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In questo topic verranno discussi i principali argomenti inerenti la Parassitogia. . -
Foster83.
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Virus compresi? . -
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si, personalmente ho a che fare con Retrovirus e Lentivirus . -
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Io mi occuperò in particolare di Protozoi ed Elminti, sia ematici che intestinali (quest'ultimi rappresentano la mia specializzazione)
Saluti invadenti
Il Triturus. -
Foster83.
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Io con i virus ho avuto a che fare per un concorso (che no ho passato perchè gli argomenti eranoun po' troppo gnenrici e non sapevo bene cosa dovevo studiare, ma niente di grave perchè il tempo è poco per studiare quello in quanto l'uni mi riempie...): per cui con quelli dell'influenza vi posso aiutare ed anche con virologia in generale. 
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IMPORTANZA DELLA PARASSITOLOGIA
La parassitologia è importante per due motivi:
i)un motivo speculativo: sappiamo bene che quando si studiano i rapporti tra specie, un capitolo a sè è riservato alla Parassitologia, nel senso che molte specie animali,per sopravvivere, hanno ideato questo sistema di vita, strettamente legato o ad un altro animale o ad una pianta; inoltre, gran parte degli animali è una specie parassitante (come vedremo), ed una cifra prossima al 100% selle specie animali, nel corso della sua esistenza, ha avuto a che fare con i parassiti;
ii)un motivo pratico: la Parassitologia è anche scienza eminentemente pratica, per motivi che ben si capiscono, ed è quindi utilissima: coinvolge la Veterinaria,la Medicina, le Scienze Agrarie e Forestali.
Ci sarebbe da aggiungere un motivo sociale: ciò che ha fatto balzare in primo ordine tale scienza, è dovuto anche a motivi sociali come lo spostamento sempre più imponente delle popolazioni da un Continente all'altro, l'aumentato flusso di viaggi all'estero (sinonimo di benessere), ed un fenomeno sociale sempre più dffuso: la presa in affido e l'adozione di bambini provenienti da zone a rischio dal punto di vista parassitologico (Africa, Asia, America del Sud, paesi dell'Est europeo).
In Italia il fenomeno è abbastanza sotto controllo: sono rare le parassitosi elmintiche indigene, mentre giornalmente il Laboratorio a a che fare con casi di Protozoosi, anche dovute a standard di vita non propriamente e sicuramente igienici.
Triturus. -
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DOMINIO E SIGNIFICATO DELLA PARASSITOLOGIA
La Parassitologia si potrebbe definire, in un primo momento, come il rapporto stretto tra due specie biologiche di cui uno solo trae benefici.. Questa definizione, accettata dai più perchè estremamente pratica, non lo è al vaglio di considerazioni strettamente biologiche: infatti, i ratti infetti da forme larvali di Spirometra, un verme Cestode, crescono più dei ratti non infetti, per il motivo che tali Cestodi producono una sostanza analoga all'ormone della crescita dei Vertebrati. La domanda è, quindi: la spinta ormonale è dannosa o utile all'ospitante?
Così, molti molluschi se sono infettati da alcuni stadi intermedi di vermi Digenei, sviluppano gusci più spessi e pesanti.
Quindi, accettiamo la definizione per praticità, ben sapendo che non corrisponde ad una descrizione vera di un certo tipo di rapporto estremo tra due specie biologiche.Per aggirare l'ostacolo è stata peroposta la seguente definizione:
Si dice P. l'associazione biologica in cui esiste una complementarietà genetica tra il parassita ed il suo ospite (ossia, il parassita ha perduto la capacità genetica di produrre alcuni metaboliti intermedi essenziali per la sua vita e deve dipendere dal genoma dell'ospite per questa sua funzione). Tuttavia, questa definizione potrebbe comprendere anche i Commensali Mutualisti (es. Entamoeba coli ). Comunque, i domini di Mutualismo, Commensalismo e Parassitismo non sono ben netti, e quindi è pensabile ammettere che un'associazione mutualistica possa evolvere in Parassitismo, creando, nel ricevente, una nicchia ecologica particolare.
Triturus
Edited by triturus - 30/10/2018, 10:01. -
Foster83.
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Comunque il parassita reca sempre danno, altrimenti, non si chiamerebbe parassita, ma simbionte se recasse benefici .
I virus sono sempre parassiti mortali, perchè se non c'è risposta immunitaria provocano la morte dell'organismo ospite.. -
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In realtà il parassita è vittima di una leggenda metropolitana anche nel termine. Parassita deriva dal greco : para ( accanto) e dal participio passato del verbo latino sinere (situs, cioè posto). Quindi il parassita, nella originaria accezione, indicava ciò che vive accanto o in noi. Pensa che nelle antiche mense greche il padrone di casa si gloriava di avere accanto a sè una persona importante, appunto il parassita (colui che siede accanto).
Riguardo ai virus non sono....immunocompetente (non ne sono competente) : prova a chiedere a Tursiops.
