Un Buco Nero Mediatico

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  1. Farida
     
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    29/10/2008
    In quest'ultimo periodo le testate giornalistiche e pseudo-scientifiche hanno dato molta rilevanza ai test preliminari del Large Hadron Collider al CERN.

    A parte l'interesse per un grande esperimento ambizioso (e costoso), che abbraccia principalmente l'ambito particellare-teorico, lo strano clamore e interessamento mediatico per l'acceleratore si è originato dalle previsioni di alcuni studi teorici "border line", di cui si è già trattato in varie occasioni su questa stessa rivista.

    All'avvio di ogni esperimento particellare in cui subentrino grandi energie non mancano mai scienziati e supposti tali, che urlano alla fine del mondo... basti ricordare i clamori suscitati dall'entrata in funzione del LEP - Large Electron-Positron Collider, che fu battezzato come l'esperimento ideato per ricreare in laboratorio il Big Bang!

    In effetti questa volta, a sostegno delle ipotesi catastrofistiche, c'era tutta una serie di nuove teorie topologiche di grande unificazione, che vanno tanto di moda in questo periodo.

    Tali teorie, in caso di veridicità, prevedono una serie di conseguenze più o meno apocalittiche per il nostro pianeta.

    Una di queste teorie, la cosiddetta "braneworld" (di Lisa Randal e Raman Sundrum) attesta la gravità in una quarta dimensione spaziale, cosa che ne giustificherebbe la minore intensità rispetto alle altre forze della natura, e questo avrebbe come conseguenza un aumento della dimensione scala di Plank.

    Si tratta di una teoria epiciclica molto complessa, che tuttavia prevede una serie di circostanze molto sfortunate, che mi diletterò a riassumere brevemente.

    Quando due particelle altamente energetiche urtano ad energie relativistiche in un acceleratore (o anche in natura, come accade nei raggi cosmici) potrebbero finire reciprocamente a una distanza inferiore a quella di Plank (la cui scala risulterebbe aumentata rispetto al valore classico).

    A questa distanza scala la gravità prevale su qualunque altra interazione, con il risultato finale della creazione di un mini-buco nero.

    Un siffatto mini-buco nero, a differenza dello scenario classico, evaporerebbe a una velocità inferiore rispetto alla velocità con cui esso si accrescerebbe di materia, divenendo per definizione un buco-nero "metastabile".

    Quindi, secondo i sostenitori di queste teorie, all'accensione del LHC si dovrebbero formare una miriade di buchi neri miscroscopici metastabili (circa uno al secondo), tutti a velocità relativistiche.

    Come ogni osservabile statistico, prima o poi nell' acceleratore si verificherà un urto quasi-simmetrico, che per definizione genererà un mini-buco nero quasi-immobile a velocità minore della velocità di fuga terrestre: in questa eventualità il buco nero microscopico rimarrà vincolato alla Terra.

    In tali circostanze, generato questo piccolo mostro, "quasi-stabile" (meta-stabile), che non evaporerebbe in maniera naturale, si assisterebbe a uno scenario apocalittico: il mini-buco nero cadrebbe in picchiata verso il centro della Terra.

    Si tratta del tipico problemino di Fisica1, in cui un grave viene fatto cadere entro un ipotetico tunnel fino al centro della Terra, con il risultato che in assenza di attrito comincerebbe ad oscillare come un pendolo.

    Eminenti scienziati si sono muniti di penna e taccuino e hanno calcolato, come puro esercizio teorico, la sezione d'urto per questa "biglia" microscopica, che risulterebbe inferiore a quella del neutrino.

    Ciò significa un cammino libero medio di circa 40Km, che, statisticamente, per tassi di accrescimento medi, produrrebbe la fine del mondo in circa 4 anni di accrescimento!

    Si sono moltiplicati scritti, letture e saggi, (R. Plaga et al, S. Giddings & M. Mangano, ecc.), che descrivevano in maniera più o meno esaustiva tutti gli scenari e le eventualità di un siffatto disastro al variare di ogni parametro della teoria e si è anche cercato, in mancanza di evidenze del contrario, di bloccare l'effettiva partenza delle operazioni al grande acceleratore.

    Alcune testate giornalistiche lo hanno addirittura additato come grande arma di distruzione di massa!

    Giornali TV e radio hanno cavalcato l'onda della facile notizia-scoop per riempire le prime pagine.

    Tuttavia, l'unico effetto che hanno ottenuto è una caduta di stile e di credibilità scientifica, cosa alquanto comune per alcuni giornalisti che hanno la pretesa di affrontare molti temi pur avendo una conoscenza superficiale degli argomenti in questione.

    Ma nell'era dell'informazione e della comunicazione globale questo è solo un lato della medaglia.

    Dal canto loro i dirigenti e i ricercatori del CERN hanno girato un video-clip rap (dal titolo "LHC Rap") in cui, cantando e ballando, si prendono gioco di queste teorie e rassicurano, sbeffeggiandole, sia l'opinione pubblica sia le preoccupazioni dei profani.

    Probabilisticamente e scientificamente mi sento anche io di sbeffeggiare, amichevolmente, tutti coloro che urlano alla fine del mondo per le più svariate motivazioni, che siano l'effetto serra, lo scioglimento delle calotte polari, i terremoti big one, o per restare in tema l'Apophis di turno...

    Mi viene da sorridere quando i clamori e le isterie di massa vengono create da un esotico fenomeno come la creazione del mini-buco nero metastabile, ma ricordando i primi anni di università in cui si disquisiva spesso della vita nell'Universo, degli alieni, di StarTrek e di X-Files... alla luce di tutto questo mi sovviene una simpatica risposta all'annosa domanda che per primo pose Enrico Fermi:
    "Se l'Universo brulica di vita... dove sono tutti quanti...?".

    Se l'Universo brulica di vita... tutti questi mondi "intelligenti", prima o poi, si saranno evoluti fino a creare il loro LHC e quindi si saranno autodistrutti come noi!

    Io dal canto mio non perdo il sonno, ma se dovessi accorgermi che alcuni ricercatori del CERN di punto in bianco comincino ad acquistare una casa in un paese tropicale... probabilmente mi affretterei a recarmi presso un’agenzia di viaggi per programmare una bella vacanza della durata di circa quattro anni!

    Stefano Gallozzi
     
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  2. Overlord_SonicSnake
     
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    Solo quattro anni? :D
     
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1 replies since 5/11/2008, 10:52   145 views
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