Cosa è "Uomo" ?

dubbi, punti di vista, ipotesi. Discutiamone...

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    BIOLOGO TEORETICO

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    Su segnalazione di un nostro caro utente, apro questo topic molto "delicato" per cui vi prego di rispettare tutte le opinioni, si dibatte solo l'idea e non la persona.
    Grazie a tutti!

    Alla luce delle biotencologie, qual è la definizione di uomo secondo voi? o meglio, cosa può considerarsi "uomo"? Ibridi e chimere create con "parti" di esseri umani possono essere definiti "umani"? Può l'uomo sfidare la Natura solo perchè può potenzialmente farlo? Qual è il limite della bioetica e quale quello della morale?

     
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  2. M111
     
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    Mi felicito della tua scelta, la attendevo, l'unico che poteva aprire una tale discussione eri tu.
    Ti ringrazio, spero che questa sia occasione di confronto, di dialogo nella più alta accezione del termine, cioè nella sua greca origine.
    E' un topic delicatissimo, quindi ho deciso di attendere prima di postare le mie opinioni e tesi, questa sera mi limito all'omaggio.
     
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  3. Overlord_SonicSnake
     
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    Secondo me un'essere umano è quello che è sempre stato...se mi impiantano un pezzo di cavallo non lo sarei piu.

    Pensavo fosse scontato che un'essere umano è ancora umano finchè non gli si faccia qualche strano esperimento d'incrocio ;P ;P ;P; P;P ;P
     
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  4. annametal
     
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    Secondo me un uomo è un organismo che è in continua e lenta evoluzione ,come del resto lo sono tutti gli altri organismi. L'unica cosa che lo differenzia è la memoria a lungo termine e la capacità di elaborare informazioni più complesse . Talvolta queste capacità possono portare verso pessime vie che sfuggono al controllo.
     
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  5. Dott.essa
     
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    l'uomo è un essere con capacità maggiori,ma fa sempre parte della natura...
    andare contro la natura,portare cambiamenti eccessivi vuol dire andare contro la montagna,il mare, la terra, i fiori, le pecore, i nostri cagnolini.....e NOI stessi!!! prima o poi andremo contro il nostro mondo e senza ambiente che ne faremo delle nostre capacità???
     
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  6. M111
     
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    Premetto che il chimerismo è già presente in quella che comunemente è definita natura, è presente con il microchimerismo, questo contribuisce allo stato di salute e alle malattie che ci colpiscono.
    Va detto che la "creazione" di ibridi che non hanno la possibilità di trasformarsi in feti può permettere di "portare in provetta" le malattie, continuo a consigliare la lettura dell'articolo citato nella affine discussione (https://biologia.forumcommunity.net/?t=6157...stpost#lastpost).
    Cercherò di rispondere alle domande poste da Tursiops.
    Qual è la definizione di uomo secondo voi?
    Per risondere a questa domanda vorrei consigliare a tutti la lettura di un interessantissimo saggio di Orlando Franceschelli, intitolato «La natura dopo Darwin», edito Donzelli editore. Non esiste un etica naturale che possa sancire l'azione contro natura.
    L'uomo è prodotto e attore del processo evolutivo della natura, natura che è totalità, l'uomo è parte evolutiva.
    Può l'uomo sfidare la Natura solo perchè può potenzialmente farlo?
    L'uomo agisce sempre secondo "natura", perchè l'uomo in ogni sua "dimensione" è natura, questo implica l'infondatezza del concetto, contro natura.
    Qual è il limite della bioetica e quale quello della morale?
    L'etica è un prodotto della cultura umana, è quindi un prodotto evolutivo, esiste una naturale capacità dell'uomo di formulare giudizi, il limite della bioetica, ma anche della morale sta nella necessità di libertà di ricerca, ciò alla luce anche e non solo delle premesse da me fatte in precedenza riguardanti il fatto chimere.
    Ibridi e chimere create con "parti" di esseri umani possono essere definiti "umani"?
    Prevalentemente umani attorno allo stadio di blastocisti avanzata, infatti tutti i prodotti materni vengono degradati, inoltre nessuna proteina materna persiste oltre l'impianto della blastocisti. Quindi la classificazione dipende dal momento dello sviluppo. Vi è comunque l'eccezione del genoma mitocondriale.
     
