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Rosmarino: Questo frutice molto usato in cucina prende il nome da ros marinus, dove ros non sta per rosa, come si potrebbe credere, ma per rugiada; e marinus, naturalmente, da 'marino': quindi, rosmarino starebbe per rugiada del mare.
Edited by triturus - 2/9/2007, 11:28. -
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che bello! quante cose che ci stai facendo scoprire Triturus sull'etimolgia. Lo trovo molto stimolante come topic . -
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Carta velina: sembra un nome che non abbia niente a che spartire con la Zoologia, eppure...
Velina deriva etimologicamente da vitello: Sì, proprio così.
Velina deriva dal francese velin, o oergamena finissima, che si ottiene conciando la pelle del vitello; il quale, in latino, si dice, appunto, vitulinus: da vitulinus a velina il passo è breve...
D'altra parte, si dice anche 'carta pecora' che, in origine, era la carta tratta dalla concia della pelle di agnello o pecora, per rilegare libri, miniature.... -
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senza parole! ci sono cose che non mi ero mai chiesto il perchè si chiamassero così e invece dietro ogni parola c'è sempre un motivo ben preciso . -
Overlord_SonicSnake.
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Cartapecora...l'ho già sentita O.o . -
.:pollo:..
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il rosmarino lo conoscevo, ma la carta velina porprio no...carta pecora non l'avevo mia sentita... . -
.:pollo:..
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Origano: dal latino origanu(m), greco origanon, di origine straniera. L’etimo del nome deriva dalle parole greche oros, “montagna”, e ganào, “io mi compiaccio”, allusivo ad un concetto di delizia od ornamento della montagna. . -
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Questa non la conoscevo, grazie pollo! . -
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Bisturi: deriva dal francese bistouri ma è, per così dire, una parola 'di ritorno':
In Italia il termine diventò prima bisturì o bistorino, poi bisturi. Questo coltello affilatissimo e di ottimo acciaio era forgiato, una volta, da abilissimi artigiani di Pistoia, e la lama fu detta, appunto, pistoriensis, ossia proveniente da Pistoia. La parola venne poi francesizzata in bistouri, verso il 1400.. -
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Ab ovo: si dice così di quando si suol sviscerare un concetto iniziando sin dagli antefatti più...arcaici.
Orazio, nell'Ars poetica, loda Omero per esser entrato subito, nell'Iliade, nel vivo del problema, ossia limitando la sua Ars agli ultimi giorni della guerra di Troia (Cantami o Diva del pelìde Achille/ l'ira funesta che infiniti addusse/ lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco/ generose travolse alme d'eroi/ e di cani e d'augelli orrido pasto...)
Qualche linguista pensa di far originare l'espressione 'ab ovo' all'inizio delle Satire, sempre di Orazio, che così recita:
'Ab ovo usque ad mala...' (dall'uovo fino alle mele, riferito all'usanza, nei festini, di incominciare dalle uova per finire con la frutta).
Ed ecco che anche l'uovo ci spiega qualcosa anche della nostra letteratura, e non solo dell'Embriologia.... -
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Interessante, tante cose non le conoscevo sull'etimologia . -
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Prezzemolo: dal latino petroselinum, o sedano delle pietre (deriva dal greco selina, sedano).
La città siciliana Selinunte prende il proprio nome proprio da questa pianta, e la parola significa qualcosa come sedano selvatico.
Il nome di Petrosino, mitica figura dei libri gialli che ricorda la lotta di un eroico poliziotto nell'America degli anni Venti-Trenta (quella dei primi gangsters italo-americani), prende il nome da questa pianta.
Quando si dice un semplice nome di una umile pianta...
Edited by triturus - 2/9/2007, 11:29. -
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In Biologia è usato il termine Cisti, per indicare lo stadio di resistenza alle avversità ambientali di un dato organismo: la Parassitologia ci offre molti esempi di 'cisti', per esempio quelle protozoarie; ma anche, la Biologia Generale, la Sistematica zoologica e botanica, ecc. Cisti sta quindi ad indicare una formazione delimitata, protetta, autosufficiente.
Il termine trae origine dal greco antico 'kystòs': nell'antica età del bronzo (circa 3000 anni a.C.), la civiltà dell'Egeo si circoscriveva alla terraferma della penisola greca, a Creta e nelle Cicladi: per l'appunto in queste isole furono scoperti tumuli circolari nelle camere funerarie,le cui pietre allineate che lo delimitavano disegnavano, appunto, aree circoscritte cui fu dato il nome di kystos. Per estensione di concetto, il nome fu adottato per indicare particolari strutture biologiche chiuse.
(Cisti di Protozoi)
Dal latino trae origine, invece, il termine cellula adoperato per la prima volta dal botanico inglese Robert Hooke per nominare gli spazi vuoti (piccole celle, ossia cellule) che vedeva al microscopio in sezioni sottili di legno.
(cellule di sughero viste al microscopio da Robert Hooke). -
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Salice: questo bell'albero, di cui conosciamo varie specie (ad es. il Salice piangente) prende il suo nome dal latino Salice (gen.salicem), derivato dal greco elike. Sembra che ambedue le forme siano modulate sul sanscrito 'saras' (acqua).
Sempre in sanscrito 'sarit' vuol dire fiume e sarami 'io scorro'. Tutte forme che richiamano all'acqua ed al suo scorrere. Infatti il salice, in particolare la specie salicone (di cui abbiamo, in questo Forum, ottime fotografie fatte dal nostro Tursiops), vivono in zone lambite dai fiumi o, comunque, vicine ad esso.
Gli antichi Romani lo chiamavano, anche, vimen (genitivo: viminis), per la facilità dei suoi rami a piegarsi.
Salice bianco
Salice piangente
Salice rosso, vicino ai greti dei fiumi.
Saluti botanici
Triturus. -
Comy.
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CITAZIONEcellule di sughero viste al microscopio da Robert Hooke
non si tratta propriamente solo delle pareti cellulari?
il salice è nominato anche nelle bucoliche (se non erro..lontani ricordi )...
da lui deriva anche il nome dell'acido salicilico che insieme a quello acetico formano l'asprina (acido acetilsalicilico).