Eercizi di Microbiologia

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    BIOLOGO TEORETICO

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    Ricevo e pubblico una richiesta di aiuto per la risoluzione di questi esercizi di Microbiologia:

    1) progettare uno schema di diluizioni che permettano di avere un numero
    contabile di colonie in piastra
    a partire da una coltura con 4,7 x 10elevato alla 6 cellule/ml.

    2) avete inoculato in 100ml di terreno a base di triptone ed estratto di
    lievito 1x10 alla 5 cellule di E.Coli
    provenienti da una coltura in fase esponenziale di crescita. dopo 3 ore avete
    1x10 alla 6 cellule/ml.
    Calcolare il tempo di divisione

    3) avete inoculato in 1 litro di terreno a base di sali minerali e glucosio
    1x10 alla 6 cellule di E.Coli provenienti
    da una coltura in fase esponenziale di crescita. dopo 6 ore avete 1x10alla 7
    cellule/ml. Calcolate il numero di
    generazioni, il tempo di divisione e la velocità di crescita.

    4) Con 1 ml di una coltura di E.Coli cresciuta tutta la notte in condizioni
    ottimali ( e che supponiamo abbia quindi
    raggiunto la concentrazione di 1x10alla9 cellule/ml) inoculiamo 100 ml di un
    terreno uguale e già predatto alla
    temperatura di crescita. in quanto tempo prevedete di raggiungere la
    concentrazione cellulare di circa 1 x 10alla9
    cellule/ml se il tempo di generazione in queste condizioni è in media di 20
    minuti?

    5) Avete una coltura di XXXXx in fase stazionaria. Fate delle diluizioni
    seriali di 10 alla -2, ancora 10alla-2 e 10alla-1
    e piastrate in doppio. dopo aver incubato tutta la notte a 30° C contate sulle
    2 piastre 180 colonie e 204 colonie.
    quante cellule/ml conteneva la coltura da voi diluita?

    6) avete una coltura di batteri in crescita, fate un conteggio totale e
    contate 6x10alla 8 cell/ml. che diluizione dovete
    fare per seminare 0,1 ml su piastra e contare esattamente 100 colonie? Se
    inoculate 1 ml della coltura di partenza
    in 100 ml di terreno , quante divisioni dovrà fare la popolazione batterica
    prima di tornare alla concentrazione di
    6x10alla 8?
     
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    Intanto inserisco alcuni link che spero possano essere utili:
    http://wpage.unina.it/villani/eLAB5.html
    http://www.federica.unina.it/agraria/micro...nie-in-piastra/
    http://www.molecularlab.it/search/index.as...20microbiologia

     
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    Non prendete per oro colato quello che scrivo, ho controllato alcuni miei appunti e le soluzioni potrebbero essere secondo me queste.

    CITAZIONE
    2) avete inoculato in 100ml di terreno a base di triptone ed estratto di
    lievito 1x10 alla 5 cellule di E.Coli
    provenienti da una coltura in fase esponenziale di crescita. dopo 3 ore avete
    1x10 alla 6 cellule/ml.
    Calcolare il tempo di divisione

    Da 10(5) a 10(6)
    2(n) = 10
    n = log(2)10 = 3,3219 volte
    180 minuti (3 ore) / 3,3219 = 54,12 minuti circa






    CITAZIONE
    3) avete inoculato in 1 litro di terreno a base di sali minerali e glucosio
    1x10 alla 6 cellule di E.Coli provenienti
    da una coltura in fase esponenziale di crescita. dopo 6 ore avete 1x10alla 7
    cellule/ml. Calcolate il numero di
    generazioni, il tempo di divisione e la velocità di crescita.

    Da 106 a 107
    2n = 10
    n = log210 = 3,3219 volte
    360 minuti (6 ore) / 3,3219 = 108,37 minuti circa


    CITAZIONE
    5) Avete una coltura di XXXXx in fase stazionaria. Fate delle diluizioni
    seriali di 10 alla -2, ancora 10alla-2 e 10alla-1
    e piastrate in doppio. dopo aver incubato tutta la notte a 30° C contate sulle
    2 piastre 180 colonie e 204 colonie.
    quante cellule/ml conteneva la coltura da voi diluita?

    Il numero di batteri/ml si ottiene così: a) moltiplicare il numero di batteri di ciascuna piastra per l'inverso della diluizione, b) fare la media di tutte le piastre scelte, cioè sommare il numero delle colonie di ciascuna piastra e suddividere il risultato ottenuto per il numero delle piastre.

    CITAZIONE
    1) progettare uno schema di diluizioni che permettano di avere un numero
    contabile di colonie in piastra
    a partire da una coltura con 4,7 x 10elevato alla 6 cellule/ml.

    Preparazione delle diluizioni decimali seriali

    In microbiologia quantitativa si mira a determinare il numero di microrganismi o, più precisamente, il numero di Unità Formanti Colonie (UFC) per ml o g in un determinato campione. Il numero di microrganismi presenti in un dato campione alimentare, nella maggior parte dei casi, è così alto da non poter essere contato in maniera accurata se non dopo essere stato sottoposto a diluizioni seriali. In genere, in microbiologia, un campione alimentare viene diluito serialmente nel rapporto 1:10 (campione:diluente).
    Notazione scientifica e diluizioni





    Consideriamo i seguenti esempi.

