OGGETTI FUORI DAL TEMPO

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    OGGETTI FUORI DAL TEMPO


    Giganti, tecnologie sofisticate di migliaia d'anni fa, contatti tra culture e forse anche tra mondi differenti, lingue sconosciute, sculture e animali "impossibili"… se anche una minima parte degli oggetti che stiamo per vedere è autentica, allora c'è davvero molto da fare per rimettere ordine negli scaffali della Storia dell'uomo.

    Sono ancora tanti i misteri che attendono una soluzione. E, non a caso, una selezione dei più clamorosi cortocircuiti del sapere è concentrata in un luogo che si chiama: "Mistery Park".

    Siamo nella Svizzera tedesca, a Interlaken, nel cantone di Berna. E' in questa rinomata stazione turistica che lo scrittore Erich von Daniken, con all'attivo molti libri con tesi archeologiche "sulla linea di confine", ha deciso di costruire un parco decisamente particolare…

    "Mystery Park" è una specie di summa dei misteri archeologici del nostro pianeta: dalle piramidi egizie a quelle Maya, da Stonehenge alle linee di Nazca, dalla conoscenza misteriosa della civiltà indiana fino ai possibili contatti con altri mondi. Monumenti molto noti ma che forse hanno avuto una funzione diversa da quella che in genere gli viene attribuita. Si tratta forse dell'unico parco a tema di questo tipo esistente al mondo ed è qui che ha fatto tappa una delle mostre più sorprendenti che siano mai state immaginate: "Unsolved mysteries" cioè "Misteri insoluti".

    Oltre 300 reperti, provenienti da varie parti del mondo, tutti diversi tra loro ma che indicano un'unica direzione: forse il primo capitolo della storia dell'uomo è ancora da scrivere. E chi lo scriverà dovrà partire anche da questi oggetti. Per il momento dobbiamo accontentarci di osservare questi "enigmi archeologici" e farci accompagnare da alcuni esperti…

    Prima di vedere gli oggetti più interessanti - e vedrete, non c'è che l'imbarazzo della scelta - vediamo di capire esattamente di cosa parliamo. Si tratta di oggetti anche molti diversi tra loro, ritrovati in luoghi molto distanti, prodotti da culture lontane tra loro nel tempo. Non di rado vengono da musei rinomati, altre volte da collezioni private. In ogni caso sembrano fatti apposta per mettere in crisi le convinzioni dell'archeologia e della paleontologia ufficiali. Tutti poi presuppongono che sia esistita una civiltà evoluta che ha preceduto o accompagnato quella che noi chiamiamo preistoria…

    L'ultima osservazione di Bagnasco può essere utile per presentare Klaus Dona, il ricercatore austriaco che da anni insegue in tutto il mondo gli "oggetti fuori dal tempo" e che ha "creato" la mostra "Unsolved mysteries". Allora Dona, può essere che dietro alcuni oggetti considerati "fuori dal tempo" ci siano degli errori di valutazione, di datazione?

    Iniziamo a vedere alcuni dei reperti più interessanti di questa mostra, reperti che secondo gli organizzatori potrebbero obbligarci a rivedere le nostre convinzioni circa l'evoluzione della vita umana. E tra i più sorprendenti ci sono le presunte tracce di un contatto tra popoli della nostra preistoria ed essere venuti da altri mondi.

    Non è raro vedere delle sculture o delle iscrizioni primitive che sembrano ricordare uomini con tute e caschi spaziali. Questo ha autorizzato alcuni ad ipotizzare che gli dei della mitologia fossero in realtà degli extraterrestri che avrebbero trasmesso conoscenze molto avanzate.

    Come nel caso di questi monili, trovati in una tomba egiziana, e che ricordano più che degli uccelli degli alianti con tanto di timone. Anche in America latina sono stati ritrovati manufatti che richiamano evidentemente elementi dell'aerodinamica. Gli uomini hanno iniziato a volare, con le mongolfiere, solo alla fine del Settecento. E circa 100 anni sono nati i primi aerei. E allora che ci facevano uomini con tanto di caschi spaziali…?

    Ma ci sono altri oggetti che sembrano richiamare tecnologie e sapienze "aliene": ad esempio queste statuette, ritrovate in Africa e datate a circa 17 mila anni fa. Si chiamano "Nomoli" ed hanno una caratteristica particolare: sono state create con una cavità interna, all'interno della quale è stata inserita una piccola sfera fatta di acciaio e cromo. Ma chi, 14 mila anni prima di Cristo poteva essere in grado di creare un oggetto del genere?

    Ma che gli antichi avessero conoscenze tecnologiche più avanzate di quanto comunemente si pensi è un sospetto che poggia anche su altri elementi. In particolare che facessero uso dell'energia elettrica. Sono celebri - e a Voyager ne abbiamo già parlato - le "Lampade di Dendera".

