cosa ne pensate della sperimentazione animale?

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  1. oceanic soul
     
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    Ciao a tutti!In questi giorni mi sto informando sulla sperimentazione animale a seguito di un'accesa discussione con un conoscente antropologo che mi ha dato della biologa che fa vivisezione.Gentilmente gli ho fatto notare che il termine vivisezione è alquanto inappropriato, magari se ne poteva parlare all'epoca di Vesalio e di Harvey. MI piacerebbe sapere cosa ne pensate voi colleghi...
     
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  2. RoryD
     
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    "Nessun tipo di vivisezione e' moralmente ed eticamente giustificabile,nemmeno se il sacrificio forzato di un solo animale servisse a salvare migliaia di vite umane."

    Questa è solo una delle tante frasi che si leggono in giro..Io non sono pienamente d'accordo,anzi,non sono d'accordo. Io sono del parere che non è giusto far del male o comunque far soffrire degli altri animali(noi siamo scimmie..) per ottenere dei benefici noi uomini, però, d'altrocanto dobbiamo pur sperimentare ciò che scopriamo o che teorizziamo in laboratorio...sennò non avremmo mai conferme ma solo idee campate per aria, non avremmo prove certe. Ormai, come dici tu, penso che nel 2008 non ci sia più la "vivisezione" praticata tanti anni fa.Adesso ci sono nuove tecniche, volte anche a salvaguardare meglio gli animali "Cavia". e comunque...per la scienza...tutto (nel rispetto degli altri esseri)
     
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  3. Jenny_89
     
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    Perchè non sperimentare su pedofili e assassini ?


    Edited by M111 - 14/7/2008, 20:07
     
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  4. Comy
     
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    Io non credo che al momento la vivisezione sia molto diffusa, e sicuramente non lo è in laboratori seri.
    Nel """mio""" lab vengono uccisi in continuazione ratti.
    Da parte delle ricercatrici ho sempre visto molta molta umanità, ci tengono che non soffrano.
    E dico che non sono assolutamente contrario: è un lab di farmaco-tossico-biochimica che si occupa di SLA (sclerosi laterale amiotrofica), morbo di crohn e FANS; e sinceramente pensare che centianaia di ratti vengano uccisi per regalare un sorriso, magari a un bambino, non può che farmi piacere.
    Anche nello stabulario vengono trattati benissimo, però sono destinati alla ricerca: al miglioramento della nostra vita, e sinceramente anche se mi dispiace per loro sono arciconvinto che sia un prezzo che DEBBA essere pagato.
    Non credo ci sia un numero di ratti morti per la salvezza anche di un solo essere umano.

    La pensavo così prima di "esserci dentro" ed ora ne sono ancora più convinto.
     
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  5. M111
     
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    Intanto mi scuso perchè mi sono sbagliato...devo ancora prender la mano e questo è un momento in cui posso far poco esercizio...noterete la modifica di un intervento...ad ogni modo ho subito rimediato......e sbagliando s'impara....

    Comunque...

    Non su pedofili ed assassini.

    Perchè la loro umana dignità e i loro umani diritti rimangono anche se hanno colpe orribili...
    ...segno di progresso è stato il fatto di aver superato il contrappasso della legge del taglione, ma devo ammettere, sto notando molti segni di regresso in questa Italia...moltissimi segni che non mi fanno ben sperare...penso che altri abbiano notato.

    Per ciò che riguarda il sacrificio di animali per altri animali, dobbiamo sempre considerare la nostra naturalità.
     
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  6. manuelochka
     
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    Salve a tutti, anch'io salverei mia nonna al posto di 100 topi ma salverei anche mia zia al posto di 100 altri esseri umani e mia madre al posto di quelli di tutto il mondo... salverei anche il mio gatto al posto del presidente del consiglio :). Potremmo discutere per giorni su tale linea senza trarre alcuna conclusione, visto che qui non c'entra il giusto e lo sbagliato ma solo l'istinto di sopravvivenza a parlare. Qui però non si tratta di questo, non si tratta di un discorso etico: la sperimentazione animale non è infatti l'alternativa alla sperimentazione sull'uomo, non salva la vita all'uomo con il sacrificio degli animali ma piuttosto UCCIDE ENTRAMBI.

    Di solito si fa leva sull’etica, sulla “pietas”, sulle foto cruente con gli elettrodi in primo piano, conficcati nella carne. Ma non basta, non è mai bastato. Arriva veloce la contromossa: meglio salvare un topo o un bambino? “Entrambi”, è la risposta di un numero sempre più ampio di scienziati.
    La vivisezione, o sperimentazione in vivo, consiste in qualsiasi esperimento eseguito su un animale: ne sono vittime circa un milione ogni anno in Italia. Tali prove vengono ripetute ad intervalli ben precisi, con altre forme e altri tempi, sui destinatari ultimi del prodotto: gli esseri umani, noi. Al centro degli esperimenti ci sono le industrie chimico-farmaceutiche, quelle cosmetiche, le industrie belliche, gli istituti pubblici e le università. Per il 95% si utilizzano topi e ratti (animali poco costosi, piccoli, che si riproducono facilmente e non incontrano molto le simpatie del grande pubblico) ma anche gatti, cani, primati non umani, porcelline d’India, mucche, suini, cavalli, pecore, capre, piccioni, furetti, rettili, pesci ed uccelli. Vengono effettuati test di tossicità acuta e cronica, irritazione della pelle ed inalazione di sostanze, avvelenamenti, induzione di cancro, privazione dei genitori per esperimenti psicologici. Gli animali sono simili a noi nel percepire il dolore, l’apprensione, la paura, ma sono diversi per i meccanismi di assimilazione, per struttura fisica e biochimica. La sperimentazione animale è prescritta per legge un po’ ovunque ma i risultati troppo spesso sono fuorvianti, tanto più che da decenni è obbligatorio un successivo ed indispensabile protocollo sugli esseri umani. Questo perché non è possibile a priori capire la specie che in quel caso specifico è più simile all’uomo. Animali di specie diversi, come pure di razze diverse – o addirittura di ceppi della stessa specie – rispondono in modo diverso ad un dato stimolo. Esistono differenze microscopiche dei processi metabolici e anche differenze macroscopiche fra uomini e animali. Alcune delle differenze macroscopiche più famose: a differenza dell’uomo, i roditori non sono in grado di vomitare le tossine, l’uomo può accumulare agenti nocivi dal naso e dalla bocca mentre i roditori respirano solo dal naso; ratti, topi e criceti sintetizzano la Vitamina C all’interno del loro corpo ottenendo così naturalmente un potente agente anticancerogeno mentre l’uomo non è in grado di farlo; i ratti hanno una elevata capacità enzimatica di non accumulare massa grassa (che in loro si accumula nel fegato) a differenza dell’uomo nel quale si accumula nelle arterie, diventando una potenziale causa di patologie. Nessuna teoria può essere approvata o respinta sulla base di un’analogia. Si sperimentano direttamente sull’uomo sostanze che non hanno subito alcun reale vaglio preventivo e si corre il rischio di scartare sostanze che potrebbero essere invece di grande aiuto, per il solo fatto che su di una particolare specie sono risultate tossiche. Qualche esempio significativo può aiutarci: una bella mangiata di amanita phalloides, uno dei funghi più velenosi presente nei nostri boschi ammazzerebbe tutta la famiglia, dal nonno al nipote, ma non farebbe venire neanche un mal di pancia al gatto di casa. La mitica penicillina è letale per le cavie ma con enorme fortuna per l’umanità fu sperimentata sui topi, come dichiarò Florey, uno degli scopritori insieme a Pasteur. La diossina è innocua per il criceto, letale per il ratto e per quanto riguarda l’uomo, abbiamo ancora Seveso negli occhi. Se ci viene il mal di testa ci prendiamo un’aspirina, non i topi e i gatti però: per i primi è teratogeno (1), per i secondi nefrotossico (2). Difficilmente (per non dire mai) una scoperta biomedica deriva dall’osservazione animale: il percorso inizia da uno studio epidemiologico (ossia un’osservazione scientifico-statistica di determinati gruppi di persone con lo scopo di studiare la frequenza e la distribuzione delle patologie nella popolazione) oppure da un’osservazione clinica casuale: solo in seguito si cerca di ottenere sugli animali lo stesso fenomeno, sperimentando su varie specie, fino a trovare la razza ed il ceppo che diano la risposta. Questo perché la medicina ufficiale tende ad accreditare la scoperta solo quando l’esperimento sugli animali è positivo, esperimento tagliato e cucito su misura, che può dimostrare tutto e il contrario di tutto. La sperimentazione animale può (e ci è riuscita molto bene) persino rallentare la ricerca: gli effetti dannosi di alcool, fumo di sigaretta, amianto, metanolo, non sono stati considerati provati scientificamente per moltissimi anni. Molti farmaci, testati regolarmente su cavie di varie specie, hanno avuto conseguenze nefaste: l’Opren, un farmaco contro l’artrite, ha ucciso 61 persone (3). Sono stati documentati più di 3500 casi di reazioni connesse, gravi e meno gravi. Il Talidomide, un tranquillante per le gestanti, si è dimostrato teratogeno, ovvero in grado di alterare il corredo genetico, dando luogo alla nascita di bimbi focomelici, privi di arti sviluppati. Gli scienziati cercavano negli animali la prova di ciò che già era tristemente noto nell’uomo, in base ad un semplice studio statistico. Nessuno degli animali da laboratorio trattati con il talidomide in un primo tempo ha causato feti focomelici e questo ritardò il suo ritiro dal mercato. Soltanto aumentando la dose e la varietà degli animali si ottennero alcuni nati focomelici in una delle circa 150 razze di coniglio, il coniglio bianco neozelandese, a dosi comprese tra le 25 e le 300 volte superiori a quella normale per l’uomo. Il riscontro epidemiologico è stato ignorato per 5 anni, il farmaco ritirato solo nel 1962, dopo la nascita di migliaia di bambini gravemente malformati. Dopo questi e molti altri episodi le case farmaceutiche sono corse ai ripari: basta dare un’occhiata ai foglietti illustrativi. Su quello del Clopifogrel – testuali parole – c’è scritto: “studi di riproduzione condotti nel ratto e nel coniglio non hanno rilevato alcuna diminuzione della fertilità né danno fetale attribuibili a Clopidogrel. Non esistono però adeguati studi e controllati su donne gravide. Per la mancanza di dati non è consigliato durante la gravidanza”. Non solo i foglietti, ma anche le riviste più autorevoli hanno preso coscienza del problema, oramai non è più una questione per anime candide ed animalisti irriducibili. Nel Febbraio 2006 i ricercatori del Diabetes Research Institute dell’Università di Miami e del dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Stoccolma hanno affermato che la struttura del tessuto umano responsabile della produzione di insulina è fortemente diversa da quello dei roditori, normalmente utilizzati per studi sul diabete. Insomma almeno 30 anni di studi falsati. “La nostra maggiore scoperta è che il tessuto pancreatico umano ha una struttura totalmente unica e ha una modalità di funzionamento diversa rispetto a quello di roditori. Non possiamo più continuare a basarci su studi condotti su topi e ratti. È imperativo ora focalizzarci sui tessuti umani perché alla fine, è l’unico modo che abbiamo per capire come funzionano”. A fine 2006, il British Medical Journal ha pubblicato un articolo dal titolo: “Confronto degli effetti delle cure provate su animali e clinicamente: una revisione sistematica”. Il giudizio è chiaro: “La nostra revisione sistematica fornisce indicazioni sulla limitatezza dei modelli animali, e sulla loro incapacità di rappresentare le corrispondenti malattie negli umani”. Ma quali sono le alternative (possibilmente più efficaci delle sofferenze animali)? Ha fatto passi da gigante l’epidemiologia molecolare, una scienza che collega i fattori genetici, metabolici e biochimici a dati epidemiologici sull’incidenza delle malattie. I risultati arrivano: il Lipid Research Clinics Trial ha dimostrato che abbassare l’1% il tasso di colesterolo ematico riduce di almeno il 2% il rischio di malattia cardiaca. Studi in vitro sui tessuti cellulari hanno permesso di studiare e perfezionare i più usati farmaci anti-HIV: l’AZT, il 3TC e gli inibitori della proteasi. Gli studi in vitro si sono rivelati utilissimi per i test di tossicità, per studiare specifiche parti del corpo. È entrata in campo anche la robotica, con modelli matematici computerizzati come il Derek, simulatori e manichini computerizzati. Dalle biopsie endoscopiche si possono ottenere informazioni durante i vari stadi della malattia. Ad esempio è stato dimostrato che il cancro al colon deriva da tumori benigni (adenomi), risultato del tutto in contrasto con il modello animale più usato, in cui la sequenza non c’è.
    Gandhi ha definito la vivisezione il crimine più nero tra i neri crimini commessi dall’uomo, Kant ha scritto che la la crudeltà nei loro confronti predispone ad uguale comportamento verso i nostri simili. È giunta oramai l’ora di chiudere quei laboratori, con le gabbie tristi e mai a norma, ancora aperti solo per un’inerzia culturale, superata dalla dottrina scientifica maggioritaria ma non ancora dalla coscienza comune. Chi fa divulgazione ha un grande compito: sollevare il velo di ignoranza.


