Privazione sensoriale e plasticità cerebrale

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    BIOLOGO TEORETICO

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    22.07.2005

    Privazione sensoriale e plasticità cerebrale
    La carenza di stimoli influisce sulle connessioni nervose del cervello



    In uno studio pubblicato sul numero del 14 luglio della rivista “Nature”, alcuni scienziati della Scuola di Medicina dell’Università di New York rivelano il ruolo importante delle prime esperienze nello sviluppo neuronale e nella plasticità cerebrale. I ricercatori hanno scoperto che la privazione sensoriale impedisce nei topi la sostanziale perdita di sinapsi che di solito si verifica durante la crescita. Gli effetti sarebbero maggiormente pronunciati nel periodo che va dalla prima adolescenza all’età adulta. Le sinapsi sono i collegamenti fra i neuroni attraverso cui viaggiano le informazioni.
    Il neurofisiologo Wen-Biao Gan e colleghi hanno scattato immagini della plasticità cerebrale - la capacità del cervello di adattarsi rapidamente alle nuove circostanze - e hanno cominciato a svelarne le dinamiche. Gli scienziati sono riusciti a trovare prove visibili dell’effetto della privazione sensoriale.
    È risaputo che un bambino, mentre cresce, apprende facilmente molte cose. “Quello che è meno noto - spiega Gan - è che durante l’infanzia fino alla pubertà, nel cervello umano così come in quello delle scimmie e dei topi si osserva una sostanziale perdita di connessioni neuronali”. Sembra quasi che, per apprendere, il cervello debba perdere qualcosa. Secondo Gan, questa perdita potrebbe costituire il processo fondamentale alla base dello sviluppo e della plasticità del cervello.
    Gan e colleghi hanno usato una sofisticata tecnologia (microscopia con fluorescenza a due fotoni) per osservare le spine dendritiche degli animali. Poiché i topi usano i propri baffi per esplorare l’ambiente circostante, gli scienziati hanno alterato la loro esperienza tagliandogli i baffi per due settimane. Il confronto con topi normali ha rivelato che nei topi adulti la perdita dei baffi non aveva un effetto significativo sulla perdita di dendriti. Nei topi giovani, invece, la privazione sensoriale risulta avere un forte impatto, di lunga durata e forse permanente, sull’esperienza.


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  2. Foster83
     
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    Se uno quindi non ha stimoli diventa come più "stupido"?
     
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1 replies since 22/7/2005, 18:40   162 views
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