    Una grande raffigurazione, in un sotterraneo del tempio di Hathor a Dendera, non lontano da Luxor mostra qualcosa che ricorda da vicino batterie elettriche, serpentine all'interno di una lampada. Sembra, inoltre, che anche alcune iscrizioni del tempio di Dendera contengano indicazione tecniche collegabili in qualche modo allo sfruttamento dell'elettricità. Si tratta di tesi ultra-eretiche, rigettate dall'egittologia ufficiale, ma che trovano in un altro "oggetto fuori dal tempo" una conferma indiretta…

    Ma non c'era - forse - solo l'elettricità. Altri reperti raccolti anche in questa mostra indicano che in tempi lontanissimi l'uomo sembrava avere la capacità di plasmare la materia con grande precisione. E dar vita a dei veri e propri meccanismi o a sofisticati sistemi di misura. Qui c'è ad esempio una bilancia - ritrovata in Messico - che ha ben 312 elementi, di cui 289 sono le pietre usate come pesi di riferimento: si va dai 3 chili ai 28 grammi.

    Mentre qui abbiamo un misterioso oggetto, rinvenuto in Egitto e antico di oltre 2000 anni e che sembra ricordare un pezzo di una turbina idraulica.

    Infine, alcune statuette in durissimo granito, lavorate circa 5000 anni fa, sembrano riproporre in piccolo uno dei grandi misteri irrisolti del passato. A "Voyager" ne abbiamo parlato più volte e la mostra di Mystery Park gli dedica uno spazio apposito: stiamo parlando dei teschi di cristallo.

    Non c'è solo il famoso teschio di cristallo di rocca ritrovato nel 1926 dall'archeologo Mitchell-Hedges nello Yucatan e conservato oggi a Londra. La mostra "Unsolved mysteries" ne presenta ben sette, di varia provenienza, di proporzioni e qualità diverse. Ma che pongono gli stessi interrogativi del teschio più famoso: chi li ha realizzati, come, in quanto tempo…? Il principale teschio in mostra è soprannominato significativamente "E.T.", è di quarzo, sarebbe stato fatto a mano anche se realizzare una levigatura di questo livello a mano può richiedere secoli. E'stato scoperto nel 1908 in Guatemala. Viene datato ad almeno 500 anni fa. Un altro cranio, realizzato sfruttando un acquamarina, viene chiamato "Oceana" e viene dall'America del Sud. Altri teschi sono stati realizzati in lapislazzuli o in cristallo di quarzo bianco. In cristallo di quarzo rosa è il teschio soprannominato "Baby Luv" proveniente dall'Ucraina mentre dalla Mongolia arriva "Shui Ting Er". E per finire "Magnificant fire", un teschio scolpito in diaspro rosso, una varietà del silice.

    Abbiamo parlato di teschi. Parliamo ora di scheletri. Non di uomini. Ma neanche di animali. O meglio, di un animale sì ma nessuno sa di che razza di animale si possa trattare. Infatti qui a Mystery Park lo chiamano "Ralph". E Ralph ha una storia davvero singolare e che comincia, per noi, nel 1990.

    E' in quell'anno che un ricercatore americano, Frank Pryor, scopre nello stato dell'Oklahoma, uno scheletro decisamente curioso. Inizialmente, Pryor per capire di cosa si possa trattare chiede aiuto ad alcuni laboratori universitari americani. Vengono fatti 14 esami diversi col risultato che i dati ricavati non corrispondono ad alcuna classificazione zoologica. Entrano allora in scena degli scienziati austriaci che stabiliscono che la struttura dentaria è quella di un vitello. Ma i frammenti d'osso indicano, secondo altri studiosi, un animale bipede. Insomma un animale sconosciuto, vissuto chissà quando e che qualcuno ha accostato al mitico e inquietante "Chupacabra", la misteriosa creatura viene accusata di uccidere il bestiame succhiandone il sangue…

    E passando da un animale mostruoso all'altro eccoci ai dinosauri. Qui a Mystery Park non ce ne sono ma il loro fantasma aleggia costantemente perché più di un reperto esposto sembra fatto apposta per smentire un dato acquisito delle nostre conoscenze scientifiche: uomini e dinosauri non hanno mai convissuto sulla Terra…

    Eppure come potevano gli uomini vissuti migliaia e migliaia di anni fa conservare il ricordo di animali mostruosi e scomparsi oltre 60 milioni di anni fa? Le pietre di Ica sono solo uno dei casi, tra i più clamorosi, di quello stiamo dicendo. Ma insieme ad una delle circa 11 mila pietre scolpite (molte delle quali, appunto raffigurano uomini e dinosauri insieme) e trovate da Javier Cabrera in Perù non lontano da Nazca, la mostra "Unsolved Mysteries" mostra anche altri reperti sorprendenti…

    Resti umani fossili vecchi di 100 milioni di anni. L'uomo sarebbe comparso non prima di sei milioni di anni fa. Il vaso Anasazi che mostra una figura che ricorda da vicino un dinosauro…

