DNA a più eliche

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  1. Fausto Intilla
     
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    Articolo: http://www.disinformazione.it/evoluzionedna.htm

    BREVE COMMENTO ALL'ARTICOLO:

    Si consideri inizialmente questo:
    Agli inizi degli anni 60 è stato dimostrato che l'informazione genetica per poter essere espressa deve passare:
    a) dal DNA all'RNA attraverso il processo di sintesi dell'RNA o trascrizione.
    b)dall'RNA alla proteina attraverso il processo di sintesi proteica o traduzione

    Stando al dogma centrale della genetica molecolare,l'RNA può ricevere l'informazione solo dal DNA e le proteine che "emergono" dal processo di traduzione,solo dall'mRNA.Il DNA invece può ricevere la sua informazione genetica solo da una precedente molecola di DNA (solo in alcuni casi questo dogma non è rispettato,ma possiamo anche tralasciare in questo contesto tale dettaglio).Prendendo come esempio i procarioti,si consideri che la RNA polimerasi deve poter riconoscere dei segnali di inizio e di termine della trascrizione e polimerizzare i ribonucleotidi esattamente come dettato dalle sequenze dei nucleotidi dello "stampo".
    La copiatura fedele è un fatto essenziale in quanto nella cellula non sono presenti sistemi che possono correggere eventuali errori di trascrizione.
    Fatta questa premessa,andiamo avanti...

    È vero (nessuno ormai ne dubita)che la doppia elica può assumere conformazioni differenti (ad esempio,la forma "B",che trova le sue basi nel modello del DNA di Watson e Crick,o la forma "Z",ma ve ne sono molte altre).La sequenza delle basi sembra svolgere un ruolo importante per la determinazione del tipo di conformazione che il DNA può assumere.In ogni caso si sa ancora poco sul ruolo delle diverse forme del DNA.Il processo di replicazione richiede anzitutto un parziale svolgimento e separazione dei due filamenti della doppia elica in modo che questi possano fare da "stampo" per i filamenti complementari.Come questo avvenga è poco noto,anche se sono state identificate alcune proteine che sono certamente coinvolte in questa importante fase del processo.
    Ciò che si evince da tutte queste considerazioni,è l'estrema complessità che caratterizza tutti i processi di trascrizione e traduzione (sia per gli eucarioti che per i procarioti),forse già al limite dell'accettabile.Ipotizzando quindi una sorta di DNA che sia costituito da tre o più eliche (ovvero un DNA ancora più complesso dell'attuale),dovremmo anche tenere in considerazione quindi, che la conseguente complessità relativa ai processi di trascrizione-traduzione,raggiungerebbe sicuramente dei livelli insostenibili;portando così l'organismo in questione (più che ad un'evoluzione psico-fisiologica),ad un inevitabile "collasso" (sotto qualsiasi punto di vista).

    Fausto Intilla (Inventore-divulgatore scientifico)www.oloscience.com
     
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    Interessante il punto di vista del dottore che risponde alle domande poste nell'articolo linkato dal caro Fausto Intilla (che ringrazio come al solito per tutte le cose davvero interessanti che ci scrive :) ).
    Mi sembra strano che possano verificarsi mutazioni genetiche anche da adulto, mi spiego: un conto è una mutazione genetica in qualche parte del corpo, questo avvenimento direi che è "normale", ma di tutt'altro avviso è una serie di mutazioni che coinvolgono tutte le cellule perchè se non ho capito male questo DNA a più eliche dovrebbe essere presente in tutte le cellule dell'organismo. Per far ciò quindi occorrerebbe una o più mutazioni germinali, che avvengono cioè a carico dei gameti e che quindi tramsettono i nuovi caratteri a tutte le cellule della prole.
    Sappiamo quanto sia delicato e complicato il processo di trascrizione e traduzione del DNA e bisogna tener conto anche che in noi eucarioti esistono sistemi di riparazione davvero efficienti.
    Personalmente mi sembra troppo breve il salto generazionale che come cita l'articolo sarebbe di 5-20 anni.
    Per ricredermi del mio punto di vista avrei bisogno di dati che dimostrino l'effettiva esistenza di questo DNA a più eliche.
    Dalla biologia molecolare ricordo che la forma a doppia elica è la più stabile sia in termini di struttura che di energia libera (delta G).
    L'articolo parla anche di chakra e di energia e secondo me i tempi non sono ancora maturi per mischiare insieme Scienza e dottrine spirituali (attenzione, con questo non voglio declinare le ultime anzi devo ammettere che stimolano il mio interesse e sono convinto che in noi c'è una sorta di energia vitale dalle immani potenzialità).

    In conclusione quindi mi trovo d'accordo con il punto di vista di Fausto ovvero:
    CITAZIONE
    dovremmo anche tenere in considerazione quindi, che la conseguente complessità relativa ai processi di trascrizione-traduzione,raggiungerebbe sicuramente dei livelli insostenibili;portando così l'organismo in questione (più che ad un'evoluzione psico-fisiologica),ad un inevitabile "collasso" (sotto qualsiasi punto di vista).

    :)
     
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1 replies since 13/12/2006, 20:54   329 views
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