    vengono riportati solo alcuni esempi di casi in cui il risultato ottenuto sugli animali e quello ottenuto sugli esseri umani è stato discordante, e ha provocato gravi danni: malattie e morti. Si possono senz'altro trovare casi in cui il risultato su una data specie animale, o su più specie, è stato lo stesso ottenuto nell'uomo.
    Ma lo si è saputo solo dopo. Per saperlo, si è dovuto provare sull'uomo. Sempre e comunque. E perciò i test su animali in ogni caso non sono serviti a niente, perchè non hanno saputo dare un risultato affidabile a priori.
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    1. Il benzene non venne ritirato dal mercato, e si è continuato a utilizzarlo come componente chimico industriale nonostante prove cliniche ed epidemiologiche avessero dimostrato che l'esposizione ad esso provoca la leucemia negli esseri umani, perché esperimenti finanziati dai produttori non sono riusciti a riprodurre la leucemia nei topi. [1]
    2. Fumare veniva considerato non cancerogeno in quanto il cancro causato dal fumo è difficile da riprodurre in animali da laboratorio. Di conseguenza in molti continuarono a fumare e morire di cancro. [2]
    3. Esperimenti effettuati su ratti, criceti, cavie, topi, scimmie e babbuini non rilevarono alcun legame tra fibra di vetro e cancro. Non fino al 1991 quando, grazie a studi compiuti su esseri umani, l'OSHA lo classificò come cancerogeno. [3][4][5]
    4. Nonostante l'arsenico sia considerato cancerogeno per gli esseri umani già da decenni, gli scienziati hanno trovato pochissime prove negli animali a supporto di questa conclusione fino al 1977. [6] Questa è stata la posizione ufficialmente accettata finché non fu possibile alla fine riprodurre il cancro negli animali. [7][8][9]
    5. Molti esseri umani hanno continuato ad essere esposti all'amianto ed a morire perché gli scienziati non riuscivano riprodurre il cancro negli animali in laboratorio.
    6. Lo sviluppo di pacemakers e valvole cardiache è stato ritardato a causa delle differenze fisiologiche tra gli animali, sui quali furono progettati, e gli esseri umani cui erano destinati.
    7. Modelli animali di malattie cardiache non sono riusciti a dimostrare che una dieta ricca di grassi e colesterolo aumenta il rischio di malattie coronariche ed arteriose. Invece di cambiare le proprie abitudini alimentari per prevenire questi disturbi, la gente ha continuato il proprio stile di vita con un falso senso di sicurezza.
    8. I pazienti ricevevano farmaci dannosi od inefficaci a causa di modelli animali di ictus.
    9. Studi sugli animali avevano previsto che i beta-bloccanti non avrebbero abbassato la pressione sanguigna. Come conseguenza di ciò il loro sviluppo fu bloccato. [10][11][12] Persino i ricercatori che praticano esperimenti su animali hanno dovuto ammettere il fallimento di modelli animali di ipertensione al riguardo, ma nel frattempo ci sono state migliaia di vittime di ictus.
    10. I chirurghi ritenevano di aver perfezionato la cheratotomia radiale, un tipo di chirurgia che permette di migliorare la vista senza l'ausilio degli occhiali, sui conigli, ma la procedura ha reso ciechi i primi pazienti umani (la cornea del coniglio è in grado di rigenerarsi nella parte inferiore mentre quella umana solo in superficie). L'intervento chirurgico viene oggi praticato solo sulla superficie.
    11. Si supponeva che trapianti combinati di cuore e polmoni fossero stati "perfezionati" sugli animali, ma i primi 3 pazienti umani sono deceduti nei primi 23 giorni dopo il trapianto. [13] Su 28 pazienti operati tra il 1981 ed il 1985, 8 sono deceduti durante l'intervento e 10 hanno sviluppato la bronchiolite obliterante, una complicazione polmonare che i cani sui quali furono condotti gli esperimenti non avevano sviluppato. Dei 10 pazienti che avevano sviluppato la bronchiolite obliterante, 4 morirono e 3 non hanno mai più potuto respirare senza l'ausilio di un respiratore. La bronchiolite obliterante, si è poi rivelata essere il maggior rischio legato all'operazione. [14]
    12. La Ciclosporina A inibisce il rigetto degli organi, ed il suo sviluppo fu uno spartiacque per il successo nei trapianti di organi. Se le prove su esseri umani non avessero superato i risultati poco promettenti ottenuti sugli animali, il farmaco non sarebbe mai stato rilasciato. [15]
    13. Gli esperimenti su animali hanno fallito nel prevedere la tossicità renale causata dall'anestetico generale metoxyiflurano. Molta gente ha perso tutte le funzioni renali.
    14. Gli esperimenti su animali hanno ritardato l'uso di rilassanti muscolari durante l'anestesia generale.
    15. Le ricerche su animali hanno fallito nel rivelare i batteri come causa di ulcere ed hanno ritardato il loro trattamento con antibiotici.
    16. Più della metà dei 198 nuovi farmaci rilasciati tra il 1976 ed il 1985 furono o ritirati o riclassificati in seguito a gravi ed imprevisti effetti collaterali. [16] Questi effetti collaterali, tra gli altri, includevano complicazioni quali disritmia letale, attacchi cardiaci, insufficienza renale, crisi epilettiche, arresto respiratorio, insufficienza epatica ed ictus.
    17. Il Flosint, un farmaco contro l'artrite, venne testato su topi, scimmie e cani; tutti tollerarono il farmaco molto bene. Invece, negli esseri umani ha provocato dei decessi.
    18. Lo Zelmid, un antidepressivo, fu testato su topi e cani senza incidenti ma causò gravi problemi neurologici negli esseri umani.
    19. Il Nomifensine, un altro antidepressivo, fu associato ad insufficienza epatica e renale, anemia e decessi negli esseri umani. Eppure i test sugli animali avevano indicato che il farmaco si potesse usare senza alcun effetto collaterale.
    20. L'Amrinone, un farmaco usato contro l'insufficienza cardiaca, fu testato su numerosi animali e rilasciato senza alcun problema. Negli esseri umani però sviluppò la trombocitopenia, cioè la mancanza di cellule ematiche necessarie per la coagulazione del sangue.
    21. Il Fialuridine, un farmaco antivirale, causò danni al fegato in 7 pazienti su 15. Cinque di loro morirono e due dovettero ricorrere ad un trapianto di fegato. [17] Eppure il farmaco aveva funzionato bene sulle marmotte [18][19]
    22. Il Clioquinol, un farmaco antidiarroico, ebbe risultati positivi nei test effettuati su topi, gatti, cani e conigli. Nel 1982 però dovette essere ritirato in tutto il mondo perché responsabile di cecità e paralisi negli esseri umani.
    23. L'Eraldin, un farmaco contro le malattie cardiache, causò morte e cecità negli esseri umani nonostante non avesse provocato alcun effetto indesiderato negli animali. Quando immesso sul mercato, i ricercatori affermarono che si fosse distinto per la completezza degli studi di tossicità effettuati su animali. Successivamente i ricercatori non furono in grado di riprodurre questi risultati su animali. [20]
    24. L'Opren, un farmaco contro l'artrite, uccise ben 61 persone. Sono stati inoltre documentati più di 3.500 casi di reazioni gravi ad esso. L'Opren era stato testato su scimmie ed altri animali senza causare problemi.
    25. Lo Zomax, un'altra medicina contro l'artrite, fu responsabile della morte di 14 persone e causa di sofferenze per molte altre.
    26. Le dosi dell'Isoprotenerol, un farmaco usato nel trattamento dell'asma, furono calcolate utilizzando animali. Sfortunatamente si è dimostrato essere troppo tossico negli esseri umani. 3.500 persone sofferenti d'asma morirono nella sola Gran Bretagna a causa di sovradosaggio. E' ancora difficile riprodurre questi risultati negli animali. [21][22][23][24][25][26]
    27. Il Methysergide, un farmaco usato nel trattamento del mal di testa, ha portato a fibrosi retroperitoneale, o gravi cicatrci del cuore, dei reni e dei vasi sanguigni nell'addome. [27] I ricercatori non sono stati in grado di riprodurre questi effetti negli animali. [28]
