Cosa è "Uomo" ?

dubbi, punti di vista, ipotesi. Discutiamone...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Cyapitanjoint
     
    .

    molecola

    Group
    Member
    Posts
    12

    Status
    Non so se questo scritto può considerarsi necroposting... ma ho visto molte risposte scritte molto dopo il post quindi mi permetto di osare, anche perché non mi sembra il caso di aprirne uno a nuovo solo per aggiungere qualche mia considerazione personale.

    Premetto che non ho particolari competenze accademiche, sono solo una persona con un grandissimo interesse per le tematiche scientifiche, in particolare riguardo ai temi attinenti l'evoluzione, e per questo ho cercato di formarmi una cultura a riguardo, ma del tutto autonomamente, quindi non pretendo che tutto ciò che dirò sia giusto, ed invito chiunque abbia conoscenze specifiche a correggere miei eventuali errori di pensiero ed interpretazione.

    Direi che in primo luogo bisognerebbe chiarire il concetto stesso di "uomo", in quanto possiede un senso molto generale e molto variabile, e per maggiore chiarezza di discussione proporrei di dividerlo in due distinti termini: umano (per quanto riguarda la questione genetica/tassonomica) e persona (per quanto riguarda le questioni etiche/sociali)

    detto questo, per il primo contesto (genetico/tassonomico), prima di tutto ricorderei che la divisione in diverse specie degli esseri viventi è sempre stata e resta una scelta arbitraria, seppur concordata, se non erro in base alla definizione attuale di specie, perché una variante umana sia classificata come specie distinta sarebbe necessario che le sue differenze rispetto ai suoi progenitori umani siano tali da rendergli impossibile produrre con essi prole fertile. A questo punto però si potrebbe ancora discutere, eventualmente, se essere in grado di farlo tramite procedure artificiali sia valido quanto farlo in modo integralmente naturale. A mio parere, le capacità tecnologiche dell'uomo sono accostabili, seppur in misura nettamente maggiore, alle capacità di qualsiasi specie di modificare e sfruttare l'ambiente, ed in quanto tali meritano di essere considerate come caratteristiche naturali della nostra specie.
    Trovo improprio ragionare sulla pura e semplice "quantità" di differenze, come ad esempio discutere in che percentuale di rapporto uomo/macchina un cyborg smetta di essere umano, perché sarebbe equiparabile a voler definire l'esatto momento generazionale in cui collocare il cambio di specie tra genitori e figli, cosa che sappiamo non essere possibile.

    Riguardo l'aspetto etico/sociale invece, credo che il concetto di persona vada allargato aldilà della specie umana, e che qualsiasi creatura sia in grado di pensare, provare sentimenti, comunicare, in maniera assimilabile a noi esseri umani, a prescindere che discenda da noi o sia aliena o che sia parzialmente o totalmente artificiale, debba godere di quelle tutele che noi consideriamo diritti inviolabili delle persone. Mi sembra che su questo la gran parte della cultura fantascientifica sia orientata, al momento, nella mia stessa posizione, in quanto nell'immaginario collettivo eventuali alieni/robot dal comportamento umano siano generalmente considerati dal trattare come umani.

    cosa ne pensate di queste mie considerazioni?
     
    .
14 replies since 11/5/2008, 21:57   625 views
  Share  
.