Raffreddore, ma non solo

Rinovirus, manipolatori di geni

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  1. Farida
     
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    I rinovirus, principale causa del raffreddore, sono anche un importante fattore patogenetico di affezioni ben più serie, come asma e pneumopatia cronica ostruttiva.

    I rinovirus (HRV) sono responsabili del 30-50 per cento di tutti i raffreddori, ma in realtà non è direttamente il virus a provocare quel fastidioso stato, ma la sua capacità di asservire molti geni delle cellule ospiti in un modo da determinare un eccesso di risposta immunitaria che determina una sovrapproduzione di muco nasale.
    A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori dell'Università di Calgary, che illustra la propria ricerca in un articolo pubblicato sull' American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.

    "I risultati dello studio sono un importante passo in avanti verso la prevenzione del raffreddore e la sua terapia, ma possono essere utili anche per lo studio di un ben più vasto gruppo di disturbi respiratori", ha osservato David Proud, che ha diretto la ricerca, che ha avuto il supporto anche di ricercatori dell'Università della Virginia e della Procter & Gamble.

    Proud ha sottolineato come, per quanto il raffreddore sia considerato usualmente un'infezione di secondaria importanza, esso possa avere talora ripercussioni gravi: "I rinovirus sono la principale causa del banale raffreddore, ma anche un importante fattore patogenetico di condizioni ben più serie, come l'asma e la pneumopatia cronica ostruttiva".

    I ricercatori hanno inoculato i virus a un gruppo di volontari per prelevare quindi a intervalli successivi tamponi nasali. Dopo otto ore non si registrava alcuna differenza nell'attività genica delle cellule mucosali dei soggetti di controllo e di quelli inoculati, ma a 48 ore di distanza in questi ultimi i ricercatori hanno trovato ben 6500 geni che erano in una situazione di significativo eccesso o difetto di attività.

    I geni interessati appartenevano tutti a due categorie: quelli che producevano proteine antivirali e quelli che producevano citochine di stimolo ai processi infiammatori.

    I ricercatori hanno in particolare scoperto che il titolo virale più che raddoppiava nelle cellule in cui era smorzata l'attività del gene per la produzione di una proteina chiamata viperina, un fatto "che non era mai stato preso in considerazione nel corso di infezioni da rinovirus", ha notato Proud. "C'erano prove che questa proteina, scoperta pochi anni fa, influisse sull'influenza, ma nessuno pensava a un suo ruolo nelle infezioni da rinovirus."

    I risultati possono inoltre consentire di individuare le vie pro-infiammatorie scatenate, che potrebbero essere l'obiettivo di nuovi trattamenti terapeutici, non solo e non tanto per il raffreddore, quanto per l'asma e la broncopneumopatia cronica. (gg)

    Fonte http://lescienze.espresso.repubblica.it/
     
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0 replies since 2/11/2008, 10:59   158 views
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