    28. Il Suprofen, una medicina contro l'artrite, fu ritirata dal mercato quando i pazienti cominciarono a soffrire di tossicità renale. Prima del suo rilascio, i ricercatori dissero questo al riguardo: "Eccellente profilo di sicurezza. Nessun effetto a livello cardiaco, renale o del sistema nervoso centrale in nessuna specie." [29][30]
    29. Il Surgam, un altro farmaco contro l'artrite, fu studiato per avere un fattore di protezione dello stomaco che prevenisse ulcere nello stomaco, un effetto collaterale comune a parecchi farmaci contro l'artrite. Nonostante risultati promettenti nei test su animali provocò ulcere in pazienti umani. [31][32]
    30.Il Selacryn, un diuretico, fu ampiamente sperimentato sugli animali ma dovette essere ritirato dal mercato nel 1979 dopo che 24 persone morirono a causa di un'insufficienza epatica indotto dal farmaco. [33][34]
    31. Il Perhexiline, un farmaco per il cuore, fu ritirato dal mercato quando si scoprì che produceva un'insufficienza epatica che non si era riscontrata nei test su animali. Anche dopo che fu individuato quel particolare tipo di insufficienza epatica, non la si poté riprodurre negli animali. [35]
    32. Il Domperidone, progettato per curare nausea e vomito, produceva nell'uomo un battito cardiaco irregolare e dovette essere ritirato dal mercato. I ricercatori non furono in grado di riprodurre questo effetto nei cani nemmeno con un dosaggio di 70 volte superiore rispetto la dose normale. [36][37]
    33. Il Mitoxantrone, una cura contro il cancro, produceva scompenso cardiaco negli esseri umani. Fu ampiamente testato su cani senza che si riscontrasse questo effetto. [38][39]
    34. Il Carbenoxalone sarebbe dovuto servire nella prevenzione delle ulcere gastriche ma nei pazienti causava ritenzione idrica al punto da provocare scompenso cardiaco. Dopo che i vivisettori scoprirono ciò che causava negli esseri umani lo testarono su topi, ratti, scimmie e conigli ma non riuscirono mai a riprodurre questo effetto su di essi. [40][41]
    35. Il Clindamycin, un antibiotico, causa una condizione nell'intestino detta colite pseudomembranosa. Eppure fu testato per un anno intero ogni giorno su cani e topi; non solo, essi furono anche in grado di tollerare dosi dieci volte maggiori di quelle tollerate dagli esseri umani. [42][43][44]
    36. Gli esperimenti su animali non suffragarono mai l'efficacia di farmaci simili al valium durante il loro sviluppo od in seguito. [45][46]
    37. Le compagnie farmaceutiche Pharmacia ed Upjohn interruppero i test clinici sulle loro compresse Linomide (roquinimex) per il trattamento della sclerosi multipla dopo che diversi pazienti soffrirono di attacchi cardiaci. Su 1.200 pazienti, 8 soffrirono di attacchi cardiaci legati alla somministrazione del farmaco. Gli esperimenti su animali non avevano in alcun modo previsto questo.
    38. Il Cylert (pemoline), un farmaco usato nel trattamento delle malattie da carenza di attenzione e iperattività, causò insufficienza epatica in 13 bambini. Di essi, undici o morirono o necessitarono di un trapianto di fegato.
    39. L'Eldepryl (selegiline), un farmaco usato nel trattamento del morbo di Parkinson si scoprì essere causa di pressione sanguigna molto alta. Quest'effetto collaterale non fu riscontrato negli animali.
    40. La combinazione di due farmaci utilizzati nelle diete dimagranti, fenfluramine e dexfenfluramine, si scoprì essere legata ad anomalie delle valvole cardiache e ritirata dal mercato nonostante studi compiuti su animali non mostrarono mai alcuna anomalia cardiaca. [47]
    41. Il farmaco contro il diabete "troglitazone", meglio conosciuto come Rezulin, fu testato su animali senza causare problemi significativi ma causò danni al fegato negli esseri umani. I produttori ammisero che almeno un paziente era deceduto ed un altro dovette essere sottoposto a trapianto del fegato come risultato della somministrazione del farmaco. [48]
    42. La digitale è stata usata per secoli per curare malattie cardiache. Eppure, gli esperimenti su farmaci derivati dalla digitale furono ritardati perché essa causava pressione alta negli animali. Fortunatamente le prove sugli esseri umani ebbero la meglio e come risultato, il digoxin, una sostanza analoga alla digitale ha salvato innumerevoli vite. Molte più persone sarebbero potute sopravvivere se i test sugli animali fossero stati ignorati e la digitale fosse stata rilasciata prima. [49][50][51][52]
    43. L'FK 506, ora chiamato Tacrolimus, è un agente anti-rigetto il cui uso fu quasi completamente abbandonato prima di effettuare analisi cliniche, a causa di grave tossicità negli animali. [53][54] Studi sugli animali suggerirono che la combinazione di FK 506 con cyclosporin si sarebbe potuta rivelare più efficace. [55] In realtà negli esseri umani si è rivelato essere esattamente l'opposto. [56]
    44. Esperimenti su animali suggerirono che l'uso dei corticosteroidi sarebbe stato di aiuto nel caso di shock settico, una grave infezione batterica del sangue. [57][58] Gli esseri umani invece reagirono in modo differente. Questo trattamento aumentò i decessi causati da shock settico. [59]
    45. Nonostante l'inefficacia della penicillina nei conigli, Alexander Fleming usò l'antibiotico su di un paziente molto grave dal momento che non aveva altro con cui provare. Per fortuna i primi test Fleming non li fece su cavie o criceti perché la penicillina li uccide. Howard Florey, il premio Nobel a cui si co-attribuisce la scoperta della penicillina disse: "Cohe fortuna che non avessimo questi esperimenti su animali, negli anni '40 perché altrimenti la penicillina non avrebbe mai ottenuto una licenza e, probabilmente, l'intera gamma degli antibiotici non sarebbe mai stata realizzata."
    46. Il rilascio del Fluoride, un farmaco che previene la carie, fu posticipato perché causava cancro nei topi. [60][61][62]
    47. I due farmaci notoriamente pericolosi, il thalidomide ed il DES furono testati su animali e rilasciati per essere usati su esseri umani. Il risultato fu la sofferenza e la morte di migliaia di persone.
    48. Esperimenti effettuati su animali trassero in inganno i ricercatori sulla rapidità con cui l'HIV si replica. A causa di queste false informazioni, i pazienti non ricevettero terapie immediate e le loro vite vennero accorciate.
    49. Ricerche condotte su animali ritardarono lo sviluppo del vaccino anti-polio, secondo il dottor Albert Sabin, il suo inventore. I primi vaccini contro la rabbia e la polio funzionarono bene sugli animali ma storpiarono o uccisero i pazienti a cui furono somministrati.
    50. I ricercatori che lavoravano con animali si sono ammalati o sono deceduti a causa dell'esposizione a malattie che, anche se innocue per gli animali ospiti (come l'epatite B), sono potenzialmente o effettivamente mortali per gli uomini.
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    Riferimenti
    [1]Lancet, June 25 1977, pp1348-9.
    [2]N. Sax, Cancer-causing Chemicals, Van Nostrand 1981.
    [3]The Guardian, July 20 1991.
    [4]Occupational Lung Disorders, Butterworth 1982.
    [5]Toxicology and Industrial Health, 1990, vol.6, pp293-307.
    [6]J. Nat. Cancer Inst., 1969, vol.42, pp1045-52.
    [7]Br. J. Cancer, 1947, vol.1, pp192-251.
    [8]Advances in Modern Toxicology, vol.2, Wiley, 1977.
    [9]J. Nat. Cancer Inst, 1962, vol.5, p459.
    [10]D. Fitzgerald, The Development of New Cardiovascular Drugs in Recent Developments in Cardiovascular Drugs, eds. Coltart and Jewitt, Churchill, Livingstone, 1981.
    [11]Perspectives in Biology and Medicine, 1980 Part 2, S9-S24.
    [12]Pharmacy International, Feb. 1986; pp33-37.
    [13]Lancet, i, 1983, pp130-2.
    [14]Lancet, 1, no. 8480, March 8, 1996, pp517-519.
    [15]Annals of Internal Medicine, 1984, vol.101, pp667-682.
    [16]GAO/PEMD-90-15 FDA Drug Review: Postapproval Risks, 1976-1985.
    [17]NEJM, 333;1099-1105, 1995.
    [18]J. NIH Res., 1993, 5, pp33-35.
    [19]Nature, 1993, July 22, p275.
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    [61]J. NIH. Res., 1991, vol.3, p46.
    [62]Nature, 1991, Feb 28, p732.





