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- pianura alluvionale del Mugello (Firenze).
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Il Ginepro (Juniperus communis)è veramente un albero da lodare per le sue straordinarie proprietà e per la sua bellezza. Può crescere ad alberello o a massa cespugliosa, ed in Italia è pressochè ubiquitario. Ha le foglie rigide e pungenti. I frutti, chiamati galbuli, sono sferici, con un diametro di mezzo centimetro, e di un bel colore blu-violetto che diventa più scuro con la maturazione.Si comporta come pianta pioniera, nel senso che consolida i suoli incoerenti: le foglie, cadute sul suolo, formano un humus su cui attecchiscono piante, anche alpine, che possono resistere al gelo. Il tronco è usato per dare traversine ferroviarie. Le bacche contengono zuccheri, acidi vari, canfora, juniperolo. Sono frutti balsamici e diuretici e vengono adoperati contro i reumatismi e le affezioni respiratorie. Servono per preparare birre, bitter e acqueviti (gin). Un ottimo vino (l'ho provato ed è strepitoso , oltre che essere una novità): mettere in due litri di vino bianco due manciate di bacche pestate finemente e la buccia di un limone. Conservare al buio e, ogni tanto, capovolgere per mischiare. Dopo un mese, filtrate e avrete un vino aromatizzato ottimo . I nostri contadini combattono l'arsura mettendo in bocca due o tre bacche e masticando.
Saluti Triturus
Ah!, dimenticavo: volete delle patate fritte diverse dal solito e con un leggero gusto dolciastro? Mettete a friggere, insieme alle patate, qualche bacca di ginepro (6 o 7, a seconda dei gusti). Avrete delle patate fritte un po' diverse dal solito
Saluti culinari
Triturus
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