Gli anti-infiammatori proteggono dal cancro del seno?

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    30.01.2006

    Gli anti-infiammatori proteggono dal cancro del seno?
    Lo studio è stato condotto su 972 soggetti


    L’uso regolare di alcuni anti-infiammatori, gli inibitori della ciclossigenasi-2 (COX-2), ridurrebbe significativamente il rischio di cancro al seno. Da uno studio pubblicato oggi online sulla rivista BMC Cancer, risulta che l'assunzione quotidiana di inibitori della COX-2 – ivi inclusi i farmaci che tempo addiettro erano stati travolti dalle polemiche per i loro i loro possibili gravi effetti colleaterali a livello cardiovascolare, il celecoxib e il rofecoxib – è associato a una diminuzione media del 71 per cento del rischio di questo tipo di tumore.
    In particolare, una dose giornaliera di 200 mg di celecoxib ridurrebbe il rischio dell’83 per cento, una dose giornaliera di 25 mg di rofecoxib lo ridurrebbe invece del 64%. L’uso regolare di inibitori non selettivi della COX-2 – come l’acido acetilsalicilico (325 mg), l’ibuprofen (200 mg) o il naprossene sodico (250 mg) – sortirebbe anch’esso una diminuzione del rischio, ma meno marcata rispetto agli inibitori selettivi della COX-2. Non sarebbe stato invece evidenziato alcun effetto protettivo da parte del paracetamolo.
    Alcuni ricercatori, come Raymond DuBois della Vanderbilt University, sottolineano però che è presto per trarre conclusioni definitive, dato che lo studio – che ha confrontato i dati relativi a 323 pazienti affette da tumore con quelli di 649 soggetti di controllo – avrebbe una base statistica ancora insufficiente.


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