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Tursiops
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BIOLOGO TEORETICO
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Ciao a tutti!
Ho letto la risposta di Samuele e vorrei scrivere alcuni commenti.
1)
Per quanto riguarda l'osservazione di Daniele, ad una prima lettura la frase di Samuele a me era sembrata chiara. Forse per superare ogni ambiguità si può spostare il commento "Molti di questi animali appartengono al phylum dei vertebrati ..." dopo l'elenchetto. Quindi il testo diventerebbe qualcosa del tipo:
I principali phyla di interesse veterinario sono tutti quegli animali che giocano un ruolo importante nelle attività umane in campo economico, sociale e alimentare: - animali da reddito come bovini, equini, suini e altri ruminanti - animali da compagnia come cani, gatti, roditori, uccelli - altri animali da allevamento come pesci, invertebrati marini La maggior parte di questi animali appartengono al phylum dei vertebrati.
2)
Ad un certo punto Samuele scrive che i gruppi distintivi dei viventi sono:
Specie Genere Famiglia Ordine Classe Tipo
e che esistono delle "identità intermedie" che si inseriscono tra questi gruppi. Come esempio riporta il caso dell'ape.
A me sembra che l'esempio guadagnerebbe leggibilità se posto per gruppi sempre più comprensivi, coerentemente con quanto scritto poco sopra elencando i gruppi distintivi dei viventi (attualmente l'elenco di gruppi distintivi e l'esempio presentano invece ordinamenti inversi).
Mi sembra anche che il taxon "Regno" vada aggiunto all'elenco dei gruppi distintivi: esso non è un "identità ntermedia" ma (penso) uno dei ranghi principali.
3)
Spero che Samuele non se la prenda perché mi intrometto in un settore non di mia competenza! La mia esperienza in zoologia consiste solo nell'essere iscritta alla facoltà di veterinaria di Pisa perché mi piacciono molto gli animali, lì due anni fa ho dato l'esame di zoologia. E poi vedo i documentari, qua e là leggo qualcosa sui libri nelle biblioteche (entro per prendere libri di elettromagnetismo e poi invece mi fermo a leggere quelli sugli animali!) oppure se vado in altre città visito i musei di scienze naturali e leggo le spiegazioni sui cartelli. Quindi mi scuso se ora scriverò cavolate e anche perché uso di certo una terminologia imprecisa.
All'inizio della risposta di Samuele c'è scritto che la nomenclatura tuttora in uso nelle scienze biologiche è quella binomia di Linneo ecc. ecc.. Subito dopo viene spiegato il sistema di classificazione degli animali. Leggendo, si è portati secondo me a capire che anche in questo si segua oggi quanto proposto da Linneo nella sua opera "Systema Naturae".
Per quel poco che so, credo invece che oggi siano sì seguiti il principio base di classificazione di Linneo (cioè l'uso di uno schema gerarchico di taxa) e la nomenclatura binomia da lui introdotta "genere - epiteto di specie", ma rispetto alla sua classificazione degli animali sono state introdotte importanti variazioni.
Se questo è vero, forse si potrebbe modificare un pochino la parte iniziale della risposta di Samuele.
Per esempio, io so che rispetto alla classificazione di Linneo c'è stata una notevole espansione dei ranghi tassonomici, quelli di Linneo erano meno numerosi. Quindi la maggior parte dei gruppi intermedi riportati nell'esempio dell'ape non sono dovuti a Linneo, come invece ora si è forse portati a capire leggendo la risposta. Un'altra variazione importante che è stata apportata alla classificazione degli animali di Linneo è dovuta al fatto che lui si basava interamente sulla morfologia, cioè ordinava gli animali in base ad uno studio comparativo delle forme, invece oggi gli animali sono classificati tenendo conto sì della morofologia ma soprattutto della filogenesi, dell'origine comune e anche della evoluzione adattativa.
Ciao :-)
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