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24.04.2005
Ibernazione su richiesta
La tecnica consente di ridurre il bisogno di ossigeno in un organismo
Gli scienziati del Fred Hutchinson Cancer Research Center hanno per la prima volta indotto uno stato di ibernazione metabolica reversibile nei topi. Questo traguardo, che molti hanno battezzato "ibernazione su richiesta", potrebbe condurre verso nuovi trattamenti contro il cancro e metodi per prevenire le lesioni e la morte derivanti da una rifornimento insufficiente di sangue agli organi e ai tessuti.
"Siamo riusciti, in pratica, a convertire temporaneamente i topi da creature a sangue caldo ad animali a sangue freddo, - spiega Mark Roth, principale autore dello studio - esattamente la stessa cosa che avviene in natura quando i mammiferi si ibernano". I risultati della ricerca sono stati descritti sul numero del 22 aprile della rivista "Science".
"Riteniamo - continua Roth - che si tratti di una capacità latente posseduta da tutti i mammiferi, potenzialmente anche dagli esseri umani. Stiamo soltanto provando a controllarla, ad attivarla e a disattivarla". Nello stato di ibernazione, l'attività cellulare rallenta fino quasi a fermarsi, cosa che riduce notevolmente la necessità di ossigeno dell'organismo. Se questa inattività metabolica temporanea - e la conseguente indipendenza dall'ossigeno - potesse essere riprodotta anche negli esseri umani, consentirebbe di guadagnare tempo per i pazienti malati in attesa di un trapianto o di un'operazione. Fra le applicazioni cliniche dell'ibernazione indotta ci potrebbe essere il trattamento di gravi emorragie, ipotermie, arresti cardiaci e ictus.
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FISIOLOGIA
Metti a nanna il topo
I ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Reasearch Center sono riusciti a indurre in un topo uno stato reversibile di ibernazione metabolica, raffreddandolo come accade naturalmente quando un mammifero va in letargo. "Pensiamo che questa sia una abilità latente di tutti i mammiferi", spiega Mark Roth, a capo della ricerca che verrà pubblicata sul prossimo numero di Science, e che spera di cominciare i test sugli esseri umani entro 5 anni. I ricercatori sono riusciti a ibernare il topolino facendogli respirare dell'aria contenente 80 parti per milione di solfuro di di idrogeno, un agente normalmente prodotto dal nostro organismo e che si pensa regoli il metabolismo. Questi agenti assomigliano a livello molecolare all'ossigeno e quindi si legano ai suoi siti recettori. In questo modo l'organismo va in carenza d'ossigeno e si "auto-sospende" fino a che l'esposizione a ossigeno non lo risveglia e lo riporta alla normalità, senza danni permanenti. Nell'ibernazione l'attività cellulare è quasi paralizzata e si riduce drasticamente il bisogno d'ossigeno dell'organismo; se si potesse indurre a comando questo stato nell'essere umano le applicazioni sarebbero estremamente interessanti, per esempio nei trattamenti per il cancro. Infatti la dipendenza da ossigeno delle cellule sane fa sì che, sotto le radiazioni, esse muoiano più facilmente delle cellule cancerogene che invece non dipendono dall'ossigeno. La distruttività della chemioterapia sarebbe estremamente mitigata se si inducesse uno stato in cui le cellule non necessitano ossigeno, e così si potrebbe potenziare l'irradiamento uccidendo più cellule tumorali e meno tessuti sani. Inoltre permetterebbe agli organi da trapianto di conservarsi più a lungo prima dell'intervento. (m.d.b.)
(fonte: GALILEONET). -
Foster83.
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Bello però.... può essere una via per curare i tumori e gli ictus... fai addormentare le cellule e le fai risvegliare quando le puoi curare , in modo tale da poter così intervenire immediatamente. Potrebbe andar ebene anche per gente scomoda: la fai sparir eper un po' di anni.. 
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