    I "bugiardini" dei farmaci la dicono lunga sulla sperimentazione animale e ne dimostrano l'inutilità scientifica. L'unica utilità è economica, legata agli interessi delle multinazionali farmaceutiche ed affini (il giro di migliia di euro che hanno le ditte produttrici di animali da laboratorio ed accessori vari è un dato di fatto).
    Seguono solo alcuni esempi:

    Forane
    (anestetico)
    Gravidanza:
    Degli studi fatti sul ratto non hanno mostrato alcun effetto nocivo sulla fertilità, la gestazione, il parto e sulla vitalità dei nati. Medesimamente, esperimenti fatti sui conigli hanno prodotto coniglietti vitali, nonchè uno sviluppo fetale normale. Si ignora se il risultato di questi studi sia applicabile all'uomo. Poichè non esiste esperienza valida sulla donna incinta che abbia ricevuto questo farmaco non è stato possibile stabilire la sua sicurezza nella gravidanza".

    Retrovir
    Non si conosce quanto i risultati di carcinogenesi nei roditori siano predittivi per l'uomo.

    Cytotec
    Un aumento reversibile nel numero di cellule epiteliali gastriche di superficie normale si è verificato in cani, ratti e topi. Nessun aumento si è osservato in uomini a cui era stato somministrato Cytotec per un anno.

    Cefobid
    Gravidanza:
    Studi sulla riproduzione sono stati condotti su topi, ratti e scimmie in dosi anche 10 volte maggiori rispetto alla dose per l'uomo e non hanno rivelato evidenza di infertilità o danno ai feti dovuti al CEFOBID. Non ci sono tuttavia studi adeguati e ben controllati su donne incinta. Dato che gli studi sulla riproduzione negli animali non sono predittivi della risposta umana, questo farmaco deve essere usato in gravidanza solo se strettamente necessario.

    Oxcarbamazepina
    antiepilettico
    2002
    Non sono stati inoltre ritrovati effetti teratogeni nel topo e nel coniglio. In uno dei due studi condotti nel ratto, oxcarbamazepina, a dosaggi giornalieri pari a 300 mg/kg e 1000 mg/kg, ha causato effetti teratogeni correlati alla dose. Uno studio tossicologico condotto nel topo da Bennet e al. (1996) ha messo in evidenza che la somministrazione per via orale di oxcarbamazepina alla dose di 1100 mg/kg (dose massima tollerata) dal 6° al 18° giorno di gestazione ha indotto un'incidenza di malformazioni dell'8% contro il 5% osservato nel gruppo dei controlli. Tale differenza non ha raggiunto la significatività statistica, (p > 0.05) ma, pur tenendo conto delle differenze nel trasporli alla gravidanza umana, questi dati suggeriscono di utilizzare il farmaco in gravidanza soltanto se strettamente necessario.
    Non vi sono dati per stabilire la sicurezza di Tolep(2) nella gravidanza umana. Analogamente, non ci sono dati per stabilire la sicurezza di Tolep durante l'allattamento. Non si può escludere la possibilità di effetti collaterali nel bambino. Sia i ratti che i topi mostrano un lieve aumento dell'incidenza di tumori epatici dose-dipendenti dopo 2 anni di trattamento con oxcarbamazepina. D'altro canto, l'aumento dei tumori epatici visti con oxcarbamazepina sembrerebbe essere speciespecifico nel roditore e non collegato all'uomo. Inoltre, il metabolismo dell'oxcarbamazepina è molto diverso negli animali da esperimento rispetto all'uomo, in quanto la riduzione al metabolita MHD rappresenta solo una minore via di metabolizzazione.

    Aircort spray nasale (budesonide)
    (contro le riniti allergiche)
    Gravidanza:
    la somministrazione del budesonide durante la gravidanza dovrebbe essere evitata a meno che non sussistano particolari motivazioni. Gli studi condotti negli animali hanno evidenziato effetti teratogeni [ndr. che fanno nascere figli deformi] variabili in funzione della specie animale. Poiché l'attinenza all'uomo di quanto osservato nell'animale non è stata ancora stabilita, nelle donne in gravidanza si sconsiglia l'uso di AIRCORT spray nasale soprattutto nei primi tre mesi di gestazione.

    Foy, 100 mg (Gabelato Mesilato)
    (polvere e solvente per soluzione per infusione)
    ottobre 2003
    Precauzioni d'uso: In alcuni studi condotti nel cane a dosi elevate si è osservata una riduzione del tempo di tromboplastina parziale. Tale evento non è stato finora osservato durante la terapia con Foy nell'uomo.

    Farlutal
    (trattamento dell'amenorrea secondaria; menometrorragie funzionali)
    Giugno 2000
    Dati preclinici di sicurezza:
    Studi di tossicità a lungo termine condotti sulla scimmia, sul cane e sul ratto, con somministrazione parenterale di medrossiprogesterone acetato, hanno evidenziato i seguenti effetti:
    Cani Beagle, trattati alle dosi di 3 e 75 mg/kg ogni 90 giorni per 7 anni, svilupparono noduli mammari che furono osservati anche in alcuni animali di controllo.
    I noduli notati negli animali di controllo erano a carattere intermittente, mentre i noduli apparsi negli animali trattati col farmaco erano di dimensioni maggiori, più numerosi, a carattere persistente e due degli animali trattati alla dose più alta svilupparono tumori mammari maligni.Due scimmie, trattate alla dose di 150 mg/kg ogni 90 giorni per 10 anni, svilupparono carcinoma indifferenziato dell'utero, che non si manifestò invece nelle scimmie del gruppo di controllo ed in quelle trattate alle dosi di 3 e 30 mg/kg ogni 90 giorni per 10 anni.
    Noduli mammari di carattere intermittente furono evidenziati negli animali del gruppo di controllo ed in quelli trattati alle dosi di 3 e 30 mg/kg, ma non nel gruppo che aveva ricevuto la dose di 150 mg/kg.
    In sede di autopsia (dopo 10 anni) i noduli furono riscontrati solamente in 3 delle scimmie del gruppo trattato alla dose di 30 mg/kg.
    Dall'esame istopatologico risultò che tali noduli erano di natura iperplastica. Nel ratto trattato per 2 anni, non fu evidenziata alcuna alterazione a livello dell'utero e delle mammelle.
    Studi di mutagenesi condotti impiegando il test Salmonella Microsomi (Ames test) ed il Micronucleus test, hanno dimostrato che il medrossiprogesterone acetato non possiede alcuna attività mutagenetica.
    Altri studi non hanno evidenziato alcuna modificazione della fertilità nella prima e nella seconda generazione degli animali osservati.
    Non è ancora stato accertato se le osservazioni sopra riportate possono essere riferite anche nell'uomo.

    Brivirac 125 mg compresse
    (trattamento precoce delle infezioni acute da herpes zoster in adulti immunocompetenti)
    ottobre 2004
    Dati preclinici di sicurezza: [...] I dati raccolti da studi a lungo termine sugli animali, con esposizione giornaliera al farmaco vicina al range clinico, non sono considerati significativi per il trattamento a breve termine nell'uomo. Gravidanza e allattamento: Studi condotti su animali non hanno mostrato effetti embriotossici o teratogeni. Effetti tossici sul feto sono stati osservati soltanto ad alte dosi. Tuttavia, la sicurezza di Brivirac nella donna in gravidanza non è stata stabilita.

