DNA ed evoluzione

E' invece certo che l'intervento di virus (come il mitocondrio) hanno gestito il cambiamento genetico delle forme di vita, non una volta bensì più volte.

Ogni cellula è una vera e propria centrale che riceve, elabora e trasmette informazioni su varie frequenze, con notevoli differenze di pressioni. Inoltre ognuno degli organelli dentro la cellula, chiamati mitocondri è specializzato ad estrarre energia in un modo che farebbe impazzire di invidia ogni fisico. Infatti, in ogni momento della sua esistenza, un mitocondrio è occupato a togliere elettroni agli atomi e ad ossidarli. In questo modo i mitocondri producono circa l'80% dell'energia che serve ad un organismo, come quello di un Uomo, e sintetizzano tutti i maggiori antiossidanti specifici, per mantenere cuore, fegato, polmoni, spermi, ecc., nelle loro migliori condizioni, per un determinato periodo di tempo. Si scoprì che anche i vegetali hanno queste cellule nelle cellule e, per la loro peculiarità di sintetizzare la clorofilla, dalla diretta stimolazione dei raggi luminosi (o meglio sotto la pressione imposta dalle varie frequenze delle radiazioni che formano lo spettro della luce) furono chiamati cloroplasti. Le successive ricerche dettero dei risultati sorprendenti: senza queste cellule, sia i vegetali, sia gli animali, per esistere, sarebbero stati costretti ad avere un sistema generatore di energia molto diverso e quindi, animali e vegetali, sarebbero stati molto diversi. Per esempio, l'Uomo, senza i mitocondri che sfruttano il glicogeno, (zucchero) dovrebbe sfruttare le energie accumulate con i grassi però ciò lo porterebbe ad un peso medio di circa 30 kg in più. Ma il problema, non sarebbe tanto nel peso (100/120 kg di media, com'era il Neanderthal) quanto nel fatto di mantenerlo costante nell'arco della giornata e di mantenere l'organismo intero efficente per un certo numero di anni, nutrendosi di grassi. Inoltre, sarebbe un uomo che oggi diremmo "handicappato" perchè, una volta esaurite le sue energie, avrebbe bisogno di più tempo per ricostituirle. E qui troviamo un'ulteriore coincidenza.

In sintesi, il mitocondrio è vivo e si comporta autonomamente dal resto dell'organismo, detiene un suo proprio DNA e si auto-produce enzimi e varii tipi di RNA, indipendentemente dall'organismo abitato. Un altro enigma per la Scienza, consiste nel fatto che, nel momento della fecondazione sia animale sia vegetale, i mitocondri femminili "avvelenano" quelli maschili, così che passano in eredità al nascituro solo i mitocondri materni. Da questa caratteristica essi hanno mantenuto delle parti genetiche originali, ancestrali e si è potuto stabilire che hanno circa 1.200 milioni di anni. (nda. ma non è detto) La cosa però che tormenta oggi i biologi e i genetisti, è il fatto che, questa pseudo-cellula, non ha niente di animale e niente di vegetale ma è una via di mezzo fra un batterio, un virus e un archeo. Per coincidenza, il nome assegnato al mito-condrio significa: "Sfera mitica o leggendaria" o anche "Credenza della Sfera". Ma c'è un significato etimologico che io ritengo più appropriato e più interessante: "Illusione della Sfera". .

Ogni organismo cerca l'aiuto e cerca di evolversi e perciò anche se il batterio che ora è il mitocondrio era autosufficiente, unendosi è certo migliorato. Non è quello a cui ogni essere mira?