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L'organismo umano reagisce alle infezioni e infestazioni parassitarie con varie modalità, di natura cellulare e chimica.
Protozoi: Sono circa venti i protozoi che infettano l'uomo, e di questi sono quattro che sono, quando vengono iniettati nel comparto sanguigno, veramente pericolosi, in termini si gravità e di morbilità: malaria, tripanosomi africani ed americani, e Leishmania, veicolati tutti da insetti ed inoculati nel sangue. La pericolosità dell'infezione è dovuta a varie cause, ed in particolare: diffusione a distanza tramite insetti vettori, habitat intracellulare, variazioni antigeniche, immunosoppressione. La completa resistenza alle infezioni parassitarie è cosa eccezionale e l'immunità serve a ridurre (premunizione) il numero dei parassiti.
Nel caso dei protozoi intestinali, ugualmente grave è l'amebiasi, dovuta ad Entamoeba histolytica.
Anche altri Protozoi intestinali possono provocare patologie, specialmente se il paziente è immunocompromesso od immunodeficiente (AIDS)
Elminti: Di diffusione relativamente scarsa nelle nazioni più sviluppate, rappresentano nelle alrea nazioni una causa di patogenicità ed infermità (a volte totale) molto importante. In Italia, soprattutto attorno ai laghi del Nord(e nei paesi Baltici) è endemica la presenza di una tenia, il Diphyllobotrium latum, che infetta le carni dei pesci lacustri e possono infettare l'uomo che si ciba di carni semicrude o malcotte di questi pesci. Proprio pochi giorni fa nel mio Laboratorio è venuta una donna di mezza età affetta di Riva del Garda, affetta da Botriocefalosi (così si chiama la malattia) per aver mangiato carne semicruda di pesce del Lago di Garda.
Caratteristica delle elmintiasi èla presenza di eosinofilia periferica e di un tasso alto di IgE ( dosate col RIST-test), cui fanno seguito reazioni di ipersensibilità in altri distretti anatomici come la pelle, i polmoni,fegato,la faringe, gli occhi, il tessuto cerebrale,i muscoli,ecc. A differenza di Virue e Protozoi gli Elminti non si moltiplicano nell'ospite umano e devono resistere molto bene alla risposta immune determinata dall'immunità cellulo-mediata, dalla formazione di anticorpi (immunocomplessi) , dall'attacco di mastociti e basofili.
E' un fatto misterioso che alcuni farmaci antielmintici abbiano effetti soppressivi o stimolanti sulle cellule T, sull'infiammazione e su altri elementi immunocompetenti.
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NOTE SULL'IMMUNOLOGIA DA ELMINTI:
Eosinofili: hanno tre funzioni:
fagocitosi di complessi antigene-anticorpo, modulazione dell'ipersensibilità con l'attivazione di mediatori e uccisione (in vitro) di elminti tramite IgG.
IgE: Sono prodotti per chemiotattismo positivo. Si pensa che alti livelli di IgE, bloccando i mastociti, possano prevenire allergie ai pollini, ecc.
Edited by triturus - 4/3/2007, 14:00. -
.CITAZIONEA differenza di Virue e Protozoi gli Elminti non si moltiplicano nell'ospite umano e devono resistere molto bene alla risposta immune determinata dall'immunità cellulo-mediata, dalla formazione di anticorpi (immunocomplessi) , dall'attacco di mastociti e basofili.
non sapevo questo, pensavo che anche gli elminti si riproducessero nel corpo....sono forse loro che invece si riproducono all'esterno? cioè producono uova che tramite le feci dell'ospite si diffondono nell'ambiente?. -
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Hai ragione, Tursiops, non mi sono espresso bene: intendevo dire che non si assiste, in genere, all'evoluzione in organismi adulti nell'uomo. Vero è che si può avere moltiplicazione anche altissima, sempre allo stadio larvale (vedi per esempio le larve di Nematodi, come le microfilarie). Per esempio, i Cestodi, come le Tenie, espellono proglottidi mature con le uova; gli Ossiuri depongono le uova nel peineo, ecc. Comunque hai ragione, non si può dare una regola generale, la Natura è molto varia. Ciao, ci si legge in giro. . -
.CITAZIONEPer esempio, i Cestodi, come le Tenie, espellono proglottidi mature con le uova
ecco intendevo proprio questo
grazie Triturus per le delucidazioni
Chissà a quando risale il primo contatto "parassitologo" tra uomo e patogeni. Sarebbe utile sapere se fin dai tempi più antichi l'uomo aveva già pronte le difese oppure le ha affinate man mano.
Se non erro il nostro sistema immunitario tramite le ricombinazioni delle catene VDJ hai praticamente illimitate possibilità di ricombinazioni e quindi di attuare una difesa per tutte le possibili sostanze estranee che possono entrare in contatto con l'organismo.. -
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La mancanza di scheletro o parti resistenti nei parassiti non ci permette di avere una documentazione paleontologica.
Alcuni molluschi parassiti sono stati rinvenuti sulle braccia di Crinoidi del Paleozoico; In un'ambra baltica, eocenica, fu trovata una pulce (Pulex) , priva di occhi, della stessa famiglia delle pulci ancor oggi ectoparassita di Insettivori (de Carneri, Parassitoloigia generale ed umana).
Uova di Trichuris trichiura (tricocefalo), di Ascaris lumbricoides e Taenia furono trovate nelle latrine di accampamenti romani sul limes, nel primo secolo D.C., in prossimità del Reno. Uova di Schistosoma haematobium sono state trovate in mummie egiziane del 1100 a.C. e uova di Schistosoma japonicum nel corpo di cinesi di 2000 anni fa. L'antichità della malaria è documentata dalle variazioni genetiche da essa indotte nelle popolazioni più esposte.
Per quanto riguarda la ricombinazione insita nelle catene immunoglobuliniche i Mammiferi hanno un'estesa possibiolità di difesa dagli antigeni estranei.. -
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che efficienza
Quindi a causa della mancanza di scheletro ma grazie ai piccole tracce nei reperti archeologici possiamo dire con un certo margine di sicurezza che le relazioni "parassitologiche" si perdono nella notte dei tempi.
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Sì, è proprio così. Non parliamo poi dei Protozoi, a corpo molle...Però, anche le parti meno molli,come le cisti, non sono state ancora trovate in reperti organici antichissimi.
Questo vuol dire che l'uomo ha avuto a che fare con i parassiti fin dai tempi più antichi. E come potrebbe non esserlo, se grandissima parte degli animali conduce vita parassitaria?. -
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Ho trovato un sito dove, fra l'altro si afferma (e può essere utilissimo per capire le difese organiche controi parassiti)
http://images.google.it/imgres?imgurl=http...ficial%26sa%3DN
Il sito è questo, e non è malaccio (mi sembra, perlomeno ad una prima occhiata)
immunità parassitaria
L'articolo mi sembra abbastanza scritto bene e sintetizza il ruolo del sistema immunitario nella difesa contro elminti, protozoi, virus. Consiglio di leggere questo articolo (specialmente a chi si vuole indirizzare verso la Parassitologia), ricordandosi di aprire tutte le figure, che mi sembrano fatte molto bene..
L'immunità umana verso i parassiti |