    Aliflus spray
    (trattamento regolare dell'asma)
    dicembre 2004
    Dati preclinici di sicurezza: [...] Negli studi sulla riproduzione animale i glucocorticoidi hanno mostrato di indurre malformazioni (palatoschisi, malformazioni scheletriche). Tuttavia questi risultati sperimentali nell'animale non sembrano avere rilevanza per quanto riguarda la somministrazione nell'uomo alle dosi raccomandate.

    Luan pomata
    (azione lubrificante ed anestetica per introduzione di cateteri, ecc.)
    maggio 1995
    Poiché gli studi sul ratto e sul coniglio trattati con lidocaina per via topica non hanno messo in evidenza rischi per il feto, ma non è ancora stata stabilita la sua sicurezza nell'uomo, il prodotto va usato con cautela nelle donne in gravidanza, in particolare nelle prime fasi.

    Nimedex
    (trattamento del dolore acuto)
    giugno 2004
    Dati preclinici di sicurezza: [...] Negli studi di tossicità riproduttiva sono stati osservati segni di potenziale teratogeno o embriotossico (malformazioni scheletriche, dilatazione dei ventricoli cerebrali) nei conigli, ma non nei ratti, trattati fino a livelli di dose non tossici per le madri. Nei ratti, sono stati osservati un aumento della mortalità nella prole nel primo periodo postnatale ed effetti indesiderati sulla fertilità.

    Zantipres 7.5 mg compresse
    (trattamento dell'ipertensione arteriosa)
    luglio 2003
    Dati preclinici di sicurezza: [...] Nello studio di carcinogenesi condotto nel topo si è verificato un aumento dell'incidenza dell'atrofia testicolare; la rilevanza clinica di questo fenomeno non è conosciuta.

    Pritor 80 mg compresse
    (trattamento dell'ipertensione essenziale)
    maggio 2002
    Dati preclinici di sicurezza: [...] Nel cane sono state osservate dilatazione ed atrofia dei tubuli renali. Nel ratto e nel cane sono state osservate inoltre lesioni della mucosa gastrica (erosioni, ulcere o infiammazioni). [...] In entrambe le specie sono stati osservati aumento dell'attività della renina plasmatica e ipertrofia/iperplasia delle cellule iuxtraglomerulari renali. Tali alterazionim anch'esse un effetto di tutta la classe degli ACE inibitori e di altri antagonisti dell'angiotensina II, non sembrano avere significato clinico.

    Clopidogrel
    Gravidanza e allattamento: Studi di riproduzione condotti nel ratto e nel coniglio non hanno rivelato alcuna diminuzione della fertilità né danno fetale attribuibili a Clopidogrel. Non esistono però studi adeguati e controllati su donne gravide. Per la mancanza di dati Clopidogrel non è consigliato durante la gravidanza.

    Onco-carbide
    (leucemia mieloide cronica)
    giugno 2000
    Avvertenze speciali - Il prodotto, come del resto come la maggior parte dei farmaci antitumorali, ha dimostrato proprietà cancerogena negli animali, in particolari condizioni sperimentali.

    Muscoril capsule
    (nevralgie, torcicolli, lombo sciatalgie, malattia di Parkinson)
    marzo 1998
    Uso in gravidanza ed allattamento:
    Benché negli studi animali non sia stato osservato un effetto teratogeno se non quando tioclchicoside è stato somministrato a dosi molto superiori a quelle raccomandate nella terapia umana (più di 10 volte la dose terapeutica) a scopo precauzionale l'impiego del prodotto è controindicato in caso di gravidanza.

    Optruma
    Raloxifene cloridato
    (prevenzione dell'osteoporosi nelle donne dopo la menopausa)
    ottobre 2001
    Dati preclinici di sicurezza: [...] Studi su ratti e topi hanno mostrato un aumento dei tumori ovarici trattati con alte dosi di farmaco. In questi studi, i roditori di sesso femminile, furono trattati durante tutta la loro vita riproduttiva, quando le loro ovaie erano funzionali ed altamente sensibili alla stimolazione con ormoni sessuali. In contrasto all'elevata sensibilità delle ovaie in questo modello di roditore, l'ovaio umano dopo la menopausa risulta relativamente insensibile alla stimolazione con ormoni sessuali.

    Cardirene
    (prevenzione della trombosi coronarica)
    Gravidanza:
    - nell'animale: è stato osservato un effetto teratogeno.
    - nell'uomo: in base a molteplici studi epidemiologici (in particolare uno studio prospettico in un alto numero di donne) non è stato riscontrato alcun effetto teratogeno a seguito di somministrazioni saltuarie durante il primo trimestre di gravidanza.

    Levoxacin (compresse da 200 e da 500 mg)
    (trattamento di sinusite acuta, bronchite cronica riacutizzata, polmoniti acquisite in comunità, infezioni complicate delle vie urinarie, infezioni della pelle e dei tessuti molli)
    Gravidanza:
    Gli studi di riproduzione sull'animale non hanno evidenziato specifici problemi. Tuttavia, in assenza di dati nell'uomo ed a causa di possibili danni alle cartilagini articolari di organismi in accrescimento esposti a fluorochinolonici, LEVOXACIN compresse non deve essere impiegato in gravidanza.


    Entocir
    (trattamento del Morbo di Crohn)
    [...] In un ulteriore studio non è stato confermato l’aumento dell’incidenza di gliomi nel cervello di ratti di sesso maschile che si era verificato in uno studio di carcinogenesi, in quanto l’incidenza di gliomi non è risultata diversa nei vari gruppi trattati con diversi principi attivi (budesonide, prednisolone, triamcinolone acetonide) e nei gruppi di controllo.
    Le alterazioni epatiche (neoplasie epatocellulari primarie) rilevate nei ratti di sesso maschile in un primo studio di cancerogenesi sono state confermate in un ulteriore studio sia con budesonide, sia con altri glucocorticosteroidi di confronto. Tali effetti sono probabilmente dovuti ad un effetto recettoriale ed è quindi tipico della classe terapeutica.
    L’esperienza clinica fino ad oggi acquisita non indica che budesonide o altri glucocorticosteroidi inducano gliomi cerebrali o neoplasie epatocellulari primarie nell’uomo.
    La tossicità di ENTOCIR capsule sul tratto gastrointestinale è stata studiata nella scimmia cynomolgus dopo somministrazione per via orale di dosi ripetute fino a 5 mg/kg (circa 25 volte la dose giornaliera consigliata nell’uomo) per un periodo fino a 6 mesi. Non è stato osservato alcun effetto sul tratto gastrointestinale, né all’analisi macroscopica né a quella istopatologica.

    Gravidanza:
    La somministrazione di budesonide come di altri glucocorticosteroidi nell’animale gravido causa anomalie dello sviluppo fetale. La rilevanza di tali osservazioni per l’impiego nell’uomo non è ancora stata stabilita. Come per altri farmaci, ENTOCIR capsule può essere usato in gravidanza solo dopo un’accurata valutazione del rapporto rischio per il feto/beneficio per la madre.

    ECOVAL Scal Fluid (Betametasone valerato)
    Gennaio 2004
    Categoria farmacoterapeutica: CORTISTEROIDI ATTIVI (III GRUPPO). Indicazioni terapeutiche: dermatosi delle parti pilifere quali: dermatite eczematosa, eczema seborroico, psoriasi, alopecia areata, pitiriasi secca.

    Gravidanza
    La somministrazione topica dei cortisteroidi ad animali gravidi può causare anormalità nello sviluppo fetale. La rilevanza di questo dato sperimentale non è stata constatata nell'uomo: nelle gestanti gli steroidi topici dovrebbero essere usati nei casi di effettiva necessità e sotto controllo del medico e comunque non su aree cutanee estese, in grande quantità o per periodi prolungati.

    CLOBESOL 0,5 mg/g crema - 0,5 mg/g unguento (Clobetasolo propionato)
    Febbraio 2003
    Categoria farmacoterapeutica: CORTISTEROIDI MOLTO ATTIVI (IV GRUPPO). Indicazioni terapeutiche: Dermatopatie quali psoriasi (esclusa la psoriasi a placche diffusa), gli eczemi recidivanti, il lichen planus, il lupus eritematoso discoide.

    Gravidanza
    La somministrazione topica di cortisteoridi durante la gravidanza negli animali da laboratorio può provocare anomalie nello sviluppo fetale. La rilevanza di questo dato sperimentale non è stata constatata nell'uomo: nelle gestanti gli steroidi topici dovrebbero essere usati nei casi di effettiva necessità e sotto controllo del medico e comunque non su aree cutanee estese, in grande quantità o per periodi prolungati.

    ANTACAL
    (amplodipina, trattamento ipertensione)

    Uso in gravidanza ed allattamento
    Studi sulla riproduzione animale hanno dimostrato che l¿amlodipina non ha effetti tossici, ad eccezione di parti ritardati e prolungati nei ratti a dosi 50 volte maggiori della dose massima raccomandta nell¿uomo.
    Non essendo però stata ancora accerta la tollerabilità dell¿amlodipina nelle donne in gravidanza o durante l¿allattamento, l¿uso del prodotto, in tali circostanze, è controindicato.

