siete favorevoli al Nucleare?
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siete favorevoli al Nucleare?

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  1. rossy1994
     
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    io personalmente sono assolutamente favorevole nel senso che per prima cosa ormai le centrli sono sicure e controllatissime perciò il rischio che accada qulcosa di pericoloso è poco seconda cosa non dovremmo più pagare per importare energia e quindi risolverebbe tanti problemi anche finanziari e terzo se succedesse qualcosa in francia saremmo comunque tutti coinvolti nel disastro basti pensare che quando è successo in russia eravamo comunque coinvolti e la russia è lontana quindi secondo me bisognerebbe riaprire le centrali nucleari
     
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  2. Ironchain7
     
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    Il mondo è uno solo... Sono favorevole in minima parte, l'Italia non regge nemmeno un inceneritore, figuriamoci una nucleare!
     
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  3. rex95
     
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    Ma è anche vero che l' Italia importa l' energia necessaria dall' estero perchè non è capace di produrne abbastanza, quindi qualche centrale non farebbe poi così male....
     
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  4. peniculinia
     
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    considerando che abbiamo ancora tutte le scorie nucleari prodotte prima del referendum stoccate in luoghi di dubbia sicurezza (vedi report) e considerando la maniera italiana di fare le cose non potrebbe che essere un fallimento (se non una catastrofe)
     
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  5. barabba_87
     
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    Sono anche io favorevole all'energia nucleare (alla fusione fredda per intenderci).... Cmq dato che è ancora in fase di collaudamento, sarebbe giusto puntare su altre fonti di energie rinnovabili ( come sole, acqua, vento , etc...), riciclare i rifiuti, incenerire i rifiuti secchi (dato che ci sono le discariche stracolme ormai image ) e quant'altro....
     
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  6. zymo
     
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    scusate ma non ho potuto fare a meno di intromettermi.
    secondo quali favolette dite che il nucleare è sicuro e non ci sono rischi?

    evidentemente vi limitate ad ascoltare le belleparole che vogliono propinarci senza prendere in pugno l'argomento andando a fondo nella verità, che poi non sta neanche tanto in fondo

    l'italia se ne sta sbattendo del referendum del'80 che ha eliminato il nucleare, facendolo tornare ne bel paese senza riproporre un altro referendum, è normale che poi ometta che l'azienda francese che si occuperà delle centrali nucleari in italia, è la stessa che ha disseminato su tutto il territorio francese scorie altamente radioattive; non ha semplicemente lasciato in giacenza le scorie, le ha sparse nel terreno, ci ha costruito ecc ecc.

    I media televisivi vogliono farci vedere una realtà che non appartiene a questo mondo, non esiste il nucleare pulito.
    Non ha senso puntare su questo tipo di energia, bisogna puntare al rinnovabile e all'eco sostenibilità!


    Forse poi non lo sapete, ma abbiamo ancora le scorie delle vecchie centrali nucleari, ormai ferme da quasi 30 anni che stanno allo sfacelo, con conseguenti tumori nelle vicinanze.
    Non sono per niente a norma.
    Nessuno sa ancora come eliminare queste scorie! e conservarle in posti sicuri è costoso!
    non a caso poco tempo fa hanno ben deciso di far affondare una barca piena di scorie in calabria.

    Io non mi fiderei per niente, qui in italia le cose si fanno sempre alla buona.
    Non sanno gestire le discariche, figuriamoci tonnellate e tonnellate di scorie radioattive!
    Ciò significa tumori tumori e tumori.
    Non voglio partorire un figlio a tre teste
     
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  7. M111
     
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    Ecco cosa scrivevano del ritorno al nucleare i più grandi scienziati italiani tre anni fa

    Illustre Signor Presidente,

    noi sottoscritti, fondatori dell’Associazione Galileo 2001, per la libertà e dignità della Scienza, sentiamo il dovere di sottoporre alla Sua attenzione la difficile situazione energetica che penalizza il nostro Paese; una situazione figlia di alcune scelte irresponsabili e di lunghi anni di scarso interesse politico e di disinformazione mass-mediatica. Circostanza ancora più grave è il fatto che si prospettano oggi ai cittadini soluzioni immaginifiche e in aperto contrasto con le conoscenze economiche, scientifiche e tecnologiche, allontanando così le scelte dotate di prospettive concrete.

