Creata pecora con 15% di cellule umane

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    Usa.

    Creata pecora con 15% di cellule umane


    Per la prima volta al mondo e' stata creata in laboratorio una pecora con il 15% di cellule. La 'chimera' sarebbe nata nell'universita' del Nevada, ad opera dei ricercatori guidati da Esmail Zanjani, che ne ha dato notizia con un'intervista al quotidiano inglese The Mail on Sunday.
    Al momento la ricerca non e' stata pubblicata su riviste scientifiche.
    L'obiettivo di questo tipo di studi e' creare animali con organi umani da poter utilizzare nei trapianti.
    La tecnica utilizzata prevede l'iniezione di cellule staminali prelevate dal midollo di un donatore umano nel peritoneo di un feto di pecora. L'agnello che ne risulta ha una percentuale di tessuti di tipo umano, e nelle intenzioni degli scienziati un giorno organi come fegato, cuore, polmoni dovrebbero essere pronti per essere trapiantati senza nessun pericolo di rigetto.
    Gia' nel 2003 Zanjani, che parlera' degli ultimi sviluppi delle sue scoperte questa sera durante un programma dell'emittente televisiva Channel 4, aveva annunciato di essere riuscito a creare una pecora il cui fegato aveva il 7% di materiale umano.
    Questo tipo di ricerca sta destando molto interesse, al punto che anche in Inghilterra alcuni gruppi di ricerca hanno chiesto l'autorizzazione a poter lavorare sugli animali-chimera. Di pari passo, pero' crescono anche le polemiche dal punto di vista etico e scientifico.
    Secondo alcuni scienziati un trapianto di organi ottenuti in questo modo potrebbe trasmettere all'uomo alcuni virus che negli animali sono 'silenziosi' o poco pericolosi.

    COMMENTI

    Secondo Giuseppe Novelli, direttore del laboratorio di Genetica Medica dell'universita' Tor Vergata di Roma, le ricerche di Esmail Zanjani sono molto importanti, ma il traguardo di ottenere organi trapiantabili negli uomini e' ancora lontano.
    'Questo tipo di studi sulle staminali e' diffuso, ma nessuno e' mai arrivato a percentuali cosi' alte - spiega Novelli - nei topi ad esempio abbiamo ottenuto al massimo il 2%, anche perche' l'organismo ospite 'rifiuta' buona parte delle cellule iniettate. Questi studi sono utili perche' ancora non sappiamo molto ne' del meccanismo con cui si differenziano le staminali, ne' quali siano gli organi in cui sono maggiormente efficaci'.
    Le terapie a base di cellule staminali sono molto promettenti, ma ancora molta strada rimane da fare: 'Non sappiamo ancora ne' dove metterle ne' in che quantita' - conferma Novelli - fino a questo momento non ci sono cure per nessuna malattia che coinvolgano queste cellule, a parte qualche patologia del sangue. Ricerche come questa sono molto utili, anche perche' le pecore a differenza dei topi sviluppano organi grandi, facili da studiare'.
    Per avere organi trapiantabili nell'uomo bisognera' aspettare pero', secondo il genetista, ancora diversi anni: 'Il fatto di avere organi con una percentuale di cellule umane dovrebbe ridurre il rischio di rigetto - sostiene Novelli - ma non bisogna dimenticare che si tratterebbe pur sempre di trapianti da animali. Il rischio di 'trasportare' all'uomo virus ancora sconosciuti e' grande, e bisogna valutarlo con attenzione'.

