Un GPS per la cellula

Cellule in movimento

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  1. Farida
     
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    Oltre a dirigere le cellule verso la sede di una lesione per ripararla, questo sistema servirebbe a prevenire spostamenti cellulari pericolosi quali quelli che si hanno nelle forme invasive di cancro e nelle fibrosi
    Il cilio primario, una protrusione a forma di antenna presente in quasi tutte le cellule umane, permette a esse di orientarsi nella direzione corretta quando devono concorrere a chiudere una ferita. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori dell'Università di Copenhagen, in Danimarca, e dell'Albert Einstein School of Medicine, a New York.
    "Abbiamo a che fare con un analogo fisiologico del sistema GPS, dotato di un 'autopilota' che coordina il traffico aereo o navale", ha detto Soren T. Christensen, che ha diretto lo studio, descrivendo la scoperta al convegno annuale della American Society for Cell Biology (ASCB) in corso a San Francisco.

    "Il cilio primario rileva i segnali che dicono alla cellula di spostarsi direttamente verso la ferita. Nelle cellule mutanti che mancano del cilio primario la migrazione cellulare non è regolata e durante la guarigione - che resta incompleta - della ferita, esse si spostano in modo incontrollato, essendo 'cieche' rispetto ai segnali che le permettono di navigare in modo corretto", ha spiegato Christensen.

    La proteina segnale che attiva il cilio primario è il fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGF-AA), il quale, una volta legato all'apposito recettore, innesca la trasmissione di un segnale che determina una riorganizzazione del citoscheletro cellulare, che a sua volta determina la direzione e la velocità con cui la cellula si sposta verso la lesione.

    Secondo i ricercatori questo sistema avrebbe anche la funzione di prevenire gli spostamenti dannosi delle cellule legati a forme invasive di cancro e alle fibrosi. Il sistema del cilio primario sembrerebbe inoltre coinvolto anche nella gestione delle istruzioni direzionali nel corso della differenziazione cellulare.

    Fino a pochi anni fa il cilio primario era considerato un residuo vestigiale di un organello di movimento, ma poi si è scoperto che esso possiede diverse funzioni, a partire dal suo coinvolgimento nella sindrome di Joubert, scoperto dal gruppo di ricerca di Enza Maria Valente e Bruno Dallapiccola, dell'ICSS-Mendel di Roma. (gg)

    Fonte:http://lescienze.espresso.repubblica.it
     
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0 replies since 24/12/2008, 12:31   376 views
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