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davide.califano.
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Salve a tutti, l'esperimento che vorremmo eseguire è abbastanza semplice. Consiste nel sottoporre individui ad onde elettromagnetiche della regione dello spettro ultravioletto, teoricamente essendo i muschi piante a maggioranza aploide dovrebbero rispondere in maniera più veloce a mutazioni a livello cromosomico e quindi osservare i cambiamenti (macroscopici e microscopici) a seconda della lunghezza d'onda e della intensità delle onde.
La specie che vorremmo sottoporre a questo esperimento è tortula muralis, per la sua reperibilità e il suo adattamento a substrati facili da preparare.
Il substrato verrà preparato in delle capsule Petri e verranno inserite in ambiente controllato all'interno di un vecchio acquario.
Le lampade a infrarossi verranno inserite, con un sistema di fascette, all'interno dell'acquario.
Che ne pensate ?
Critiche e suggerimenti benaccetti.
Davide.. -
Comy.
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allora, premetto che non sono assolutamente un esperto di botanica quindi magari in questo ambiente un po' più macroscopico non ha importanza lavorare così per il sottile,
io irraggio (con radiazioni ionizzanti) colture cellulari tumorali
lo schema in linea di massima è giusto, ma manca la dose/risposta....no?
io allestirei
-un controllo negativo (senza UV),
-dosi crescenti di radiazione UV, magari aumentando la concentrazione di muschio seminato..e qui lo devi fare a tentativi la prima volta
-un controllo positivo (UV in tremenda abbondanza). -
davide.califano.
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Si è vero, hai ragione, in un certo qual modo avevamo pensato anche a questo. Infatti vogliamo utilizzare uno spettro ultravioletto abbastanza variabile dai 350 nm ai 150 nm. Visto che sei sicuramente più esperto di me in campo genetico, secondo te quali variazioni a livello macroscopico si potrebbero avere ? . -
Comy.
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Si è vero, hai ragione, in un certo qual modo avevamo pensato anche a questo. Infatti vogliamo utilizzare uno spettro ultravioletto abbastanza variabile dai 350 nm ai 150 nm.
ma dovete considerare anche il tempo di esposizione, o almeno io la ragiono sempre così: irraggiare a 350 è divero che a 150...
sarebbe come dire di usare farmaci della stessa famiglia, che però devo somministrare a diverse concnetrazioni (tempo, nel caso degli uv)CITAZIONEVisto che sei sicuramente più esperto di me in campo genetico, secondo te quali variazioni a livello macroscopico si potrebbero avere ?
mi piacerebbe risponderti, ma non conoscendo i muschi come te non saprei cosa aspettarmi
di certo alterazioni morfologiche sarebbero interessanti dal punto di vista descrittivo,
per fare una cosa ancora più fine dovreste poi valutare, secondo me, tipo la capacità di dare progenie dopo irraggiamento, in modo da avere anche una risposta quantitativa...oppure la risposta quantitativa la volete fare sui cambiamenti morfologici?
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davide.califano.
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CITAZIONEmi piacerebbe risponderti, ma non conoscendo i muschi come te non saprei cosa aspettarmi
di certo alterazioni morfologiche sarebbero interessanti dal punto di vista descrittivo,
per fare una cosa ancora più fine dovreste poi valutare, secondo me, tipo la capacità di dare progenie dopo irraggiamento, in modo da avere anche una risposta quantitativa...oppure la risposta quantitativa la volete fare sui cambiamenti morfologici?
Innanzi tutto considereremo anche il tempo di esposizione ai raggi non che la loro lunghezza d'onda, poi per quanto riguarda la risposta dell'individuo valuteremo sia i cambiamenti morfologici che la capacità di dare una progenie.
Per avere un controllo costante sulla crescita introdurremo una apparecchio fotografico impostato con sequenza a cadenza intervallata (1frame al giorno).
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Comy.
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questo mi sembra un ottimo piano 
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Progetto di ricerca sulle crittogame(per la precisione muschi)Io ed un amico stiamo lavorando ad un progetto riguardante la crescita in funzione del tempo di piante inferiori (muschi per la precisione) di individui soggetti a mutazioni genetiche. |