    Non crediamo di fare retorica nel sostenere che l’energia è il nutrimento della civiltà e che senza energia e senza un suo impiego oculato una civiltà può solo scomparire: più precisamente, non la produzione d’energia, ma la disponibilità di energia, abbondante, economica, sicura e amministrata con competenza, è una condizione essenziale per il benessere e lo sviluppo di un Paese, ed è ciò che genera competitività e occupazione e, conseguentemente, progresso civile.

    A causa dell’elevata dipendenza energetica (importa oltre l’80% dell’energia primaria che consuma) e del conseguente elevato costo dell’energia (quella elettrica, al netto delle imposte, costa agli italiani quasi il 40% in più rispetto alla media europea), l’Italia sta perdendo terreno nel confronto economico con i partners europei, assieme ai quali dovrebbe invece perseguire una più armonica strategia energetica comune:

    1. Oggi, il cittadino spagnolo usufruisce del 10% in più d’energia primaria rispetto al cittadino italiano, l’inglese del 25% in più, il francese del 40% in più e il tedesco arriva al 65% in più. Simili percentuali valgono anche per la sola energia elettrica: rispetto al cittadino italiano, si va dal 10% in più utilizzati dal cittadino spagnolo al 55% in più utilizzati dal tedesco.

    2. L’Italia è il Paese europeo con la maggiore produzione d’energia elettrica da gas naturale e petrolio – fonti costose e inquinanti – e con la maggiore importazione diretta d’energia elettrica (51 miliardi di chilowattora nel 2003, contro i 2 miliardi di kWh che importò il Regno Unito, 1 miliardo di kWh che importò la Spagna, e i 10 e 66 miliardi di kWh che esportarono, rispettivamente, la Germania e la Francia); circostanza, questa, che crea anche rischi alla sicurezza dell’approvvigionamento, come i black-out del recente passato hanno evidenziato.

    3. La totalità dell’energia elettrica importata in Italia proviene dalle centrali nucleari d’Oltralpe. Mentre – giova ricordare – nel 2003, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna produssero, rispettivamente, 420, 157, 85 e 60 miliardi di KWh elettrici dagli oltre 100 reattori nucleari in esercizio in quei Paesi.

    A fronte di questa situazione oggettiva e dell’urgenza di un’azione, vi sono responsabili politici e organi d’informazione che vanno diffondendo l’illusione che sia seriamente possibile affrontare il dissesto energetico facendo ricorso alle varie nuove forme di sfruttamento dell’energia solare rinnovabile: l’eolica, la solare termica o fotovoltaica, e i biocombustibili (che sono, tutte, forme dirette o indirette d’energia dal sole). Oppure, facendo ricorso a tecnologie futuribili, oggi prive di prospettive di concreta realizzabilità sia nel breve che nel medio termine.

    Noi riteniamo che i cittadini debbano ricevere piena informazione, fornita con onestà e senza pregiudizi ideologici: essi devono conoscere le conseguenze, per sé e per i propri figli, delle scelte adottate in tema di politica energetica e, soprattutto, non devono essere illusi con promesse che la scienza più accreditata e la tecnologia più avanzata non possono contribuire a sostenere.

