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BIOLOGO TEORETICO
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Sondaggio del mese di Febbraio. Come recita il sottotitolo: "Esiste oggi una netta separazione tra ciò che consideriamo Vivente e ciò che non lo è?". E di conseguenza, che implicazioni si possono avere a seconda di questa linea di confine?
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Farida
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Non so se ho colto in pieno il tuo pensiero, ho soltanto una percezione di quello che potresti voler dire .Potresti essere un po' più chiaro? grazie 
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M111
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Al momento esiste ancora il confine vivente non vivente, è molto rimarcato.
Ma probabilmente la questione dovrà esser affrontata con il progresso della robotica e delle biotecnologie, anche in chiave neurologica...
Per quel che riguarda l'altra questione molto attuale, ti prego di inserire delle premesse altrimenti la discussione scivolerà.
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BIOLOGO TEORETICO
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Avete ragione PEr la seconda questione sarebbe carino riprendere, in modo molto amichevole, la questione etica di cosa si reputa vivente e di cosa invece, pur essendo potenzialmente vivente, in realtà non sempre lo è. Cioè, le cellule staminali ad esempio, o gli embrioni. Loro possono vivere solo in un determinato sistema (organismo umano in questo caso) e fuori di esso non riescono a sopravvivere se non con qualche supporto esterno, per lo più artificiale.
Per la prima: un cristallo secondo voi potrebbe essere assimilabile ad una entità (non organismo) vivente? I cristalli sono in grado di accrescersi e seguono determinate leggi chimico-fisiche.
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M111
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Non arriverò mai e nemmeno sotto tortura a dire che l'universo è entità viva
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M111
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Onestamente pensavo ad una partecipazione più attiva a questa discussione....probabilmente non è stata ben compresa l'idea
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ronin1985
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io penso che se vogliamo estendere l'idea della vita possiamo dire anche la materia dell'universo è vita in q
io penso che se vogliamo estendere l'idea della vita possiamo dire che anche la materia dell'universo è vita in quanto genera calore e quindi vita. Poiche siamo nati dalla non vita, ma d'altro canto possiamo anche dire che la non vita sia generato da qualche entità superiore a noi che ancora oggi non conosciamo e quindi dalla vita nasce la vita .Ho mescolato un po di idee religiose scentifiche e filosofiche proprio per far comprendere la diatriba di quello che oggi la scienza pensa
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M111
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Nella prima posizione che riporti...onestamente non posso far altro che cogliere il riferimento alla definizione di dS, vero che questo porta alla definizione di G....però....non comprendo bene il "quindi", in questa chiave almeno...
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danbart
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Penso che la vita ha bisogno della cosiddetta non-vita, le cose sono complementari. Una fragola che butta le sue propaggini sul cemento non propaga vita, mentre la terra che trova attorno è parimenti vitale e nel trasformarsi genera un organico complesso detto appunto vitale. Ogni cosa che è in movimento, quindi tutto, dà potenzialmente spinta cognitiva (considerando il tempo come aggregante). Il nostro bisogno di determinare una separazione tra ciò che pensiamo non essere parte di un meccanismo biotico e quello che manifestatamente lo è, è un' affermazione utile solo a istituire i nostri limiti dialettici.
Spesso quando irrorro gradualmente ruscelli in secca vedo sviluppare schiuma che credo sia una lontana parente del più famoso brodo primordiale, una forma di vita ai minimi termini. Puo darsi?
Edited by danbart - 14/9/2013, 09:31
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8 replies since 15/2/2009, 23:35 299 views
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