    "Occorre impedire l'arrivo sulle tavole di piante o animali con geni umani come il riso autorizzato da parte del dipartimento all'agricoltura degli Stati Uniti e la pecora creata per la prima volta nell'Universita' del Nevada". E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare la notizia pubblicata dal quotidiano inglese "The mail on sunday".
    Si tratta di un annuncio che -sottolinea la Coldiretti- segue da vicino quello del via libera delle autorita' americane alla produzione sperimentale del primo esemplare di pianta di riso contenente geni provenienti dall'uomo. Il dipartimento all'agricoltura degli Stati Uniti della coltivazione di 1215 ettari di terreno nel Kansas (Usa) del riso con i geni umani, realizzato da una compagnia biotecnologica californiana denominata Ventria. L'obiettivo in questo caso e' quello di combattere la diarrea infantile, anche se dal mondo scientifico- sottolinea la Coldiretti- emergono forti preoccupazioni per i rischi di contaminazioni delle produzioni tradizionali e per il fatto che l'inquinamento della catena alimentare possa provocare reazioni allergiche alle persone sensibili a certi tipi di proteine.
    Di fronte alle nuove sperimentazioni, dalle clonazioni ai cibi con i geni umani, con la globalizzazione degli scambi alimentari, servono- afferma la Coldiretti- misure strutturali per impedire che questi prodotti o loro derivati finiscano sulle tavole dei consumatori inconsapevoli. La trasparenza deve essere garantita con l'obbligo di indicare la provenienza in etichetta per favorire i controlli, consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli, soprattutto dopo che gli Usa si stanno preparando a utilizzare prodotti provenienti da animali clonati come carne, latte e formaggi che non dovranno essere distinti dagli altri con etichette particolari e potrebbero quindi varcare le frontiere senza alcuna informazione. I consumatori italiani ed europei- precisa la Coldiretti- non sembrano interessati ai "parenti" piu' o meno stretti della pecora Dolly alcuni dei quali sono stati ottenuti con la sperimentazione anche in Italia come il toro Galileo, la cavalla Prometea e anche un muflone selvatico. Per evitare che dopo il via libera statunitense arrivino, senza saperlo, sulle tavole dei cittadini europei prodotti derivanti da animali clonati o da chimere importati dagli Stati Uniti occorre introdurre immediatamente- continua la Coldiretti- l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti come e' gia' stato fatto per la carne bovina e per quella di pollo, ma non ancora per quella di maiale o per i formaggi.

    "Molto meglio usare le cellule staminali umane come 'fabbrica' di organi da trapiantare, che non dare vita a esperimenti sgangherati, creando animali in cui inserire cellule umane. Sperando poi di ottenere organi in grado di non creare problemi ai trapiantati". Cosi' Edoardo Boncinelli, professore di genetica all'universita' Vita-Salute San Raffaele di Milano.
    "L'esperimento condotto dai ricercatori dell'universita' del Nevada mi sembra un po' sgangherato e avventuroso. Personalmente - spiega Boncinelli all'ADNKRONOS SALUTE - non ho mai visto di buon occhio gli xenotrapianti. E quella tentata dagli scienziati Usa mi sembra una strada cieca. Molto meglio sarebbe poter puntare sull'uso di cellule staminali per creare organi di ricambio.
    Senza troppi limiti. Tanto piu' che si possono utilizzare sia le staminali adulte che quelle da liquido amniotico recentemente scoperte e quelle embrionali".

    (fonte: http://staminali.aduc.it )
     
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  2. Foster83
     
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    Infatti, per me ha ragione chi dice che è meglio produrle in laboratorio e poi trapiantarle. Non mi piace l'idea di creare animali ad hoc perchè non so quanto durino e soprattutto se i trapianti funzionano.
     
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  3. .:pollo:.
     
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    una domanda: ma mangiare questi animali con una parte di cellule umane, non è come una sorta di cannibalismo?
     
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  4. forumbiotech
     
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    CITAZIONE (.:pollo:. @ 3/7/2007, 09:17)
    una domanda: ma mangiare questi animali con una parte di cellule umane, non è come una sorta di cannibalismo?

    bhè pollo, è vero, effettivamente a questa cosa non ci si pensa...
    mah lascio a voi la risposta.. :dunno.gif:
     
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    ottima osservazione .:pollo:. , non ci avevo pensato neanche io, questa è materia proprio per coloro che si occupano di (bio)etica.
    Ad ogni modo la notizia riporta che la pecora sarà sacrificata solo per il trapianto di organi.
    Ad ogni modo io mi chiedo: con la possibilità meravigliosa delle cellule staminali, perchè la Ricerca non si incentra di più sul riparare gli organi (e crearli) con le staminali piuttosto che utilizzare animali, secondo me in quest'ultimo caso si ha poco margine di sicurezza.
     