    ESEMPIO 1: se noi seminiamo su un adatto terreno nutritivo 1 ml di latte e troviamo, dopo incubazione delle piastre, che si sono sviluppate 15 colonie, siamo in grado di concludere che il campione di latte conteneva 15 UFC/ml.
    Più realisticamente, la concentrazione di microrganismi in un campione di latte è considerevolmente più elevata, per cui il conteggio delle colonie su una piastra inoculata con 1 ml del campione potrebbe risultare impossibile.

    ESEMPIO 2: supponiamo che il nostro campione di latte presenti una concentrazione di microrganismi pari a 100.000 UFC/ml. In questo caso ci aspettiamo di avere una piastra con colonie contabili (100 UFC/ml) solo seminando 0,001 ml di latte. Come appare evidente questa procedura è poco praticabile, soprattutto per la difficoltà, con gli attrezzi disponibili, di trasferire in piastra inoculi così piccoli; inoltre, inoculi così piccoli rendono il campione poco rappresentativo. La stessa procedura è resa praticabile applicando la tecnica delle diluizioni seriali. Infatti, facendo delle diluizioni decimali seriali del campione di latte (ad es. 1 ml di campione in 9 ml di diluente sterile, 1 ml di questa diluizione in altri 9 ml di diluente sterile e, ancora, 1 ml di quest’ultima diluizione in altri 9 ml di diluente sterile), operiamo una diluizione del numero di microrganismi inizialmente presenti in esso, realizzando così una procedura equivalente a quella descritta precedentemente nell’esempio 2, in cui 0,001 ml di latte sono corrispondenti a 1 ml della diluizione 1:1000. In definitiva, allestendo delle diluizioni decimali (1:10) seriali di un campione, operiamo una diluizione del numero di microrganismi inizialmente presenti in esso.
    Il numero di diluizioni da realizzare è determinato dai criteri adottati per accertare se un campione risulta accettabile oppure si basa su precedenti esperienze di analisi condotte su prodotti simili considerando la natura del campione, il tipo di processo tecnologico cui è stato sottoposto, le condizioni in cui viene conservato, ecc.
    Nella realtà analitica, noi non conosciamo mai l’esatto numero di microrganismi presenti in un grammo o ml di campione. Al momento dell’analisi dobbiamo dunque decidere quante volte diluire il campione per fare in modo che le piastre petri, contenenti l’adatto terreno nutritivo, una volta seminate con aliquote delle diluizioni del campione possano contenere, dopo incubazione in adatte condizioni (tempo, temperatura e atmosfera) un numero di colonie facilmente contabili (considerando che il diametro standard di una piastra petri è di 90 mm, al massimo 250-300 colonie si svilupperanno separatamente per essere contate).

    Dunque, la domanda che ci si pone è: quante diluizioni realizzare?

    Il numero di diluizioni da realizzare può scaturire da una serie di considerazioni:

    a) può essere dettato dai criteri microbiologici da soddisfare per accertare se un campione risulta accettabile: se ad esempio è stabilito che in una unità campionaria il numero di UFC/g o ml non deve superare 100, allora è sufficiente diluire una sola volta il campione nel caso sia solido ovvero usare 1 ml del campione indiluito nel caso esso sia liquido, per accertare se il criterio è soddisfatto. Infatti, se il campione contiene meno di 100 cellule per g o ml, dopo la semina in piastra della diluizione 10-1 siamo in grado di contare l’esatto numero di colonie presenti; qualora il numero di cellule fosse maggiore di 100, seminando 1 ml della prima diluizione o del campione liquido indiluito, siamo allo stesso modo in grado di soddisfare il criterio, in quanto ci basta conoscere solo se il campione supera il limite prefissato, non essendo necessario conoscere di quanto questo limite è superato.

    b) può essere dettato da precedenti esperienze di analisi condotte su prodotti simili considerando la natura del campione, il tipo di processo tecnologico cui è stato sottoposto, le condizioni in cui viene conservato, ecc.

    c) quando non si hanno notizie sufficienti sul campione per poter prevedere il numero potenziale di microrganismi in esso contenuto, allora è necessario diluire il campione almeno fino alla 10-8-10-9, considerando che 1 ml o 1 g di alimento contiene in genere non più di 109-1010 microrganismi. E’ evidente che in questo caso l’analisi diventa molto dispendiosa sia in termini di tempo che di denaro.

    fonte: http://wpage.unina.it/villani/eLAB5.html
     
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  4. fairyanna
     
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    User deleted


    Un Bradipo non è un omeoterme,come si legge dal link che hai postato,perchè gli omeotermi (come noi) riescono a mantenere costante la temperatura corporea prescindendo da quella ambientale.
    Credo che questo link del Prof. Lucio Pesce,possa esserti d'aiuto circa la termoregolazione,processo fondamentale proprio per la regolazione della temperatura corporea.
    Spero ti sia d'aiuto.
     
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3 replies since 14/2/2012, 13:32   3169 views
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