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Perchè i pipistrelli (mammiferi) volano?
Perchè i pipistrelli possiedono l'ecolocalizzazione (ultrasuoni?)
Perchè i pipistrelli dormono/riposano a testa in giù?
Perchè i pipistrelli essendo mammiferi presentano caratteristiche così uniche ed eccentriche? E' quasi impossibile pensare che si siano sviluppate da progenitori precedenti, sarebbe molto più coerente ipotizzare che siano caratteristiche intrinseche alla specie (bioelettromagnetica) dei chirotteri e che quindi questa, come tutti le forme di vita DEFINITE, siano nate già perfettamente formate e funzionanti. Va ripensato il concetto di "specie" (o per meglio dire, genere) dal punto di vista bioelettromagnetico come scritto nel libro "Metabioevoluzione".
moody june tu cosa pensi?
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molecola
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Ciao Tursiops  concordo con te, occorre necessariamente allargare il campo d'indagine e le definizioni che nel tempo sono state date a dei concetti molto più ampi di quanto sembrino. Traendo spunto dal libro "Metabioevoluzione", percorrendo appunto un approccio metabioevolutivo, da un punto di vista teoretico si potrebbe giungere al concetto di "specie bioelettromagnetica",ovvero un insieme di informazioni biologiche,biochimiche, ecologiche, elettromagnetiche ed etologiche che vanno, di concerto, a conferire alla specie delle precise caratteristiche o per meglio dire una precisa identità. E' possibile quindi ipotizzare ciascun essere vivente, dotato di caratteristiche univoche impresse nel proprio materiale genetico (DNA),come "un'antenna" in grado di recepire un insieme di diversi stimoli bioelettromagnetici che ne definiscono l'unicità. Alla luce di questi spunti di riflessione appare un pò riduttiva l'attuale definizione di specie...
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CITAZIONE (moody june @ 10/6/2020, 19:57) Ciao Tursiops concordo con te, occorre necessariamente allargare il campo d'indagine e le definizioni che nel tempo sono state date a dei concetti molto più ampi di quanto sembrino. Traendo spunto dal libro "Metabioevoluzione", percorrendo appunto un approccio metabioevolutivo, da un punto di vista teoretico si potrebbe giungere al concetto di "specie bioelettromagnetica",ovvero un insieme di informazioni biologiche,biochimiche, ecologiche, elettromagnetiche ed etologiche che vanno, di concerto, a conferire alla specie delle precise caratteristiche o per meglio dire una precisa identità. E' possibile quindi ipotizzare ciascun essere vivente, dotato di caratteristiche univoche impresse nel proprio materiale genetico (DNA),come "un'antenna" in grado di recepire un insieme di diversi stimoli bioelettromagnetici che ne definiscono l'unicità. Alla luce di questi spunti di riflessione appare un pò riduttiva l'attuale definizione di specie...
Ciao moody june ! Grazie per la tua preziosa riflessione. Effettivamente, occupandomi di biologia sia per professione che per passione, ammetto che alcuni concetti oggi non sono in grado di spiegare o, per meglio dire, di fornire risposte esaustive. E' per questo che il dubbio e la ricerca di nuovi confini, nuove idee, nuove ipotesi mi spinge a indagare il vasto e ancora per molti versi inesplorato campo della metabioevoluzione. E' molto "salutare" sia in termini psicologici che spirituali indagare ciò che oggi per i più (o la comunità scientifica standardizzata) risulta essere un punto di arrivo, un limite. Per me invece ha sempre rappresentato un punto di partenza, una sfida per andare oltre...per disegnare nuovi confini. E quindi forse molte domande come queste nascono proprio dalla mancanze di un criterio in grado di soddisfare certe lacune.
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