    Ci sono poi dei fossili, ritrovati in Pennsylvania, negli Stati Uniti che richiamano vari interrogativi. Si tratta di una serie di ossa umane ritrovate in uno strato di roccia carbonifera di 280 milioni di anni fa. Dita delle mani e dei piedi, una mascella inferiore e una calotta cranica … di uomini in anticipo di molti milioni di anni. Sempre che le datazioni siano corrette. Ma, datazioni o meno, una pietra ritrovata nella stessa zona, mostra un ulteriore aspetto sorprendente. Pesa 250 chili e i suoi contorni sembrano corrispondere a quelli di un cranio umano fossile. Una cosa impossibile, viste le dimensioni. A meno che non si sia trattato di un gigante…

    E il sospetto che gli antichi testi abbiano parlato di qualcosa di concreto viene quando si osserva uno dei reperti più sorprendenti di tutta la mostra. Anche se in realtà è un reperto originale solo in parte, come vedremo subito. Le parti "originali" provengono dalla collezione privata di padre Carlos Vaca, un sacerdote che ha vissuto a lungo in Ecuador. Alla sua morte, Vaca ha lasciato numerosi reperti raccolti in molti anni. Tra questi un osso occipitale umano e un osso che sembrerebbe parte di un tallone, sempre umano. Partendo da questi reperti gli esperti di Mistery Park hanno realizzato questo scheletro che dovrebbe rispettare le proporzioni originali dell'uomo o del primate cui sono appartenute le ossa. Se i calcoli sono esatti si sarebbe trattato di un essere alto sette metri e mezzo!

    Che dire? I curatori di "Unsolved Mysteries" sostengono di non voler far altro che mostrare, in modo neutro, reperti che pongono delle domande - e che domande - ancora senza risposta. Fare domande è anche una caratteristica del nostro programma. E raramente ci è capitato di poterne suggerire così tante a chi ci ascolta in una sola puntata…

    ( http://www.raidue.rai.it/R2_popup_articolo...%5E5484,00.html )
     
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  2. M111
     
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    Va detto che quei giganti dovrebbero sicuramente aver avuto un sistema respiratorio e circolatorio ben diverso dal nostro....
    ...oppure potrebbero non rispettare la legge di Fick....
     
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    Eppure come potevano gli uomini vissuti migliaia e migliaia di anni fa conservare il ricordo di animali mostruosi e scomparsi oltre 60 milioni di anni fa? Le pietre di Ica sono solo uno dei casi, tra i più clamorosi, di quello stiamo dicendo. Ma insieme ad una delle circa 11 mila pietre scolpite (molte delle quali, appunto raffigurano uomini e dinosauri insieme) e trovate da Javier Cabrera in Perù non lontano da Nazca, la mostra "Unsolved Mysteries" mostra anche altri reperti sorprendenti…

    Questo mi pare sia un falso!
     
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  4. Overlord_SonicSnake
     
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    Io l'ho visto ieri a voyager!
     
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  5. M111
     
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    Certo, la cosa però mi affascina molto, almeno soggettivamente credo sia appagante il fatto di sognare ipotesi assurde, magari dopo cena, si, sognare è bello, sognare un mondo come nei parchi creazionisti, in cui i giganti sossurrano ai dinosauri, oppure uomini modellano sfere perfette.
    Sono veramente affascinato da queste storie...
    ...certo, spero che Giacobbo non esageri...comunque...
    ...ci stavo pensando proprio prima, una civiltà evoluta grazie a un sistema basato su un'altra matematica, magari più pulita, una civiltà che magari potrebbe ridere dei nostri grattacapi sulle macchine di Kelvin....una civiltà estinta....
    ...magari un giorno scriverò un romanzo, proprio su questi antichi giganti transtemporali, al di la del bene e del male eppure finiti...
    A tutto ciò devo aggiungere che, nonostante il mio scetticismo più alto, ci sono alcune cose che veramente non mi tornano benissimo...ma su quelle poche dovrei informarmi....

    Edited by M111 - 15/3/2008, 00:03
     
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  6. M111
     
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    ...mi lascia interdetto il ritrovamento della sfera cromata all'interno di una statuina...
    ......premettendo la buona fede dei divulgatori...si, per ora mi lascia interdetto, tu Tursiops hai idee?
     
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    L'acciaio è una lega giusto? ora non so quando è stata scoperta ma non penso che 14.000 anni prima di Cristo degli uomini potessero aver costruito sferette di acciao e cromo...forse erano degli accumulatori di energia...ma qui ovviamente anciamo sullo speculativo.
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    Insomma un animale sconosciuto, vissuto chissà quando e che qualcuno ha accostato al mitico e inquietante "Chupacabra", la misteriosa creatura viene accusata di uccidere il bestiame succhiandone il sangue…

    Questo invece mi sembra tanto di "mostro di LockNess"....come fa una creatura ad essere da sola, vivere centinaia di anni e non essere mai vista? nel senso....o è l'ultimo esemplare vivenete di una particolare specie oppure èer forza di cose devono esserci altri individui....e poi...difficile che un animale si specializzi solo a succhiare il sangue di capra....ma le capre erano animali autoctoni del messico?
    Troppi interrogativi :)
     
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  8. M111
     
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    Chupacabra: è un coiote, è stato dimostrato dall'analisi del Dna, su questo i miei dubbi svaniscono.
    ..sulle sferette però...
     
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7 replies since 14/3/2008, 23:16   231 views
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