    Ferma restando la sua capitale importanza in tutti i processi vitali, per i bisogni energetici dell’umanità l’energia solare rinnovabile, in tutte le sue varie forme, non è certamente l’energia del presente: essa ha soddisfatto il 100% del fabbisogno umano dalla notte dei tempi fino a un paio di secoli fa, mentre oggi il contributo energetico dal sole, se si esclude la fonte idroelettrica, è – in Italia come nel mondo – inferiore all’1%. Né si vedono ragioni per ritenere che nel futuro l’energia solare possa dare contributi sostanziali: in particolare, è improbabile, se non illusorio, che le forme d’energia solare diverse da quella idroelettrica possano offrire contributi veramente significativi al fabbisogno energetico del nostro Paese. La fonte eolica lo ha già dimostrato nel Paese – la Germania – che più d’ogni altro v’ha investito: assai modesto è infatti il contributo elettrico che proviene dalle più di 15.000 turbine eoliche ivi installate: circa 3% dall’eolico contro il 30% da nucleare (la cui potenza installata è, in Germania, quasi uguale a quella eolica). Il solare termico produce solo aria o acqua calda, e a questo scopo il mondo usa meno del 10% dell’energia che consuma, di cui la porzione maggiore è consumata dalle zone che meno possono servirsi del solare termico; e, infatti, esso contribuisce nel mondo per meno dello 0,001%, anche perché è molto più conveniente utilizzare l’energia dalla rete del gas o elettrica cui ogni edificio deve comunque essere connesso. Quanto al solare fotovoltaico, per produrre con questa tecnologia meno dell’1% dell’energia elettrica consumata dagli italiani, i soli pannelli fotovoltaici (senza installazione, trasformatori, ed eventuali accumulatori) costerebbero la proibitiva cifra di più di 10 miliardi di euro, e vi sono valide ragioni tecniche per dubitare che questi costi possano significativamente abbattersi. Il Paese va anche chiaramente informato sulle reali prospettive dei biocombustibili: quando si tenga conto dell’energia necessaria nei processi agricolo e industriale per produrli, l’energia netta da essi ottenuta è di modesto rilievo. In ogni caso, assumendo le più favorevoli condizioni, per risparmiare meno del 5% del solo petrolio che consumiamo, bisognerebbe coltivare a biomassa l’intera superficie della pianura padana (oltre 45.000 kmq).

    Il mondo produce oggi da tutte le nuove fonti rinnovabili messe insieme – geotermia, rifiuti, biomassa, eolico, e solare termoelettrico e fotovoltaico – meno del 2% dell’energia elettrica che consuma. Quanto a produzione da queste fonti, l’Italia è già al terzo posto in Europa con 11 miliardi di kWh prodotti nel 2003 (il 10% dell’intera produzione europea da queste fonti); nonostante ciò, l’energia elettrica così prodotta copre meno del 4% dell’energia elettrica consumata dal Paese.

    La fusione nucleare e l’idrogeno, spesso citate come tecnologie a portata di mano, sono ancora allo stato potenziale. La prima è tuttora limitata allo stadio di ricerca con prospettive a lungo termine. Quanto all’idrogeno – che non è una fonte d’energia perché esso non esiste sulla Terra nella forma utilizzabile come combustibile – la sua produzione richiede una quantità d’energia molto superiore a quella da esso ricavabile, e per questa ragione il suo utilizzo su larga scala è vincolato anche alla disponibilità di energia abbondante, economica e sicura.

    Oggi, quella disponibilità alternativa alle fonti fossili – inquinanti e sempre più costose – è offerta solo dalla tecnologia nucleare da fissione. Una tecnologia ormai ben collaudata, che trova largo e sicuro impiego nella maggior parte del mondo industrializzato, e che non può pertanto continuare ad essere esclusa dalle strategie energetiche del nostro Paese.

    Teniamo a precisare che con questa nostra critica noi non proponiamo di sospendere, fermare o rallentare le ricerche sulle energie rinnovabili; ricerche che potrebbero portare, in un futuro pur lontano, alla scoperta, che nessuno può naturalmente escludere, di nuovi metodi d’impiego di queste forme d’energia. Questa nostra critica invita solo a non alimentare speranze, vicine o illusorie, sulla soluzione di quel grande problema che è la situazione energetica del Paese e che ha bisogno di essere responsabilmente affrontato.

    Le chiediamo pertanto, Signor Presidente, di farsi promotore – nei modi che vorrà considerare più adeguati – di azioni che consentano la diffusione di quella informazione franca e trasparente che è condizione necessaria perché un Paese possa dirsi veramente democratico.