Ciao, Foster, a risentirci
il Triturus
Edited by triturus - 23/10/2006, 19:12. -
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Bell'aneddoto Triturus! fa sempre piacere imparare queste nozioni di base e curiosità.
Per quanto riguarda i virus...dovrebbero essere parassiti in senso estremo perchè causano la morte della cellula ospite e dell'organismo in generale. Diciamo chei virus proprio per le loro caratteristiche possono stare in tutto e per tutto in un unica classe: quella dei virus appunto
Comunque per una maggio esattezza nella classificazione cercherò in Rete o sui libri. -
Overlord_SonicSnake.
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Infatti triturus...da quel che ne so i parassiti non uccidono sempre la propria vittima anzi, probabilmente nella maggior parte dei casi non lo fanno perchè gli conviene...visto che se muore l'organismo ospite sicuramente il parassita fa la stessa fine...
Riguardo il beneficio bilaterale si chiama mutualistico giusto?. -
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Giusto, Overlord! Oggi si dice simbiosi mutualistica, intendendo che simbiosi voglia dire 'sempre' positività di relazione. In realtà il termine simbiosi (dal greco simbioun) fu coniato da De Bary nel 1876 ad intendere un'ampia gamma di relazioni inter-specifiche, comprendente anche il parassitismo e la predazione. Solo in seguito il vocabolario fu ristretto ad intendere un 'benefico rapporto tra ambo le parti', com'è inteso ora. So, comunque, che si tende a ritornare all'accezione originaria, soprattutto in campo biologico e veterinario.
Ciao
il Triturus. -
Foster83.
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Bella questa del termine parassita, non lo sapevo....
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.CITAZIONE (Overlord_SonicSnake @ 22/10/2006, 22:30)Infatti triturus...da quel che ne so i parassiti non uccidono sempre la propria vittima anzi, probabilmente nella maggior parte dei casi non lo fanno perchè gli conviene...visto che se muore l'organismo ospite sicuramente il parassita fa la stessa fine...
Riguardo il beneficio bilaterale si chiama mutualistico giusto?
No, forse non mi sono spiegato bene: Il parassita in ogni caso può sfruttare l'ospite e lo fa in maniera più o meno profonda. Se capita poi che l'ospite soccomba, il parassita si incistida (se è un protozoo) o forma le uova (se è un elminta). Tutto ciò capita anche con i virus (che quasi mai sono letali, intendiamoci). La parola 'convenienza' non deve albergare in questo caso, perchè implicherebbe un'attività psichica ed intellettiva che i parassiti non hanno.
Ciao a presto!
il Triturus
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LA BIOLOGIA MOLECOLARE: AUSILIO DELLA PARASSITOLOGIA
Le tecniche tradizionali in Parassitologia, quando sono accompagnate dall'esperienza, danno una sensibilità ed una predittività molto alte. Tuttavia, i Laboratori, oggi, per motivi diversi, si appoggiano all'analisi molecolare, ottenendo una ripetitività ed una specificità abbastanza alte. Le metodiche biomolecolari sono essenzialmente tre:
Ricerca degli anticorpi: (o degli antigeni specifici): hanno il vantaggio di poter rappresentare uno screening di massa;lo svantaggio è che spesso vengono rivelate le IgG, informando solo sulla possibilità di una pregressa infezione del parassita in esame.
Metodi biochimici: con la corsa su gel di agarosio (elettroforesi) per la rivelazione degli isoenzimi (zimodemi).E' un metodo relativamente semplice ma abbastanza costoso e scarsamente applicabile ai Paesi in via di sviluppo.
Diagnosi del DNA; Ibridazione dei profili di DNA del parassita seguita dalla digestione con enzimi di restrizione e elettroforesi (Southern Blotting); oppure, tecnica della PCR, preferibile, perchè fornisce una rapida amplificazione di DNA o RNA , aumentando la sensibilità. E' sufficiente un piccolo campione, e le sequenze di acido nucleico utilizzate nella PCR sono quelle che sfruttano DNA o RNA-ribosomiale (non sempre però specie-specifica) oppure sequenze parassitarie specifiche, oppure amplificazione con primer random.
I costi? Alti, purtroppo.
Poi, le tecniche a DNA non distinguono tra parassiti morti e vivi; inoltre, la PCR può fallire per la presenza di inibitori sconosciuti dell'enzima-chiave utilizzato, o di polimerasi Taq, per la contaminazione con ac.nucleico di origine non parassitaria, o per falsi positivi.
Il mio parere? Le tecniche tradizionali, se accompagnate da tanta esperienza vanno bene in ogni Laboratorio, specialmente se sono accompagnate da colorazioni specifiche, dall'arricchimento con vari metodi e dalla Immunofluorescenza.
Le tecniche ad amplificazione del DNA vanno studiate caso per caso (e secondo me andrebbero sempre confermate dall'analisi microscopica e dall'arricchimento del campione).
Ciao
Triturus.
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