BIONICA in Germania

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    BIOLOGO TEORETICO

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    BIONICA IN GERMANIA Che idea, la tana del topo Con due gallerie che si incrociano, è sempre perfettamente aerata Gli architetti si ispirano al muso dei delfini per la prua delle navi
    Autore: PREDAZZI FRANCESCA
    ARGOMENTI: TECNOLOGIA, BIOLOGIA
    NOMI: NACHTIGALL WERNER
    LUOGHI: ITALIA



    C'E' una nuova disciplina che sta prendendo piede in Germania, la bionica. Contrazione tra biologia e tecnica, emula di Leonardo da Vinci, cerca di imparare dalla natura le soluzioni tecniche ottimali. Ma a differenza di Leonardo, che fallì con i suoi esperimenti sul volo perché cercava semplicemente di copiare, per Werner Nachtigall, che ha fondato a Saarbruecken la Società tedesca di bionica, "la natura può servire solo da stimolo, sta poi alla creatività dell'ingegnere interpretarlo e adattarlo alla realtà tecnica". All'Università di Saarbruecken è nata la prima laurea sperimentale in "biologia tecnica e bionica". Dopo un diploma in biologia, prevede una specializzazione biennale in materie come fisiologia speciale, biomeccanica, tecnica biomedica, tecnica delle costruzioni. Al primo congresso tedesco di bionica, i ricercatori hanno presentato una serie di soluzioni tecniche suggerite dalla natura, che verranno esposte in una mostra itinerante, a Saarbruecken a settembre e a Monaco a novembre. L'alta velocità (40 Km/h) raggiunta dal pescecane delle Galapagos ha ispirato uno studio della sua pelle, per scoprire se ci fossero elementi particolarmente favorevoli a diminuire la resitenza all'acqua. Anziché completamente liscia, come si ipotizzava, la pelle del pescecane è invece dotata di innumerevoli piegoline microscopiche, spesse pochi centesimi di millimetro e dirette nel senso della corrente. Pur aumentando la superficie dell'animale del 20 per cento, questa particolare superficie diminuisce l'attrito dell'8 per cento. In base a questa scoperta, nel 1989 è iniziato un test con un Airbus 320 della Lufthansa, che è stato ricoperto con fogli adesivi che riprendono la pelle di pescecane. L'idea ha funzionato: il risparmio energetico va dal 3 al 7 per cento secodo il tipo di aeroplano, il che significa da 50 a 350 mila litri di cherosene in meno l'anno. Restano tuttavia alcuni problemi tecnici da risolvere prima di adottare l'innovazione. Il risparmio energetico e una migliore tollerabilità ambientale sono due obiettivi della bionica, anche perché spesso la natura spontaneamente accoppia una resa ottimale con il minore sforzo. I topi della prateria americani, ad esempio, hanno sviluppato un sistema di aerazione delle tane basato sul principio di Bernouilli: scavando due gallerie, una verticale e una obliqua, hanno tane sempre aereate, indipendentemente dalla direzione del vento. Una soluzione che potrebbero copiare gli architetti. E ancora: il muso dei delfini come forma idrodinamica per la prua di una nave, un "occhio bionico" con cui guidare aerei e automobili, preso a prestito dall'occhio dei mammiferi e un grattacielo di 13 piani ideato da due architetti di Santa Marinella: hanno copiato la piantaggine, le cue foglie sono disposte in mode tale che d'estate si riparano a vicenda dal Sole, mentre d'inverno non si fanno ombra. Francesca Predazzi

    (fonte: TUTTOSCIENZE)
     
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