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  7. Final Dream
     
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    Per come la penso, la sostanziale differenza che c'è tra un uomo e tutte le altre specie è avere un pensiero concettuale, la possibilità e la capacità di poter riflettere su ciò che è bene e su ciò che è male, nonostante questi due concetti possano portare a qualche contraddizione. Inoltre, da un punto di vista etico, ritengo che l'uomo possa ancora rientrare nella definizione di umano(scusate il gioco di parole) nonostante abbia subito...incroci. Ovviamente per umano intendo un essere vivente(per cui non solo l'uomo in quanto tale) che contenga in sè qualità quali la fratellanza, la generosità, la bontà.
    Riguardo il rapporto Natura-Uomo: quest'ultimo può fare qualsiasi esperimento, ma la verità è che la Natura decide cosa far scoprire e cosa no. Sono del parere che tutto ciò che la Terra contiene (dalla Terra stessa fino alla più piccola cellula) sia un essere vivente, e in base alle influenze esterne, l'intera Natura risponde a dovere, anche contro sè stessa (difatti pure noi rientriamo in lei) se necessario.
     
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  8. MasterOfDisaster
     
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    ottima risposta M111 ma esiste un punto in cui non ti seguo più...
    CITAZIONE (M111 @ 12/5/2008, 14:39)
    Ibridi e chimere create con "parti" di esseri umani possono essere definiti "umani"?
    Prevalentemente umani attorno allo stadio di blastocisti avanzata, infatti tutti i prodotti materni vengono degradati, inoltre nessuna proteina materna persiste oltre l'impianto della blastocisti. Quindi la classificazione dipende dal momento dello sviluppo.

    la "prevalenza" che sottolinei tu è a mio avviso un puro dettaglio tecnico.
    il fatto che le parti di essere umano siano in prevalenza, è totalmente irrilevante ai fini della risposta alla domanda "quella cosa lì è umana?".
    per te la definizione di umanità è un dettaglio di percentuale (e con livello di significatività pari a... :laughing1.gif: )?
    è qui che non riesco a seguirti :blink:
     
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  9. 42Catz
     
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    bellissima domanda , XD io poi che faccio filosofia, davanti a domande cosi potrei svenire dal entusiasmo ghghg

    comunque, un aspetto interessante di questa domanda è che un uomo per esistere deve avere qualcosa che accetta per cosi dire la sua esistenza. anche fosse lui stesso. e qui che nasce poi la consapevolezza di se stessi, in questo poi siamo solo in 5 mammiferi ad averla. maiali, umani, delfini, elefanti e gorilla.
    solo questi 5 si rendono conto che esistono, che sono, e che moriranno. ( importare come tutti siano infatti in possesso di ampie neocortecce cerebrali )

    insomma, secondo me un umano è consapevolezza. non è una forma precisa o uno stato preciso, tant'è che la nostra consapevolezza di noi, perdura da quando siamo bambini a quando siamo vecchi . So che è vago dirlo cosi, ma l'argomento è cosi vasto...

    una delle parole di più potenza infatti è : IO. in quanto con questo faccio riferimento ad un mondo cosi complesso di variabili che è in realtà è indefinibile al altro, eppure parlando dico "io".

