L'influenza della flora intestinale sulla mente

La composizione del microbiota intestinale influisce anche sullo stato mentale delle persone

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .

    molecola

    Group
    Member
    Posts
    14

    Status
    Molti batteri intestinali possono produrre composti neuroattivi in grado di influenzare lo stato di salute mentale di una persona. E' questa la conclusione a cui è giunto uno studio di ricercatori dell'Università cattolica di Lovanio, che firmano un articolo su "Nature Microbiology".

    Negli ultimi anni vari studi hanno suggerito l'esistenza di una correlazione fra la composizione della flora batterica intestinale e diversi stati patologici. Lo stesso gruppo di ricerca che ha condotto quest'ultimo lavoro, per esempio, aveva mostrato che la malattia di Crohn, una patologia infiammatoria intestinale, è associata a un microbioma intestinale povero e con una biodiversità ridotta.

    La relazione fra il microbiota e patologie extraintestinali è però più complessa da dimostrare.

    Raes e colleghi hanno studiato la flora intestinale di 1054 soggetti, identificando quelli che avevano ricevuto una diagnosi di depressione.

    Dal confronto dei dati, convalidati su un differente campione di 1063 soggetti, è risultato che alcuni gruppi specifici di microrganismi erano in correlazione con uno stato di benessere oppure di malessere mentale. In particolare, la depressione era sistematicamente associata a una popolazione batterica caratterizzata da un'ampia presenza di Bacteroides dell'enterotipo 2 e dalla carenza di batteri dei generi Coprococcus e Dialister.

    Per chiarire il meccanismo di collegamento fra intestino e cervello i ricercatori hanno quindi cercato di individuare quali prodotti batterici fossero in grado raggiungere il cervello e influenzare l'attività dei neuroni.

    A questo scopo hanno sviluppato un sistema bioinformatico che ha mostrato che il metabolismo della flora intestinale influisce sul metabolismo di
    diverse sostanze che fungono da neuromediatori cerebrali, come il GABA e il triptofano, il precursore della serotonina.

    Confrontando i risultati di questa analisi con quelli di un questionario di autovalutazione della propria qualità della vita, è poi apparsa una stretta relazione fra la qualità della vita percepita dal soggetto e il livello di produzione microbica del metabolita (DOPAC) della dopamina, il principale neurotrasmettitore coinvolto nel circuito cerebrale della gratificazione e della ricompensa.

    Tuttavia, dato che questi ultimi risultati sono stati ottenuti con un modello informatico - sottolineano i ricercatori - sarà necessario confermarli sperimentalmente.

    Fonte: http://www.lescienze.it/news/2019/02/06/ne...entale-4284039/
     
    .
0 replies since 21/2/2019, 00:38   60 views
  Share  
.