L'APOPTOSI

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    BIOLOGO TEORETICO

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    L'apoptosi, un pathway cellulare molto importante nello studio e nella progettazione di nuovi farmaci antitumorali. Ma che cos'è l'apoptosi e perchè la cellula "sceglie" questa via...

    L’APOPTOSI (a cura di Stefano Salvioli)

    Fino all’inizio degli anni Sessanta si riteneva, in base agli studi di Alexis Carrel, che le cellule fossero entità immortali e che la loro morte fosse un evento patologico legato a grossolane perturbazioni dell’omeostasi, quali ipossia, ischemia, ipertermia o avvelenamento da tossine, che portavano alla necrosi di vaste porzioni del tessuto colpito. La morte cellulare appariva quindi come un fenomeno non fisiologico e dannoso per l’organismo. Le successive esperienze di Leonard Hayflick dimostrarono invece che le colture in vitro non si mantenevano indefinitamente, ma si esaurivano spontaneamente dopo un certo numero di duplicazioni. Apparve chiaro, dunque, che le cellule invecchiavano e morivano fisiologicamente. Nel 1965 John Kerr, studiando i diversi quadri di morte cellulare che si verificavano negli epatociti, descrisse un nuovo tipo di morte con caratteristiche diverse da quelle della necrosi (1). Nel 1972 lo stesso Kerr e Searle proposero per esso il nome di apoptosi (2), dal termine greco col quale si indica la caduta delle foglie dagli alberi o dei petali dai fiori.

    Nel 1920 Freud ipotizzava l’esistenza della pulsione di morte, un istinto della materia vivente a tornare allo stato inorganico che, a suo modo di vedere, avrebbe agito come primum movens di ogni azione degli organismi viventi. Il fatto che, sessant’anni più tardi, si sia scoperto, all’interno di ogni singola cellula, un programma genetico il cui risultato ultimo è un suicidio cellulare che si realizza nelle forme dell’apoptosi, torna a proporre, in maniera più aggiornata, la vecchia teoria freudiana della pulsione verso la morte degli esseri viventi. Questo programma infatti è presente praticamente nel codice genetico di tutti gli eucarioti multicellulari (3, 4). Tuttavia, come vedremo, l’apoptosi ha un significato biologico che si discosta alquanto dalla mera cupio dissolvi freudiana.

    Fin dal suo apparire, lo studio della morte cellulare ha suscitato un crescente interesse negli scienziati che, nel corso degli anni, ne hanno definito le caratteristiche morfologiche e biochimiche, mentre molto resta ancora da scoprire dei meccanismi genetici che la regolano.

    1.1 Aspetti morfologici

    A differenza della cellula necrotica, quella apoptotica perde rapidamente volume condensandosi, si stacca dalle cellule vicine perdendo altresì le specializzazioni di membrana ed esponendo componenti, normalmente nascosti o poco espressi, della membrana plasmatica. Questi vengono riconosciuti dalle cellule vicine, che operano la fagocitosi della cellula morente. L’organizzazione interna è mantenuta, almeno nelle fasi precoci del processo, mentre a livello nucleare si osserva la disgregazione del/i nucleolo/i, il taglio della lamina, la condensazione e il taglio della cromatina in frammenti di 180-200 paia di basi o multipli interi di questi numeri, lunghezza che corrisponde a quella dei tratti di DNA internucleosomale. Granuli compatti di cromatina degradata si spostano verso la periferia del nucleo, formando spesso una caratteristica figura a mezzaluna. Frammenti discreti di materiale nucleare raggiungono in seguito la membrana plasmatica, dove vengono circondati da evaginazioni della membrana stessa che conferiscono alla cellula un aspetto a bolle (blebbing). Queste blebs si staccano dal corpo cellulare trascinando con sé parte del citoplasma e del materiale nucleare, dando origine ai cosiddetti corpi apoptotici che vengono fagocitati dalle cellule vicine. Dato che non si ha versamento di contenuto citosolico nell’ambiente, non ha origine alcun processo flogistico secondario. Tutto il processo non dura che una-due ore e colpisce solamente alcune cellule all’interno di un tessuto, rendendone così difficoltosa l’identificazione (5,6).

    1.2 Significato biologico

    La sequenza stereotipata di eventi molecolari, biochimici e morfologici dell’apoptosi richiede una regolazione molto fine, talvolta accompagnata da espressione genica e sintesi proteica (6, 7, 8), nonchè un alto consumo di energia che ha portato fin dall’inizio a pensare che si trattasse di una forma di morte cellulare programmata (Programmed Cell Death, PCD), diretta in tutto o in parte dalla cellula apoptotica stessa. La scoperta di numerosi geni, tra cui alcuni proto-oncogeni come c-jun, c-fos, c-myc, c-myb (9, 10), coinvolti a diverso titolo in questo processo, ha confermato tale ipotesi. In effetti, la morte cellulare per apoptosi è parte integrante dello sviluppo embrionale e fetale dell’organismo e dell’omeostasi tissutale dell’adulto.

    Nell’uomo, processi apoptotici sono coinvolti in:

    - sviluppo embrionale (11)

    - sviluppo del sistema nervoso centrale (12)

    - atrofia tissutale endocrino-dipendente (13)

    - turn-over cellulare (14, 15)

    - selezione timica (16, 17)

    - uccisione del bersaglio nelle reazioni di citotossicità (18)

    - spegnimento delle risposte immunitarie (18)

    Anche in numerosi processi patologici, quali, ad esempio, infezioni virali (AIDS)(19), tumori (20, 21) e malattie autoimmuni (18, 22), una deregolazione dell’apoptosi può essere la base (o una delle cause) della patogenesi della malattia.



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  2. Foster83
     
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    Infatti l'avevo studiato anch'io: la cellula si frammenta in vescicole innocue che poi vengono fagocitate da quelle vicine. Le vescicole presentano sulla mrembrana dell e etichette (non mi ricordo come si chiamino) che permettono il riconoscimento da parte di altre cellule delle vescicole e la loro fagocitosi. In questo modo evitano l'infiammazione provocata invece dalla cellula necrotica che espelle tutto il contenuto.
    Conoscere l'apoptosi è molto importante sia per prevenirla (in caso d'infarto od ictus limitare la distruzione del tessuto), sia per aumentarla (per distrugger eun tumore ad esempio).
     
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1 replies since 26/2/2005, 22:26   1384 views
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