    DOMPERIDONE
    (procinetico)

    Gravidanza
    Non sono disponibili informazioni sufficienti per valutare il rischio potenziale nell¿uomo derivante dall¿utilizzo di domperidone durante la gravidanza. Studi condotti sugli animali non hanno evidenziato effetti nocivi diretti o indiretti riferiti alla gravidanza, allo sviluppo embrio-fetale, al parto o al periodo post-natale. Bisogna prestare attenzione alla prescrizione di domperidone a donne gravide.

    NEXIUM, esomeprazolo
    (trattamento per reflusso gastroesofageo, ulcera, helicobacter pylori)

    Uso in gravidanza ed allattamento
    Per esomeprazolo non sono disponibili dati sull'esposizione in gravidanza.
    Negli studi condotti negli animali non sono stati osservati effetti dannosi diretti o indiretti a carico dello sviluppo embriofetale.
    Studi condotti negli animali con la miscela racemica non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, il parto e lo sviluppo postnatale. La prescrizione del farmaco a donne in gravidanza deve avvenire con cautela.

    Pantorc 20 mg
    (trattamento della malattia da reflusso di grado lieve e dei sintomi correlati)
    Ottobre 2002

    Dati preclinici di sicurezza:
    In studi a 2 anni sui roditori, si e' osservato un aumento del numero di tumori epatici nei ratti (in un solo studio sul ratto) e nel topo femmina. Un leggero aumento di alterazioni neoplastiche della tiroide e' stato osservato nel gruppo di ratti trattati con la dose piu' alta in uno studio a due anni. L'insorgenza di tali neoplasie e' associata alle modificazioni nel catabolismo della tiroxina a livello epatico nel ratto. Poiche' la dose terapeutica per l'uomo e' bassa, non sono da attendersi effetti collaterali a carico delle ghiandole tiroidee.

    Megestil 160mg
    (trattamento palliativo del carcinoma della mammella o dell'endometrio in fase avanzata, della sindrome anoressia-cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata e da AIDS)

    La somministrazione di megestrolo acetato a cani femmina per un periodo fino a 7 anni ha evidenziato un aumento di tumori mammari sia benigni che maligni. Al contrario, in studi comparativi nei ratti e in studi nelle scimmie, l'incidenz atumorale non e' aumentata.
    Benche' la correlazione tra tumori canini e umani non sia ben nota, essa dovra' essere tenuta in considerazione sia per la valutazione del rapporto rischio/beneficio nella prescrizione di Megestil che per il monitoraggio della paziente.

    Isoptin
    (insufficienza coronarica acuta e cronica, tachicardia parossistica, tachiaritmia, extrasistolia)
    Novembre 2004

    AVVERTENZE SPECIALI
    Poiche' gli studi sulla riproduzione nell'animale non sono sempr ein grado di fare prevedere la risposta nell'uomo, il farmaco deve essere usato durante la gravidanza solo se e' strettamente necessario.

    Krinuven senza elettroliti
    (nutrizione per via parenterale in pazienti adulti quando la somministrazione orale o enterale non e' possibile)
    Febbraio 2004

    Gravidanza e allattamento:
    La valutazione dei dati ricavati dagli animali ha mostrato tossicita' riproduttiva dopo la somminisrtrazione di Structolipid. Le rilevanze cliniche di questi dati sono sconosciute.

    Zyloric
    (manifestazioni cliniche di deposito di acido urico/urato)
    Luglio 2005

    Interazioni - Tolbutamide:
    E' stato dimostrato che la conversione della tolbutamide a metaboliti inattivi e' catalizzata dalla xantino-ossidasi del fegato di ratto. L'eventuale rilievo sul piano clinico di queste osservazioni non e' noto.

    Miflonide 200 e 400
    (asma bronchiale)
    Febbraio 2000

    Gravidanza ed allattamento:
    Negli animali gravidi la somministrazione di corticosteroidi ha dimostrato causare anormalita' nello sviluppo fetale. Non e' ancora stata stabilita l'importanza di questo dato per l'uomo.

    Zofran
    (controllo della nausea e del vomito indotti da chemioterapia)
    Luglio 2003

    AVVERTENZE SPECIALI:
    La sicurezza dell'Ondansetron in gravidanza nella specie umana non e' stata stabilita. La valutazione degli studi sperimentali nell'animale non indica effetti dannosi diretti o indiretti sullo sviluppo ambrio-fetale, sulla gestazione e sullo sviluppo peri e post-natale. Tuttavia, poiche' gli studi nell'animale non sono sempre predittivi delle risposte nell'uomo, ZOFRAN non deve essere somministrato in gravidanza.

    Unasyn EV
    (infezione da germi ampicillo-resistenti)
    Maggio 2000

    Uso in gravidanza e allattamento:
    Benche' negli esperimenti sugli animali di laboratorio non si siano osservati effetti teratogeni, non e' dimostrato che UNASYN possa essere utilizzato in tutta sicurezza in corso di gravidanza e durante l'alllattamento.

    Aldactazide 25 mg
    (stati edematosi da iperaldosteronismo secondario)
    Luglio 2004

    Avvertenze:
    Come altre sostanze che interferiscono con attivita' ormonali, lo spironolattone somministrato a dosi molto piu' elevate di quelle terapeutiche e per tempi molto prolungati, puo' talora determinare nel ratto un aumento dell'incidenza di alcuni tipi di processi eteroplastici. Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche non e' possibile attribuire a queste osservazioni alcun sicuro significato per l'uomo.

    Eutimil
    (depressione, attacchi di panico, ansia)
    Luglio 2003

    Gravidanza e allattamento:
    Sebbene gli studi sugli animali non abbiano dimostrato alcun effetto teratogeno o embriotossico selettivo, la sicurezza della paroxetina nella donna in gravidanza non e' stata stabilita.

    Prontalgin gocce
    (dolore post-chururgico, dolore da traumi, dolore di pertinenza oncologica)
    Maggio 2003

    Non sono disponibili dati adeguati sulla sicurezza del tramadolo in donne gravide. Glu studi sull'animale non hanno rivelato alcun effetto tossico. Prontalgin Gocce non deve comunque essere impiegato in gravidanza, durante il travaglio di parto e l'allattamento al seno.

    Topmax
    (epilessia)
    Febbraio 2004

    Gravidanza e allattamento:
    Il topiramato, al pari di altri farmaci antiepilettici, si e' dimostrato teratogeno negli animali. Non vi sono studi sull'uso del topiramato in gravidanza. Dall'esperienza post-marketing, sono stati riportati alcuni casi di ipospadia nei bambini maschi esposti al trattamento con topiramato durante la gravidanza, anche in associazione con altri antiepilettici. Non e' stata riconosciuta una correlazione causale diretta con topiramato.

    Ecoval
    (dermatiti)
    Febbraio 2006

    Gravidanza e allattamento:
    La somministrazione topica di corticosteroidi durante la gravidanza negli animali di laboratorio può provocare animalie nello sviluppo fetale. La rilevanza di questo dato sperimentale non è stata constatata nell'uomo.

    Limican
    (antiemetico)
    Luglio 2005

    Gravidanza e allattamento:
    Benché esperienze effettuate con alizapride su varie specie animali non abbiano evidenziato effetti teratogeni, per misura precauzionale e in assenza di studi epidemiologici, l'alizapride non deve essere prescritta durante la gravidanza.

    Antacal 5
    (ipertensione)
    Maggio 1998

    Gravidanza e allattamento:
    Studi sulla riproduzione animale hanno dimostrato che l'amlodipina non ha effetti tossici, ad eccezione di parti ritardati e prolumgati nei ratti a dosi 50 volte maggiori della dose massima raccomandata nell'uomo. Non essendo però stata ancora accertata la tollerabilità dell'amlodipina nelle donne in gravidanza o durante l'allattamento, l'uso del prodotto, in tali circostanze, è controindicato.

    Elopram
    (sindromi depressive)
    Dicembre 2005

    Precauzioni d'impiego:
    Sebbene gli studi sugli animali non abbiano mostrato per citalopram potenziali effetti epilettogenici come per gli altri antidepressivi, citalopram deve essere usato con cautela in pazienti con storia di convulsioni.

    Chimono
    (antibatterico)
    Maggio 2005

    Interazioni
    Nel topo, la co-somministrazione con fenbufen, a dosei 10 volte superiori a quelle terapeutiche, ha indotto la comparsa di manifestazioni convulsive. Benché non vi siano prove cliniche di un'interazione tra fenbufen e CHIMONO, la loro somministrazione contemporanea andrebbe evitata.

    Ratacand
    (ipertensione)
    Dicembre 2004

    Uso durante l'allattamento:
    Non è noto se candesartan venga escreto nel latte materno. Tuttavia, candesartan è escreto nel latte dei ratti durante l'allattamento.

    Zirtec
    (epilessia)
    Aprile 2006

    Gravidanza e allattamento:
    Nessun effetto dannoso è stato osservato nel corso degli studi sugli animali. Le conoscenze sull'uso di cetirizina durante la gravidanza sono limitate. Come per altri farmaci, la sua somminstrazione nella donna in stato di gravidanza deve essere evitata.