    Buffo poi notare come, quando dico "io penso che sia giusto" , per esempio , l'altro fa riferimento ad un altro "io" totalmente diverso da quello che io penso che sia "io" quindi in realtà qui si solevano enormi dubbi sulla comunicazione :P

    infatti si puo anche sostenere che un umano sia in realtà quello che esiste in funzione di altri umani . Marco, esiste nella mia mente, soltanto come io lo percepisco, quindi io non ho nessuna prova in realtà che Marco esista al di fuori della mia percezione. tant'è che Marco della mia mente, non esiste fuori dalla mia mente, esiste Marco nella mente di Viola, e di Riccardo, poi addiritura esiste Marco nella sua stessa mente , ma nessuno di questi è Marco in senso assoluto.
    Se si dicesse che Marco vero e Marco nella testa di Marco, allora chi sono gli altri nella testa di altri ? eppoi, nella testa di Marco, esiste soltanto una parte, la parte cosciente di Marco, ma il resto? per non parlare del fatto che la nostra valutazione su noi stessi viene sempre filtrata da come ci vediamo attraversi "spechi" che siano essi altre persone o eventi o altro ancora.



    :shifty: :shifty: appena mi vengono in mente altre riflessioni riaggiornerò
     
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  10. drhouse94
     
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    L'uomo è un'animale unico nel suo genere: l'unico che causerà la propria estinzione. A questo proposito cito una frase dal film Matrix: "Molte creature stabiliscono un rapporto di equilibrio con l'ambiente che li circonda, mentre l'uomo si comporta diversamente: si insedia in una zona, e dopo aver completamente sfruttato le risorse che tale zona offriva si sposta in un'altra zona. Quindi, piuttosto che animale, l'uomo dovrebbe essere paragonato ad una creatura dal comportamento simile: il virus."
    Questo siamo per il nostro pianeta.
     
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  11. 42Catz
     
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    CITAZIONE (drhouse94 @ 26/2/2010, 16:46)
    L'uomo è un'animale unico nel suo genere: l'unico che causerà la propria estinzione. A questo proposito cito una frase dal film Matrix: "Molte creature stabiliscono un rapporto di equilibrio con l'ambiente che li circonda, mentre l'uomo si comporta diversamente: si insedia in una zona, e dopo aver completamente sfruttato le risorse che tale zona offriva si sposta in un'altra zona. Quindi, piuttosto che animale, l'uomo dovrebbe essere paragonato ad una creatura dal comportamento simile: il virus."
    Questo siamo per il nostro pianeta.

    a meno che tu non abbia una sfera di cristallo, non puoi dire che l'uomo causerà la propria estinzione..
    ci sono in gioco troppi fattori per dire con certezza se lanciando una monetina esce testa o croce, figuriamoci per poter dire cosa succederà all'umanità...


    per quanto riguarda la tua citazione, di nuovo, non è cosi semplice in realtà, perché è vero che adesso nei ultimi anni abbiamo creato danni al nostro ambiente tali da minacciare la nostra stessa sopravvivenza, ma è anche l'uomo per sua natura non è mai stato messo di fronte a sfide che con il tempo non è riuscito a vincere, è sono quasi convinto che alla lunga riusciremmo a cavarcella anche questa volta.

    si tratta di immaturità, da parte dell'umanità. siamo ancora poco più che bambini, forse adolscenti. e ci troviamo tra le mani una potenza enorme, di poter fare cose davvero innaudite, ma , per risponderti cn un altra citazione: " più poteri comportano più responsabilità".
    Con il tempo impareremmo, come abbiamo fatto gia nel passato.

    infondo siamo anche giovanissimi come specie, i homo sapiens sapiens, ci sono da neanche 100.000 anni... in tempi evoluzionisti sono pochi.


    non siamo un virus per il nostro pianeta,perché non la stiamo uccidendo! -.- non è neanche lontanamente possibile.. semmai stiamo alterando l'equlibrio dell'ecosistema Terra e della sua biosfera, ma non è che uccidiamo la terra, semmai uccidiamo la nostra specie se non cambiamo, e anche tante altre..