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  6. .:pollo:.
     
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    beh, io sono convinto che se si va avanti di questo passo arriveremo ad un punto come nel film the island, che parla di un isola dove vengono creati cloni dei personaggi più ricchi e famosi(cioè quelli che se lo possono permettere) da utilizzare come una sorta di ricambio, credo che semplicemente l'essere umano si diverta troppo a fare Dio in certi campi..
     
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    Mi auguro vivamente che non accada mai una cosa del genere. io confido molto nella Natura e sono anche credente e personalmente penso che oltre un certo limitel'uomo non potrà mai arrivare (solamente nei film può farlo).

    [MODE OFF TOPIC = ON] diciamo che sarebbe molto meglio clonare un po di modelle, è sempre bello per gli occhi ammirarle in giro per Milano :D [MODE OFF TOPIC = OFF]
     
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  8. .:pollo:.
     
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    CITAZIONE (Tursiops @ 3/7/2007, 21:09)
    penso che oltre un certo limitel'uomo non potrà mai arrivare (solamente nei film può farlo).

    anch'io spero non accada mai una cosa del genere ma io dico mai dire mai quando si sta parlando delle scoperte che potrebbe fare l'uomo, infatti se si orna indietro diciamo di una 40ina di anni quello che abbiamo oggi è più o meno fantascienza...
    CITAZIONE (Tursiops @ 3/7/2007, 21:09)
    [MODE OFF TOPIC = ON] diciamo che sarebbe molto meglio clonare un po di modelle, è sempre bello per gli occhi ammirarle in giro per Milano :D [MODE OFF TOPIC = OFF]

    QUOTO :D
    :clapping.gif: :b04.gif:
     
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  9. forumbiotech
     
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    eh già ahahha
     
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  10. M111
     
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    La ricerca che auspichi Tursiops sta solo facendo i primi piccoli passi, anche in Italia...e questa è una notizia del 2002, non so gli attuali sviluppi.
    http://www.ministerosalute.it/dettaglio/de...News.jsp?id=251

    Se poi però pensiamo ai film...bhè, in questi è tutto più semplice...
     
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  11. manuelochka
     
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    Credo che cercare di "umanizzare" un organo animale sia sempre e comunque sbagliato:
    1- Dal punto di vista etico. Cerchiamo piuttosto di prevenire le malattie (che comunque esisteranno sempre,
    quella per eliminare è una battagli persa in partenza) e non violentiamo la natura, che sia essa umana animale o vegetale.
    2- Dal punto di vista della sicurezza. Non abbiamo neppure idea delle conseguenze che potrebbero nascere da tali pasticci della "ricerca" che a volte si dimentica che non siamo divinità e che siamo gli ultimi arrivati su questa terra... trattiamo con rispetto chi è arrivato prima di noi, non scherziamo con l'architettura della vita. ;) ciao
     
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    Ciao Manu!! :)
    concordo con quanto puntualizzi!
    CITAZIONE
    Cerchiamo piuttosto di prevenire le malattie (che comunque esisteranno sempre,
    quella per eliminare è una battagli persa in partenza) e non violentiamo la natura, che sia essa umana animale o vegetale.

    quoto al 100%, forse è "brutto" da dire, ma molte malattie non potranno mai essere sconfitte, il cancro per esempio.
     
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  13. M111
     
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    Le scienze n°465, pagine 80/86, "Ibridi e chimere"

    Una lettura di queste poche pagine potrebbe ridar vita a questa discussione.
     
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  14. Dott.essa
     
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    secondo me deve esserci sempre un limite in quello che facciamo....e creare animali-uomini è davvero aldilà di quello che la natura possa accettare!
     
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  15. M111
     
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    cos'è uomo?
    ...forse servirebbe una altro 3D...
    chi ha il coraggio?
     
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16 replies since 9/4/2007, 22:25   720 views
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