    Daparox
    (antidepressivo)
    Marzo 2006

    Gravidanza:
    Alcuni studi epidemiologici hanno indicato un lieve aumento nel rischio di malformazioni cardiovascolari [nel neonato] [...] associati all'assunzione di paroxetina durante il primo trimestre di gravidenza. [...] La paroxetina deve essere somministrata in gravidanza solo quando strettamente indicato. [...] I neonati devono essere tenuti sotto osservazione se l'uso materno di paroxetina continua negli stadi più avanzati della gravidanza, in particolare nel terzo trimestre. I sintomi seguenti si possono presentare nei neonati in seguito all'uso materno di paroxetina negli stadi più avanzati della gravidanza: distress respiratorio (presenza di gravi difficoltà respiratorie con conseguente inadeguata ossigenazione del sangue), cianosi, apnea, convulsioni, temperatura instabile, difficoltà nell'alimentazione, vomito, ipoglicemia, ipertonia, ipotonia, iperrefressia, tremore, nervosismo, irritabilità, letargia, pianto costante, sonnolenza e difficoltà nell'addormentamento. [...] Studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva, ma non hanno indicato effetti dannosi diretti rispetto alla gravidanza, sviluppo embrio-fetale, parto o sviluppo post-natale.

     
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    il pensiero di manuelochka corrisponde esattamente al mio! e ve lo dice uno che ci lavora dentro a questo mondo

    Grazie Manu!
     
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  8. Comy
     
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    è un post troppo lungo, e a quanto pare un'accozzaglia di copia/incolla
    ad ogni modo:
    NESSUNO ha mai detto che qualunque animale sia uguale all'uomo, ma del resto anche gli uomini sono diversi gli uni dagli altri..
    a me la penicillina cura da un'infezione, a tizio l'effetto della penicillina è uno shock anafilattico..
    E ALLORA?
    è comoda postare un centinaio di flop della ricerca: OK, hai ragione: in quel contesto il MODELLO animale ha floppato..e torno a chiedere: E ALLORA?
    se lì hai visto 100 esperimenti dove l'animale non era adatto, guardando in ogni dove troverai 1.000.000 di esperimenti dove l'animale è stato fondamentale, e grazie alle ricerche su di lui delle PERSONE sono guarite da malattie..
    e questo per la ricerca applicata, per la ricerca di base non ti dico guarda.

    riguardo alla lista di farmaci: se nel topo (o ratto, o scimmia, o cavia, o vattelapesca) la determinata molecola causa il tal problema non è detto che nell'uomo sia altrettanto, però si presuppone possa essere tale, vagliando ogni singola opzione del caso..per esempio per le malformazioni fetali si valuta SEMPRE il beneficio alla madre contro il rischio per il feto.

    in caso ti sia sfuggito un protocollo di ricerca lo fai prima sugli animali, dopo sull'uomo...
    tu faresti sperimentare su te stessa una molecola sconosciuta?
    ti rispondo io: no, non lo faresti: prima vorresti che fosse studiata con un modello quanto piu vicine possibile a te, e questi al momento sono animali.

    io ti sfido a provare l'efficacia di un anti ipertensivo, un antidepressivo o altro IN VITRO..
    prima si provano sull'animale, se i risultati sono incoraggianti si puo parlare di perimentazione umana..
    potrebbe essere che la perimentazione animale falisca e quella umana sarebbe invece andata bene, ma io non mi farei una pera di un farmaco che ha sterminato le cavie, anche se magari su di me non avrebbe alcun effetto, ma vallo a sapere

    CITAZIONE
    e ve lo dice uno che ci lavora dentro a questo mondo

    ma samu, tu non lavori con colture cellulari?

    sai benissimo che in certi protocolli una coltura non può essere utilizzata, che nell'organismo intero vi possono essere interazioni che una coltura nemmeno si sogna..

    ribadisco: se si potesse evitare sarebbe meglio, ma dove saremmo adesso se non avessimo sperimentato sugli animali?

    come studi l'angiogenesi di un cancro se non in un organismo?
    come studi la tossicità di un potenziale antibiotico?
    come scopri le interazioni di un qualsiasi farmaco, che puo avere il suo effetto benefico in un tessuto e danneggiarne tremendamente un altro?
     
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  9. manuelochka
     
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    Ora, alla luce dell'inconsistenza scientifica della pratica sperimentale sugli animali, il discorso etico "sofferenza", visto che qualcuno ha detto che la vivisezione non esiste più e si fa attenzione alla sofferenza degli animali. Non so chi di voi abbia a che fare con laboratori ma io la vivisezione l'ho vista fare e credetemi... tutte le varie e tanto strombazzate leggi per il benessere animale sono solo degli espedienti per far sembrare la vivisezione più "buona", cosa che in realtà non è. Non si può parlare di benessere di un animale che sta morendo divorato dai tumori e nemmeno di benessere di uno avvelenato durante un test di LD50. Chi è stato operato qualche volta nella sua vita saprà come ci si sente dopo un'operazione al risveglio dell'anestesia... come credete si possa sentire una scimmia a cui sono stati impiantati dei reni di maiale o un topolino con gli arti amputati? (tanto per fare degli esempi a caso). Ve lo dico io sta malissimo e non c'è anestesia che regga perchè anche l'anestesia fa star male, non è acqua fresca e molto spesso viene usata come "anestesia della coscienza" di chi fa vivisezione.

    Ora perdonatemi per il "bombardamento" di informazioni, il cui scopo non è quello di farvi cambiare idea, tanto poi ognuno la vede come crede... l'importante è essere critici di fronte a ciò che ci hanno sempre insegnato e non dare mai nulla per scontato (nemmeno ciò che spiegano i prof. grand lup. mann figl. di putt. ricercator. ecc. :) Riflettete, è solo questo lo scopo
    di ciò che ho postato. Ciao ;)
    Manuela C.
     
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  10. Jenny_89
     
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    Non ho letto tutte le informazioni che hai scritto, ma la parte iniziale mi piace...e anche l'ultimo commento...sono daccordo su ciò che dici Manuelochka...
     
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  11. Comy
     
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    CITAZIONE
    visto che qualcuno ha detto che la vivisezione non esiste più e si fa attenzione alla sofferenza degli animali.

    forse fraintendiamo il termine vivisezione
    comunque io ho detto che non è piu praticata come un tempo.
    e ribadisco con grande convinzione che vedo ogni giorno ricercatori che fanno il possibile per ridurre al minimo le sofferenze all'animale.
    ho sentito di entomologi che si rifiutano di rovesciare direttamente la formalina sugli insetti, addirittura

    CITAZIONE
    Non so chi di voi abbia a che fare con laboratori ma io la vivisezione l'ho vista fare e credetemi...

    io ho a che fare laboratori, e la vivisezione non è mai stata praticata.
    in che contesto l'hai vista fare?

    i test LD50 scusa se sono un po importanti anche per la salute umana...

    topi a cui sia stata tagliata una zampa? ricrescita tissutale? puo portare sollievo a bambini caduti su una mina antiuomo? ecco, allora ben vengano!

    un animale che muore divorato dai tumori, scusa se ci sono anche uomini, donne, bambini che muoiono di tumore, e che la sperimentazione è leggermente più etica su un ratto che su di loro...
    l'ho detto: meglio 1 milione di ratti che un bambino QUALSIASI (non mio cugino, mio nipote o il mio fratellino) morto di tumore
     
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    si Comy, lavoro in vitro ma sono a contatto anche con chi lavora in vivo e posso garantirti che le prove in vivo sono solo di "facciata" ed è un modo per permettere ad un farmaco di passare in fase clinica...come si dice, un escamotage.

    Ho visto le cavie dell'università, di una multinazione o ora di un tipico istituto di ricerca.

    Mi raccomando ragazzi, A TUTTI, si commentano le idee e non i singoli utenti :)

     
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  13. manuelochka
     
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    CITAZIONE (Comy @ 14/7/2008, 21:50)
    è comoda postare un centinaio di flop della ricerca: OK, hai ragione: in quel contesto il MODELLO animale ha floppato..e torno a chiedere: E ALLORA?

    e allora se ha floppato qualche centinaio di volte e se è chiaro che ogni specie reagisce in modo diverso da un'altra in quanto profondamente diversa a livello anatomico, biochimico, comportamentale, ecc. non ha senso continuare ad affidarsi ad esperimenti assolutamente non predittivi.
    CITAZIONE (Comy @ 14/7/2008, 21:50)
    se lì hai visto 100 esperimenti dove l'animale non era adatto, guardando in ogni dove troverai 1.000.000 di esperimenti dove l'animale è stato fondamentale, e grazie alle ricerche su di lui delle PERSONE sono guarite da malattie..

    a parte che non ne trovi 1.00000.... ma molti , molti di meno... e soprattutto lo sai SOLO A POSTERIORI, ovvero quando hai sperimentato sulla cavia finale, l'uomo. Prima non lo sai. Solo dopo che hai povato il farmaco sull'uomo sai che per esempio nella cavia si è ottenuto lo stesso risultato, mentre sul coniglio no, sul ratto sì. E' come lanciare una monetina: 50% di probabilità alias CASO. Quale animale sarà più simile all'uomo per una data reazione? il topo o il coniglio? e se lo fosse la gallina? :)


    CITAZIONE (Comy @ 14/7/2008, 21:50)
    riguardo alla lista di farmaci: se nel topo (o ratto, o scimmia, o cavia, o vattelapesca) la determinata molecola causa il tal problema non è detto che nell'uomo sia altrettanto, però si presuppone possa essere tale, vagliando ogni singola opzione del caso..per esempio per le malformazioni fetali si valuta SEMPRE il beneficio alla madre contro il rischio per il feto.