    comunque come dicevo, tempo.. serve tempo... non si puo predire cosa succederà, ma sicuramente analizzando il passato, alla luce del presente, è molto più probabile che ne usciremmo bene da questa sfida
     
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  12. drhouse94
     
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    CITAZIONE (42Catz @ 26/2/2010, 19:00)
    CITAZIONE (drhouse94 @ 26/2/2010, 16:46)
    L'uomo è un'animale unico nel suo genere: l'unico che causerà la propria estinzione. A questo proposito cito una frase dal film Matrix: "Molte creature stabiliscono un rapporto di equilibrio con l'ambiente che li circonda, mentre l'uomo si comporta diversamente: si insedia in una zona, e dopo aver completamente sfruttato le risorse che tale zona offriva si sposta in un'altra zona. Quindi, piuttosto che animale, l'uomo dovrebbe essere paragonato ad una creatura dal comportamento simile: il virus."
    Questo siamo per il nostro pianeta.

    a meno che tu non abbia una sfera di cristallo, non puoi dire che l'uomo causerà la propria estinzione..
    ci sono in gioco troppi fattori per dire con certezza se lanciando una monetina esce testa o croce, figuriamoci per poter dire cosa succederà all'umanità...


    per quanto riguarda la tua citazione, di nuovo, non è cosi semplice in realtà, perché è vero che adesso nei ultimi anni abbiamo creato danni al nostro ambiente tali da minacciare la nostra stessa sopravvivenza, ma è anche l'uomo per sua natura non è mai stato messo di fronte a sfide che con il tempo non è riuscito a vincere, è sono quasi convinto che alla lunga riusciremmo a cavarcella anche questa volta.

    si tratta di immaturità, da parte dell'umanità. siamo ancora poco più che bambini, forse adolscenti. e ci troviamo tra le mani una potenza enorme, di poter fare cose davvero innaudite, ma , per risponderti cn un altra citazione: " più poteri comportano più responsabilità".
    Con il tempo impareremmo, come abbiamo fatto gia nel passato.

    infondo siamo anche giovanissimi come specie, i homo sapiens sapiens, ci sono da neanche 100.000 anni... in tempi evoluzionisti sono pochi.


    non siamo un virus per il nostro pianeta,perché non la stiamo uccidendo! -.- non è neanche lontanamente possibile.. semmai stiamo alterando l'equlibrio dell'ecosistema Terra e della sua biosfera, ma non è che uccidiamo la terra, semmai uccidiamo la nostra specie se non cambiamo, e anche tante altre..


    comunque come dicevo, tempo.. serve tempo... non si puo predire cosa succederà, ma sicuramente analizzando il passato, alla luce del presente, è molto più probabile che ne usciremmo bene da questa sfida

    Senz'altro l'uomo si troverà a dover affrontare sfide alle quali non è preparato: ma chi può dire che tutto il nostro impegno nel salvaguardare la Terra sia l'unico modo per evitare la nostra autoestinzione? In fondo siamo continuamente a rischio... Basti pensare al numero folle di asteroidi che potrebbero entrare in collisione con il nostro pianeta nel corso dei secoli avvenire!
    Hai ragione, in ogni caso la mia risposta era scenica, ma troppo pessimista.
     
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  13. Davide-Genova
     
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    QUOTE (Tursiops @ 11/5/2008, 21:57) 
    o meglio, cosa può considerarsi "uomo"?

    Direi un organismo diploide appartenente al genere homo spp.. Incluse le specie estinte, che ci somigliavano non poco, anche come facoltà intellettive.

    QUOTE (Tursiops @ 11/5/2008, 21:57) 
    Ibridi e chimere create con "parti" di esseri umani possono essere definiti "umani"?

    A patto che le parti umane non includano l'encefalo, direi proprio di no.

    QUOTE (Tursiops @ 11/5/2008, 21:57) 
    Può l'uomo sfidare la Natura solo perchè può potenzialmente farlo?

    Se e solo se è per il bene dell'uomo, deve.
     