    Certi della Sua considerazione, porgiamo i nostri più cordiali saluti e, con l’occasione, anche i migliori auguri per le imminenti festività e il nuovo anno.

    Renato Angelo RICCI, Presidente

    Giorgio SALVINI, Presidente Onorario
    Umberto VERONESI, Presidente Onorario

    Franco BATTAGLIA, Vice Presidente Vicario
    Carlo BERNARDINI, Vice Presidente
    Tullio REGGE, Vice Presidente
    Umberto TIRELLI, Vice Presidente

    Angela ROSATI, Segretario Generale

    Silvio GARATTINI, Direttore Istituto Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”
    Gian Tommaso SCARASCIA MUGNOZZA, Professore Emerito di Genetica Agraria, Comitato Nazionale Biotecnologie
    Giorgio TRENTA, Presidente Associazione Italiana di Radioprotezione Medica
    Paolo VECCHIA, Presidente ICNIRP

    Stefano AGOSTEO, Ordinario di Strumentazioni nucleari, Politecnico di Milano
    Alessandro BAILINI, Ingegnere Nucleare, Politecnico di Milano
    Claudia BALDINI, Vice Presidente Associazione Bioetica di Ravenna
    Lanfranco BELLONI, Ricercatore di Fisica, Università di Milano
    Argeo BENCO, Fisico, già Presidente Associazione Italiana di Radioprotezione
    Alessandro BETTINI, Ordinario di Fisica Generale, Università di Padova
    Giuseppe BLASI, Architetto, Presidente Associazione ProgettAmbiente
    Mirko BRESSANELLI, Ingegneria Nucleare, Politecnico di Milano
    Tullio BRESSANI, Ordinario di Fisica Sperimentale, Università di Torino
    Giovanni CARBONI, Ordinario di Fisica Generale, Università di Roma-Tor Vergata
    Diego CATTANEO, Ingegnere Elettronico, Politecnico di Milano
    Arrigo CIGNA, già ricercatore ENEA
    Leopoldo CONTE, Ordinario di Fisica Medica, già Presidente Associazione Italiana di Fisica Medica
    Leone CORRADI DELL’ACQUA, Ordinario di Scienza delle Costruzioni, Politecnico di Milano
    Guido FANO, già Ordinario di Metodi Matematici della Fisica, Università di Bologna
    Rodolfo FEDERICO, Ordinario di Fisiologia Vegetale, Università di Roma-Tre
    Gianni FOCHI, Professore di Chimica, Scuola Normale Superiore di Pisa
    Paolo FORNACIARI, Ingegnere, Presidente Comitato Italiano Rilancio del Nucleare
    Renato GIUSSANI, Ingegnere, Direttore MIND
    Roberto HABEL, Comitato di Presidenza, Società Italiana di Fisica
    Alberto LANZAVECCHIA, Economista, Università di Parma
    Carlo LOMBARDI, Membro del Comitato Scientifico ENEA
    Lelio LUZZI, Ricercatore Impianti Nucleari, Politecnico di Milano
    Giorgio MOLINARI, Ordinario di Elettrotecnica, Università di Genova
    Stefano MONTI, Ingegnere nucleare, ENEA
    Giovanni V. PALLOTTINO, Ordinario di Elettronica, Università di Roma-La Sapienza
    Matteo PASSONI, Ingegnere Nucleare, Politecnico di Milano
    Ernesto PEDROCCHI, Ordinario di Energetica, Politecnico di Milano
    Carlo PELANDA, Docente di Politica ed Economia Internazionale, University of Georgia, Athens GA, USA
    Aulo PERINI, Medico Radioprotezionista
    Guido PIZZELLA, Ordinario di Fisica, Università di Roma-Tor Vergata
    Norberto POGNA, Dirigente di ricerca, CRA-Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura
    Francesca QUERCIA, Geologo, Agenzia per la Protezione dell’Ambiente
    Niccolò RIGHETTI, Ingegnere Nucleare
    Alceste RILLI, Ingegnere nucleare, AIN
    Roberto ROSA, Fisico Nucleare
    Valeria RUSSO, Ingegnere Nucleare, Politecnico di Milano
    Francesco SALA, Ordinario di Botanica e Direttore Orti Botanici, Università di Milano
    Sandro SANDRI, Fisico
    Alberto SILVESTRI, Ingegnere nucleare, ENEA
    Giorgio SIMEOLI, CNR
    Elena SOETJE BALDINI, Segretario Associazione Bioetica di Ravenna
    Ugo SPEZIA, Ingegnere nucleare, Segretario Generale AIN
    Carlo STAGNARO, Direttore Ecologia di Mercato, Istituto “Bruno Leoni”
    Francesco TROIANI, Fisico, ENEA
    Roberto VACCA, Ingegnere, Scrittore
    Giulio VALLI, Ingegnere nucleare, ENEA
    Vincenzo VAROLI, Ordinario di Elettronica Industriale, Politecnico di Milano
    Franco VELONÀ, Ingegnere nucleare, Politecnico di Bari
     
