Un nuovo test per il cancro della prostata

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  1. tursiops@work
     
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    24.08.2006

    Un nuovo test per il cancro della prostata
    Si prevede che possa essere disponibile entro 18 mesi



    Gli attuali standard di screening per il cancro della prostata puntano sull’identificazione dell’antigene specifico per la prostata (PSA): un dosaggio superiore a 2,5 nanogrammi per millilitro di PSA sono considerati indice di rischio per quel tipo di cancro. Tuttavia, il test per il PSA spesso fornisce falsi positivi e talvolta anche falsi negativi.
    In uno studio pubblicato oggi sulla versione on line di The Lancet,
    Robert H. Getzenberg della Johns Hopkins University School of Medicine sostiene l’opportunità di passare, per lo screening nei confronti del cancro della prostata, all’utilizzazione del test per l' EPCA-2 (Early Prostate Cancer Antigen-2).
    I risultati dello studio controllato descritto nell’articolo indicano che che il test EPCA-2 era negativo nel 97 per cento dei pazienti che non avevano cancro della prostata. Gli uomini che non mostravano segni di malattia (indipendentemente dai valori del PSA) come pure i gruppi di controllo di pazienti con altri tipi di cancro o con un tumore benigno avevano tutti livelli dell’antigene inferiori alla soglia di attenzione. Anche il 77 per cento dei pazienti con ipertrofia prostatica benigna avevano livelli di EPCA-2 inferiori alla soglia.
    Per contro, il test è stato in grado di identificare il 90 per cento dei pazienti con cancro limitato alla ghiandola e il 98 di quelli con tumore metastatizzante. Per confronto, uno studio multicentrico pubblicato nel 2003 sul "Journal of Urology", ha rivelato che livelli compresi fra i 4 e i 10 nanogrammi di PSA consentono di identificare l’85 per cento dei cancri alla prostata.

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