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  14. danbart
     
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    CITAZIONE (42Catz @ 26/2/2010, 20:00) 
    non è che uccidiamo la terra, semmai uccidiamo la nostra specie se non cambiamo, e anche tante altre..

    ... non si puo predire cosa succederà, ma sicuramente analizzando il passato, alla luce del presente, è molto più probabile che ne usciremmo bene da questa sfida

    Non mi torna tanto quest' idea di sentirci divisi per specie: la terra ha un'evoluzione e noi ne facciamo parte. Sparissimo sarebbe una grande mancanza per il sistema.
    Adattarsi, come curare un essere più debole, andrebbe preso come un passo avanti , se poi non si riesce a calarci nei panni di chi non ha "rigetto" del suo nuovo organo impiantato, può essee un problema nostro.
     
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    molecola

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    Non so se questo scritto può considerarsi necroposting... ma ho visto molte risposte scritte molto dopo il post quindi mi permetto di osare, anche perché non mi sembra il caso di aprirne uno a nuovo solo per aggiungere qualche mia considerazione personale.

    Premetto che non ho particolari competenze accademiche, sono solo una persona con un grandissimo interesse per le tematiche scientifiche, in particolare riguardo ai temi attinenti l'evoluzione, e per questo ho cercato di formarmi una cultura a riguardo, ma del tutto autonomamente, quindi non pretendo che tutto ciò che dirò sia giusto, ed invito chiunque abbia conoscenze specifiche a correggere miei eventuali errori di pensiero ed interpretazione.

    Direi che in primo luogo bisognerebbe chiarire il concetto stesso di "uomo", in quanto possiede un senso molto generale e molto variabile, e per maggiore chiarezza di discussione proporrei di dividerlo in due distinti termini: umano (per quanto riguarda la questione genetica/tassonomica) e persona (per quanto riguarda le questioni etiche/sociali)

    detto questo, per il primo contesto (genetico/tassonomico), prima di tutto ricorderei che la divisione in diverse specie degli esseri viventi è sempre stata e resta una scelta arbitraria, seppur concordata, se non erro in base alla definizione attuale di specie, perché una variante umana sia classificata come specie distinta sarebbe necessario che le sue differenze rispetto ai suoi progenitori umani siano tali da rendergli impossibile produrre con essi prole fertile. A questo punto però si potrebbe ancora discutere, eventualmente, se essere in grado di farlo tramite procedure artificiali sia valido quanto farlo in modo integralmente naturale. A mio parere, le capacità tecnologiche dell'uomo sono accostabili, seppur in misura nettamente maggiore, alle capacità di qualsiasi specie di modificare e sfruttare l'ambiente, ed in quanto tali meritano di essere considerate come caratteristiche naturali della nostra specie.
    Trovo improprio ragionare sulla pura e semplice "quantità" di differenze, come ad esempio discutere in che percentuale di rapporto uomo/macchina un cyborg smetta di essere umano, perché sarebbe equiparabile a voler definire l'esatto momento generazionale in cui collocare il cambio di specie tra genitori e figli, cosa che sappiamo non essere possibile.

    Riguardo l'aspetto etico/sociale invece, credo che il concetto di persona vada allargato aldilà della specie umana, e che qualsiasi creatura sia in grado di pensare, provare sentimenti, comunicare, in maniera assimilabile a noi esseri umani, a prescindere che discenda da noi o sia aliena o che sia parzialmente o totalmente artificiale, debba godere di quelle tutele che noi consideriamo diritti inviolabili delle persone. Mi sembra che su questo la gran parte della cultura fantascientifica sia orientata, al momento, nella mia stessa posizione, in quanto nell'immaginario collettivo eventuali alieni/robot dal comportamento umano siano generalmente considerati dal trattare come umani.

    cosa ne pensate di queste mie considerazioni?
     
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14 replies since 11/5/2008, 21:57   624 views
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