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  8. zymo
     
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    Altri scienziati potranno confermarti che il nucleare tuttoggi non è sicuro! Tanto meno le centrali retrograde che vogliono piazzare in italia!
    Il rinnovabile si può usare, solo non si vuole.

    Amsterdam ad esempio è la prima in eco-sostenibilità, e conta nei prossimi anni di diventare una città a emissioni zero.

    Penso che dobbiamo trovare altri modi per renderci indipendenti dal punto di vista energetico.
    Sono contraria all'uso del nucleare, ma comprarla dalle centrali francesi non mi sembra corretto per quei poveretti che si ammalano di cancro.

    non mi ricordo i vari link, quindi ti metto questo che li racchiude abbastanza
    è quello che è successo in francia.
    http://freecafe4e.forumcommunity.net/?t=31496752

    causato dall'azienda areva, la stessa con cui enel ci vuole piazzare le centrali sotto casa.



     
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  9. M111
     
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    Io i filmati indipendenti non li guardo neanche, voglio solo i rapporti e le pubblicazioni che testimoniano il tutto.

    Per quel che riguarda l'Italia, nessuno ha mai detto di voler piazzare le centrali degli anni ottanta, è solo retorica politica e cioè fumo.

    Le cose che dici sono serie ma per queste cose io non leggo nulla da altri forum del circuito, dammi i link diretti e controprovati.

    Cordialmente (potrebbe non sembrare ma sulle cose serie nonvoglio scherzare) M111

    Edited by M111 - 20/10/2009, 17:30
     
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  10. zymo
     
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    http://www.libreidee.org/2009/04/africa-nucleare-la-guerra-della-francia-inonda-litalia/

    se non vedi i video non mi sembra troppo corretto non dargli alcun valore, visto che sono fatti di sicuro da gente seria; dovresti almeno provare a vedere.
    Si sono impegnati giornalisti, scienziati, hanno raccolto dati in tutta la francia e poi sono andati alla sede dell'areva a chiedere spiegazione. I rapporti ci sono, se ti guardi i video puoi averne un'idea.
    Non capisco questo non fidarsi dei "video indipendenti", capisco che effettivamente non bisogna credere ad ogni allarmismo rivoluzionario della rete, ma queste non sono storie inventate. Io mi fiderei meno dei rapporti fatti da medici e scienziati pagati da areva
    cmq in rete cerca "scandalo nucleare francia" e ci saranno un bel pò di risultati

    visto che non vuoi andare all'altro forum, guarda i video da youtube
    https://www.youtube.com/watch?v=RiJESPdLXpA questo è il primo del dossier, accanto puoi trovare gli altri.

    altri articoli http://www.piazzagrandeonline.com/post/284...si-dall-abruzzo
    è sicuro quindi che ci vogliono piazzare le centrali, e ribadisco, cosa non giusta visto che si è fatto un referendum per eliminarle.

