alle cattedrali sempre più gloriose e esoteriche.
    I soldati Templari e i monaci Circestensi lasciarono molte cattedrali, abbazie e certose resistite fino a oggi e questi monumenti sono pieni di chiavi segrete da decodificare...
    Raffigurazioni della Vergine "Nera" con il Bambino, riferimenti enigmatici a Maria di Magdala, zodiaci realizzati nel pavimento, stelle "a sei punte" nelle finestre istoriate, simboli egizi, tracce musicali, indizi litici, scritte latine contenenti errori "voluti", sono prove di messaggi nascosti e anche di un insieme di credi "al di fuori" della cristianità.
    Negli ultimi anni si è cominciato finalmente ad ammettere che una ricchissima cultura "esoterica" di scienza e magia si perpetuava all’interno di queste strutture, escludendo che fossero unicamente cristiane.

    Nella minuscola isola di Bornholm, nel Mar Baltico, i Templari costruirono ben quindici chiese, di cui undici sono ancora in piedi. La più impressionante è Osterlarskirke, dedicata al culto di San Lorenzo. Le finestre della chiesa sono più che altro delle feritoie; infatti furono concepite per consentire il passaggio della luce di mezza estate e mezzo inverno all’alba. I Cistercensi costruirono una torre simile in Irlanda, nel monastero di Mellifont, nei pressi di Dublino.
    Altri importanti esempi di architettura templare sono: la Cappella Tomar in Portogallo, considerata quartier generale dei Templari, la cosiddetta Chiesa Rotonda Templare di Lanleff in Bretagna, la Cappella di Santa Chiara nel sud della Francia e la Chiesa Templare a Londra.
    E pensare che solo in epoca recente qualche ricercatore ha cominciato a investigare per scoprire se queste strutture rotonde e ottagonali non avessero in realtà un qualche significato che andasse oltre la mera costruzione religiosa!

    Sotto molti punti di vista le Crociate furono un fallimento devastante. E dopo oltre due secoli di guerra contro l’Islam, il potere della Chiesa e dei Francesi si capovolse, i Catari furono individuati al nord Italia e nel sud della Francia e massacrati. Gli stessi Templari biasimarono se stessi per il disastro militare e la perdita di Gerusalemme. Alcuni di loro fuggirono in Scozia per diventare mercenari e giocare un ruolo importante nel tentativo scozzese di indipendenza dall’Inghilterra.
    Henry Sinclair, erede del corpo di custodia dell’Ordine, decise di creare una nuova colonia dove la scienza non fosse vista come il demonio, dove una discussione religiosa non dovesse essere calmata da una guerra e dove chi fosse sotto la sua custodia potesse prosperare.
    Era un idealista, e il suo progetto era utopico. Per questo fu lasciato completamente solo ad attuare la "sua" colonia paradisiaca, e infatti di essa non si seppe mai più nulla.
    Ma nei circoli esoterici si era venuti a sapere che Sinclair aveva in mente di creare Arcadia, una terra dove la libertà e la tolleranza fossero la regola, e non lo dimenticarono mai.
    Alcuni di questi circoli si "fusero" divenendo società segrete, come il "Collegio Invisibile" e più tardi i Rosacroce. Altri tennero la loro iscrizione così segreta che ancor oggi non potremmo definirla.
    Esisteva inoltre una "corrente sommersa", che incoraggiava la "nuova" scienza e un certo modo di considerare la monarchia e la Chiesa.
    Un membro di questa società esoterica fu Giovanni da Verazzano.
    Nacque a Firenze che era il focolaio della scienza "sovvenzionata" dai Medici, ma da qui dovette scappare essendo bersaglio dell’Inquisizione. Visse un certo periodo a Lione, nel sud della Francia, ma anche qui lo sospettavano di idee ambigue circa la religione.
    Entrambe le città in cui visse erano centri del pensiero Cataro, e Firenze (dedicata a San Giovanni Battista), era detta "la città della cupola", un simbolo Cataro.
    Prima della sua nascita, la chiesa era uscita da una guerra devastante contro i Cristiani, dove ne erano stati massacrati decine di migliaia. Con tutto ciò, il pensiero Cataro sopravvisse.
    Verazzano era un viaggiatore particolare. Passò anni in Egitto prima di tornare in mare. Riuscì a farsi mandare nel Nuovo Mondo da Francesco I di Valois, re di Francia e lo convinse portandogli uno strano trattato sull’alchimia e sul mondo idilliaco, intitolato "Arcadia".
    "Ufficialmente" lo scopo del viaggio era trovare una rotta per la Cina, ma la sua vera missione fu tenuta segreta.
    Quando raggiunse le banchine esterne della Carolina del Nord, immaginò che al di là di quella stretta porzione di terra, lunga centinaia di miglia, ci fosse l’Oceano Pacifico.
    Evidentemente, però, non era interessato a scoprire se aveva ragione, perché non provò mai a trovare un accesso; avrebbe potuto navigare fino alla Baia di Chesapeake o a quella di Delaware, ma non lo fece. Superò invece la futura New York, che chiamò in seguito "Angouleme", una città il cui stemma è un drago che scrive con la fiamma un simbolo palesemente Cataro. Da quel punto di diresse a est, lontano dal suo obiettivo iniziale. L’unico luogo dove si fermò fu Newport.
    Fu accolto dai nativi americani Wampanoag che gli permisero di pilotare la sua nave nel porto di Newport. In quella terra che lui "etichettò" Arcadia, passò da un re di nome Magnus il quale gli mostrò la stessa torre ottagonale visibile ancor oggi a Newport. Capì immediatamente di trovarsi davanti ad un battistero templare, che suo fratello Girolamo definì "Castello Normanno" sulla mappa che stavano creando.
    Verazzano riportò molto poco al suo sponsor, ma gli lasciò molti indizi. Descrisse il popolo incontrato come pacifico e documentò il suo viaggio, senza spiegare come mai non decise di esplorare la zona tralasciata. La sua mappa fu in seguito copiata da altri cartografi. Forse, osservando la mappa, qualcuno si sarà chiesto cosa fosse quello strano "castello", ma non lo seppe mai: solo Verazzano sapeva che cosa aveva trovato.
    Etichettò la futura città di Newport come "Rifugio". Si trattava del Rifugio fondato da Sinclair il custode templare.
    Il monumento raccontava una storia di Templari, la storia di Henry Sinclair, Lord of Rosslyn, che cominciò la sua colonia, ma non sopravvisse.

