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Sic Lollus.
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Prima di porre le mie domande, colgo l'occasione per annunciare l'inizio di un progetto di cui cercherò di tenervi aggiornati anche con qualeche foto: il progetto "CDTV" che sta per "Consilium De Tardigradorum Vita"
(il titolo è sbagliato poichè per errore ho messo genitivo invece che ablativo, sappiamo tutti però che il complemento di argomento si traduce con il caso ablativo retto dalla preposizione de tranne quando si tratta di un titolo o nome proprio che andrà dunque in nominativo senza alcuna proposizione)
che dal latino significa "Progetto riguardo la vita dei tardigradi". Durerà molto poichè la fase sperimentale vera e propria inizierà solo dopo aver raccolto un cospicuo numero di esemplari (dei quattro trovati, ne ho isolati due soltanto!). Consisterà in alcuni esperimenti di resistenza a temperature e particolari ambienti chimici. Ma sopratutto sarei curioso di vedere cosa succede se due tardigradi dovessero incontrarsi... tutto un mondo da scoprire domandandosi... "i tardigradi sono animaletti solitari???"
Ma per poter iniziare tale progetto è bene che impari nuove cose riguardo il microscopio e non posso che non chiedere aiuto a voi!
1) SUL MIO TAVOLINO TRASLATORE CI SONO SUL TRATTO VERTICALE E SU QUELLO TRASVERSALE DUE SCALE GRADUATE UNA SEGNATA CON IL NUMERO II, L'ALTRA CON IL NUMERO III. COSA SONO E A COSA SERVONO???
2) COME SI FA A MISURARE LE GRANDEZZE MICROMETRICHE CON IL MICROSCOPIO, CHE STRUMENTI BISOGNA USARE???
3) ATTUALMENTE IO NON ISOLO NEL VERO SENSO DEL TERMINE I TARDIGRADI MA SICCOME SONO ESSERINI "IMMORTALI"(Vi consiglio di leggere il libro "Lazzaro Spallanzani e le origini della biologia sperimentale". Spallanzani discusse molto riguardo l'anima dei tardigradi!)
IO, QUANDO NE TROVO UNO FACCIO LE SEGUENTI COSE:
A) ASCIUGO BENE L'ACQUA IN ECCESSO CHE ESCE DAL VETRINO COPRIOGGETTO
B) METTO SU DI UN LATO SOLTANTO UN PO' DI BALSAMO DEL CANADA' IN MODO DI FAR ADERIRE E TENER ATTACCATO IL VETRINO COPRIOGGETTO SOLO DA UN LATO E LASCIARE L'ALTRO LATO LIBERO PER POTER IDRATARE NUOVAMENTE L'AMBIENTE. IL PROBLEMA E' CHE RIMANGONO UN SACCO DI DIATOMEE, ALGHE E COSE SIMILI CHE NON FACILITANO LA VISTA! COME POSSO TOGLIERLE???
Per il momnento è tutto, vi ringrazio... CIAO!
Edited by Sic Lollus - 8/4/2007, 09:29. -
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Ciao, Sic Lollus e complimenti per le tue ricerche. Cercherò di rispondere alle tue domande:
1- Le scale graduate sono vere e proprie 'coordinate' e servono per stabilire l'esatta posizione di un oggetto osservato al microscopio rispetto ad un sistema di assi cartesiani (ascisse ed ordinate); infatti vedrai che ambedue originano da uno 'zero' [che altro non è che l'origine degli assi], e sono ambedue divise in millimetri. Poi, siccome un oggetto è sicuramente inferiore al millimetro, esiste [solidale alle scale già dette, un nonio, ossia un dispositivo largo circa un centimetro e che permette di sapere con esattezza in quale frazione di millimetro si trova l'oggetto osservato (p.es. tra 2,5 e 2,6 mm: basta osservare dove la suddivisione del nonio e quella dell'asta graduata coincidono, e si arriverà a stabilire la frazione di millimetro: se per esempio coincidono al numero 6, la distanza 'vera' dall'origine sarà, nell'esempio citato, 2,56 ).
2- Occorrono dei dispositivi chiamati 'micrometrici' da applicare al microscopio. Li puoi richiedere all'ottico.