    QUI puoi trovare un bel pò di cose interessanti.

    http://www.giann.net/?p=533

    potrei non finire più a linkarti cose.

    Il problema di questi argomenti poi, è che essendoci ovviamente un interesse finanziario da parti di molti,i potenti non stanno certo a raccontarci queste mafagne, che invece dobbiamo andare noi a scovare. E la maggioranza rimane nell'ignoranza o nella malinformazione.
    Ci vogliono chiudere gli occhi e noi ce li facciamo bendare mettendo pure le mani dietro la schiena.

    Il nucleare e le radiazioni non sono assolutamente argomento su cui scherzare, la gente ci muore, ci è morta e morirà ancora.

    Edited by zymo - 21/10/2009, 02:15
     
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  11. shila3
     
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    guardando quello che è successo in francia e pensando che l'italia non è riuscita neanche a smaltire l'immondizia non scommeterei un centesimo che adesso riusciamo a smaltire scorie radioattive
     
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  12. zymo
     
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    CITAZIONE
    guardando quello che è successo in francia e pensando che l'italia non è riuscita neanche a smaltire l'immondizia non scommeterei un centesimo che adesso riusciamo a smaltire scorie radioattive

    quoterrimo.
    Poi non è cosa nuova manco per l'italia non curarsi dei rifiuti e metterli un pò dove capita. Governo e cosanostra stanno a braccetto.
     
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  13. annie89
     
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    Pirulla: sicuramente non sarei favorevole!
    le radiazioni causano , come ben sappiamo, tumori.. certo occorre un incidente, e purtroppo non si puo vivere con la certezza che ciò non accada, la paura sarebbe troppo elevata..
    e poi c'è da tener presente l'alto livello della stupidità/avidità umana nel voler usare il nucleare per scopi bellici (vedi theran)... l'uomo è spinto secondo me a superare certi limiti per accaparrarsi il dominio del mondo , sfruttando come mezzo il nucleare...
    i rischi sono evidenti e da tener ben in vista!
     
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  14. zymo
     
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    non c'è bisogno di un incidente per subire il rischio delle radiazioni nucleari. Bastano le tonnellate e tonnellate di scorie che si generano dopo la reazione nucleare! e conservarle è un bel problema! (infatti solitamente preferiscono buttarle in giro un pò a casaccio)
     
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  15. albylord
     
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    Non sono per nulla favorevole e quoto ZYMO in tutto e per tutto.

    In Italia facemmo una scelta molto coraggiosa col referendum e ora con quello stesso referendum ci si stanno pulendo il sedere.
    questo lo considero una presa in giro bella e buona nei confronti di 60 milioni di italiani...
    ma proprio a causa di questo palese menefreghismo di coloro che ci governano il problema si ripresenta.

    forse non tutti sanno che attualmente le centrali nucleari più all'avanguardia sono denominate "di quarta generazione".
    indovinate un po' che tipo di centrali vogliono costruire in Italia? Ovviamente quelle di terza generazione!! Pazzesco eh? Ma purtroppo è vero...

    forse non tutti sanno che in Francia si stanno costruendo degli enormi (ma veramente immensi) depositi sotterranei per stoccare le scorie. non credo che si facciano gratuitamente e non credo si possano costruire all'infinito...non vi pare anche a voi?

    Abbiamo l'opportunità di "saltare" il nucleare per approdare direttamente al rinnovabile. Abbiamo il privilegio di essere in un territorio ricchissimo da questo punto di vista. Pensate che la germania è lo stato con il più alto tasso di energia proveniente dal fotovoltaico! ma vi rendete conto?? la germania!!
    e credete che la soleggiatissima italia non possa fare altrettanto?

    Vi va bene che costruiscano centrali nucleari accanto a casa vostra? ok! ma vi andrebbe altrettanto bene se vi mettessero le scorie radioattive SOTTO casa vostra?

    Riflettete gente: il futuro non è nucleare, è rinnovabile.
     
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49 replies since 27/2/2005, 18:13   1511 views
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