    "Simile" non è un concetto scientifico. Il DNA dello scimpanzè è "simile" al nostro ma non per questo siamo scimpanzè. Il cambiamento di una sola base nel dna da come risultato una proteina diversa. Affidarsi al concetto di "simile" è poco serio.

    CITAZIONE (Comy @ 14/7/2008, 21:50)
    in caso ti sia sfuggito un protocollo di ricerca lo fai prima sugli animali, dopo sull'uomo...
    tu faresti sperimentare su te stessa una molecola sconosciuta?
    ti rispondo io: no, non lo faresti: prima vorresti che fosse studiata con un modello quanto piu vicine possibile a te, e questi al momento sono animali.

    No non mi è sfuggito. E' proprio questo il punto: solo quando proveremo il farmaco sull'uomo conosceremo davvero
    gli effetti del farmaco, a POSTERIORI, e solo dopo potremo dire se l'animale è stato o meno un modello utile. Ma che senso ha?


    CITAZIONE (Comy @ 14/7/2008, 21:50)
    io ti sfido a provare l'efficacia di un anti ipertensivo, un antidepressivo o altro IN VITRO..
    prima si provano sull'animale, se i risultati sono incoraggianti si puo parlare di perimentazione umana..

    Non devi sfidare me, è una sfida per tutti noi. E' importante capire che comunque, anche se faccio il test sull'animale, poi la vera cavia resta sempre l'uomo. Chissà quanti farmaci che sarebbero stati utili all'uomo sono stati scartati perchè tossici sui ratti! almeno altrettanti di quanti invece sugli animali non davano effetti tossici ed hanno ucciso la gente.


    CITAZIONE (Comy @ 14/7/2008, 21:50)
    Dove saremmo adesso se non avessimo sperimentato sugli animali?

    Non lo possiamo sapere ma forse, visti i fatti, saremmo più avanti con altre tecniche più moderne (epidemiologia, modelli computazionali, colture in vitro, tessuti umani, ecc).
    CITAZIONE (Comy @ 14/7/2008, 21:50)
    come studi l'angiogenesi di un cancro se non in un organismo?
    come studi la tossicità di un potenziale antibiotico?

    Non di sicuro su un animale, per i motivi detti prima. La sperimentazione animale non è ALTERNATVA a quella umana ma ne è soltanto L'ANTICAMERA. Inutile cercare, in modo accusatorio, di domandare a me e a quelli come me "e allora come facciamo" come se il problema fosse solo nostro... bisogna far volgere la ricerca in un'altra direzione, non quella del modello animale, altamente fuorviante.
     
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  14. paolabio
     
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    [QUOTE=Comy,14/7/2008, 21:50]è un post troppo lungo, e a quanto pare un'accozzaglia di copia/incolla[QUOTE]

    Con questo non voglio difendere in alcun modo manuelochka, non credo ne ha bisogno ma...

    Art. 6) Tutte le opinioni degli utenti vanno RISPETTATE, i messaggi di risposta devono essere formulati in base all'art. 4.

    credo per tanto che il tono inziale del tuo intervento sia stato alquanto fuori luogo!!!!!!! ;)

     
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  15. Comy
     
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    paola: non mi sembra di aver offeso nessuno: accozzaglia non mi sembra una parolaccia, mi sembra che dia l'idea di qualcosa di confusionario e dispersivo..
    copia/incolla mi pare evidente.
    e credo di star parlando normalmente, magari infervorato, ma nel totale rispetto di chi non condivide la mia idea

    CITAZIONE (Tursiops @ 14/7/2008, 22:18)
    si Comy, lavoro in vitro ma sono a contatto anche con chi lavora in vivo e posso garantirti che le prove in vivo sono solo di "facciata" ed è un modo per permettere ad un farmaco di passare in fase clinica...come si dice, un escamotage.
    Ho visto le cavie dell'università, di una multinazione o ora di un tipico istituto di ricerca.

    qui si lavora in vivo, nessun escamotage, niente di facciata...
    nessuno ha un interesse particolare per lavorare in vivo, anche percè il vitro è più comodo (non hai stabulario e tutti gli inconveniente che ben conoscete) però lavorare in vivo è l'unica alternativa disponibile
    e ribadisco: è una soddisfazione immane pensare che, al prezzo di qualche ratto, si possano alleviare sofferenze di qualcuno..


    CITAZIONE (manuelochka @ 14/7/2008, 22:23)
    e allora se ha floppato qualche centinaio di volte e se è chiaro che ogni specie reagisce in modo diverso da un'altra in quanto profondamente diversa a livello anatomico, biochimico, comportamentale, ecc. non ha senso continuare ad affidarsi ad esperimenti assolutamente non predittivi.

    ma questo non è assolutamente realistico: più avnati ti dirò il motivo


    CITAZIONE
    a parte che non ne trovi 1.00000.... ma molti , molti di meno... e soprattutto lo sai SOLO A POSTERIORI, ovvero quando hai sperimentato sulla cavia finale, l'uomo. Prima non lo sai. Solo dopo che hai povato il farmaco sull'uomo sai che per esempio nella cavia si è ottenuto lo stesso risultato, mentre sul coniglio no, sul ratto sì. E' come lanciare una monetina: 50% di probabilità alias CASO. Quale animale sarà più simile all'uomo per una data reazione? il topo o il coniglio? e se lo fosse la gallina? :)

    un 50/50 :blink:
    spero tu stia scherzando
    principi attivi che abbiano un effetto sull'uomo ed altri sul ratto sono una MISERIA (altro che 50/50) rispetto alla totalità

    CITAZIONE
    "Simile" non è un concetto scientifico. Il DNA dello scimpanzè è "simile" al nostro ma non per questo siamo scimpanzè. Il cambiamento di una sola base nel dna da come risultato una proteina diversa. Affidarsi al concetto di "simile" è poco serio.

    il metodo scientifico si basa sulla deduzione
    simile è un concetto che invece bisogna proprio accettare in campo biologico (ammetto che un matematico o un fisico la potrebbero pensare diversamente)
    anche perchè il concetto di IDENTICO non lo troverai MAI, ne tra organismi di specie diverse, ne tra 2 organismi della stessa specie, ne tra 2 cellule dello stesso organismo...
    quindi si sfruttano le somiglianze, tenendo a mente le differenze...
    è questa la chiave del tutto..

    CITAZIONE
    No non mi è sfuggito. E' proprio questo il punto: solo quando proveremo il farmaco sull'uomo conosceremo davvero
    gli effetti del farmaco, a POSTERIORI, e solo dopo potremo dire se l'animale è stato o meno un modello utile. Ma che senso ha?

    hai ragione, ma non mi hai risposto alla domanda:
    tu proveresti su te stessa una molecola mai provata su un altro organismo?
    io ti dico: io non lo farei..in caso mi dicano che soffro della malattia X e che esista un farmaco solo sulla carta, prima di provarlo gradirei vedere un bell'esercito di cavie a cui sia stato somministrato..in caso sopravvivano tutte direi "bhè, proviamo" e SO CHE POTREBBE ANDARMI MALE.. in caso tutte le caviette morissero non lo proverei..POTREBBE ANDAMRI BENE..hai ragione..ma ti sembra un 50/50? dai, non prendiamoci in giro..
    e questo è un esempio un po "fanciullesco"..


    CITAZIONE
    Non devi sfidare me, è una sfida per tutti noi. E' importante capire che comunque, anche se faccio il test sull'animale, poi la vera cavia resta sempre l'uomo. Chissà quanti farmaci che sarebbero stati utili all'uomo sono stati scartati perchè tossici sui ratti! almeno altrettanti di quanti invece sugli animali non davano effetti tossici ed hanno ucciso la gente.

    a me piacerebbe poter evitare la strada della sperimentazione animale, al momento non è possibile..
    quando lo sarà sarò ben felice di dire "ratti, non ci servite più"
    ci stanno lavorando, ma ci sono ancora lontani..

    CITAZIONE
    Non lo possiamo sapere ma forse, visti i fatti, saremmo più avanti con altre tecniche più moderne (epidemiologia, modelli computazionali, colture in vitro, tessuti umani, ecc).

    ma tu ora devi dirmi: senza animali un farmaco come lo sperimenti?
    ti assumeresti la responsabilità di dare a un ammalato una molecola dicendogli "ora la prendi, poi vediamo cosa succede, possiamo fare supposizioni solo in base alla stereoisomeria di questo composto"
    io francamente preferirei sentirmi dire "la prenda, è il primo al mondo, abbiamo sperimentato su topi, ratti, conigli, scimpanzè, bonobo e i risultati sono stati promettenti"

    CITAZIONE
    Non di sicuro su un animale, per i motivi detti prima.

    però intanto qualunque antitumorale è stato sperimentato su un animale
    che inibisca l'angiogenesi, induca l'apoptosi, colpisca le topoisomerasi o le telomerasi il modello è animale
    e FUNZIONA, è oggettivo.


    Edited by Comy - 14/7/2008, 22:47
     
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54 replies since 14/7/2008, 15:37   3171 views
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