3- Le operazioni che descrivi sulla conservazione dei Tardigradi vanno bene. Personalmente non allontanerei alghe, diatomee e quant'altro, perchè, insieme ai Tardigradi, costituiscono un microscopico ecosistema, di cui sia le piante inferiori che gli animali costituiscono due anelli essenziali. Io idraterei il micro-ambiente con la stessa acqua di coltura, per così dire.
Ciao e sappici dire come evolve la cosa
Triturus
Ti allego qualcosa sul Nonio.
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Il nome nonio ha origini oscure. Sembra che possano essere due, le fonti del nome:
1- E' stato inventato dal portoghese Nunez
2- Si chiama così perchè una determinata porzione di segmento è divisa in nove parti.. -
Sic Lollus.
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Grazie mille Triturus, non ho ben capito però il funzionamento del nonio... 
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Ammettiamo che l'origine ' lo zero' delle ascisse , dopo aver spostato il vetrino alla ricerca dell'oggetto, una vota trovatolo si fermi tra 2,5 mm e 2,6 mm dell'alidada delle ascisse : dobbiamo sapere qual'è il valore preciso tra l'un valore e l'altro.
Se osservi il nonio, vedrai che le delle sue nove divisioni una sola coinciderà con le divisioni dell'asta delle ascisse: ammettiamo che tale divisione del nonio sia la sesta, cioè 6. tale valore andrà aggiunto al valore più piccolo osservato (2, 5) ed il valore 'vero' sarà 2,56. Leggi bene Wikipedia,la spiegazione è fatta abbastanza bene.
N.B.: il nonio è un piccolo strumento che viene fornito insieme, ad esempio, ai 'calibri', o chiavi calibratrici. Se vai da un negozio di ferramenta e chiedi spiegazioni sul nonio di un calibro, saranno capacissimi di darti tutte le informazioni del caso
Ciao!
Triturus
Edited by triturus - 7/4/2007, 20:53. -
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Uno degli scopi findamentali del nonio annesso ai microscopi è il seguente:
POTER RITROVARE LA STESSA FIGURAZIONE DI UN VETRINO IN QUALSIASI MOMENTO, ANCHE DOPO AVER TOLTO IL VETRINO DAL MICROSCOPIO E RIPOSTO DA UN'ALTRA PARTE (infatti sorge automatica la domanda: ecco, in questo vetrino ho visto una cosa che mi interessa; se tolgo il vetrino, domani come potrò ritrovare la cosa che mi ha tanto interessato?).
Triturus. -
Sic Lollus.
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GRAZIE TRITURUS, la tua risposta è stata un più che altro un ripaso ed un controllo... incuriosito dalla stranezza di questo strumento mai sentito sono andato subito a cercarlo sul mio libro di fisica nella sezione "misurazione"... anche lì viene spiegato bene ma ti ringrazio per esserti interessato... anche perchè altrimenti avrei sempre commesso un errore che con il tuo esempio sono riuscito a capire ed evitare meglio ancora di quello del libro di testo... davvero affascinanti questi "strumentini"...
saluti nonici e buona pasqua
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Dopo la preparazione di un vetrino ci si trova ad avere un preparato che 'si secca', nel senso che l'acqua compresa tra vatrino porta- e vetrino coprioggetto evapora, ed il vetrino andrebbe riprepati. Si può, allora, avere un preparato stabile per qualche giorno adoperando la
CAMERA UMIDA.
Si prende un contenitore di plastica o di vetro, con relativo coperchio. A parte, si inumidisce bene uno stato spesso di carta (p.es.fazzolettini o tovagliette), si sgocciola e si deposita sul fondo del contenitore. Sullo strato umido si mette poi il vetrino preparato e si copre la scatola. Per uno o due giorni il preparato non si secca perchè l'atmosfera sovrassatura di acqua della scatola impedisce l'evaporazione, ed il vetrino è 'agibile' per diverso tempo. Basta avere l'accortezza di tappare bene la nostra ' Camera umida':
Ciao e saluti microscopici
Triturus. -
Sic Lollus.
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Grazie, seguirò il consiglio... a proposito, il nome è cambiato (del progetto intendo), è solo De Tardigradorum Vita, ho tolto Consilium perchè non si mette in genere... la sigla è ora DTV
CIAO, SALUTI TARDIGRADI!.
Conoscere il Microscopio e progetto "CDTV""Consilium De Tardigradorum Vitae" |