    Nel cuore di Parigi c’è la Chiesa di Saint Sulspice. Nella festa del santo, al sorgere del sole i suoi raggi tracciano una traiettoria verso un meridiano posizionato strategicamente. Nel pavimento è sistemata infatti una striscia di ottone chiamata "la Roseline", che demarca il meridiano di Parigi. Tutta la chiesa è posizionata strategicamente e contiene enigmatici messaggi esoterici.
    Saint Sulspice è stato il fulcro del Priorato di Sion, la Compagnia del SS. Sacramento, e di altre società semi-associate che giocavano un certo ruolo nella storia francese "sommersa".
    Dall’iniziale ruolo di Priorato di Sion nella fondazione dei Templari, al ruolo che Saint Sulspice giocava nel mistero di Rennes-le-Chateau, il passo è breve.
    Nel XVII secolo ai membri della Compagnia del SS. Sacramento fu ordinato di sciogliersi. Così, senza cambiare né la lista dei loro iscritti, né il loro quartier generale a Saint Auspice, divennero la "Società di Notre Dame" di Montreal. I membri della Società non erano tutti religiosi; uno dei membri più importanti, Jean-Jacques Olivier, avrebbe anche fondato la Società di Saint Sulpice.
    Finché fu cattolica, la "Società di Notre Dame" permise il commercio con i Protestanti francesi (chiamati Ugonotti) e incluse membri Jansenisti, un movimento considerato eretico, tuttavia cattolico. Insieme fondarono la città di Montreal in Canada, come dimostrano molte vie dei quartieri vecchi che portano ancora il nome dei membri di queste prime società.
    La Francia avrebbe presto fatto arrendere il Canada all’Inghilterra, ma prima che questo accadesse i Sulspiciani avrebbero eretto l’ultima torre rotonda.
    Ancora in piedi a guardia della città che avrebbe dovuto essere la nuova Arcadia, la torre rimane il simbolo dell’ultimo tentativo di creare una colonia basata sulla fede e sulla tolleranza religiosa e individuale.
    Nei giorni dell’equinozio e del solstizio, i visitatori di Newport vedranno sempre un gruppetto di ricercatori attorno alla torre ottagonale...

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